16/07/2025
Non sono mai stata Sinner che si gioca 3 match point in una finale dello Slam, non sono mai stata Baggio che deve ti**re un rigore alla finale dei Mondiali, né una Pellegrini che si contende per un decimo di secondo una medaglia d’oro. Ho sempre guardato questi sportivi, che si giocano tutto in un attimo, con una grande ammirazione, chiedendomi quanto lavoro mentale deve esserci dietro, quanta forza, quanto controllo, quanto equilibrio fra pensieri e paure.
Ma oggi ho anche capito che le varie XYZ, le Alfa, le Omega, e tutte le lettere dell’alfabeto che esistono sulla Terra, tutte, nella loro vita, hanno mille situazioni che somigliano alla finale di uno Slam…con la differenza che non si giocano una Coppa, ma magari si giocano la vita.
Ho capito che la forza mentale che serve per affrontare quell’ultimo secondo, quell’ultimo rigore, quell’ultimo game della loro partita non è né più né meno di quella che vedo in grandi Campioni e ammiro con tanta stima. Con la differenza che alcuni hanno il privilegio di finire sui giornali attirando milioni di fans e di consensi. Tutti gli altri ritornano alla loro vita quotidiana nel silenzio del loro successo o nel dolore della loro sconfitta.
XYZ oggi ha corso i primi 8,439 Km della sua personalissima Maratona. Che non si corre su una strada, non dura qualche ora…ma dura molto di più e si corre nel tempo. Ha tagliato però il suo primo traguardo, rendendosi conto, ieri sera e stamattina, di quanta forza mentale ci stesse mettendo, quante lotte fra il “Mollo” e il “Ce la faccio”, quanta paura, quanta stanchezza, quanta delusione, quante lacrime le siano costate quei benedetti 8,439 Km.
Se n’è accorta ieri sera, se n’è accorta stamattina.
Ma soprattutto se n’è accorta alle 12.30, quando ha tagliato quel parziale traguardo e dopo un primo veloce sorriso le si sono riempiti gli occhi di lacrime e non ha smesso di piangere per 3 ore, coi singhiozzi, col magone, con il nodo attorcigliato dello stomaco, Per la gioia, per la soddisfazione, per la fatica, per la tensione che, almeno per un attimo, può finalmente mollare.
Per essersi resa conto dei Km percorsi, di quante salite ci sono state (che non ha visto mentre correva, ma che vede solo ora), di quante piccole discese ha anche incontrato. Di chi era a tifare sempre accanto a lei, di chi compariva nelle tappe principali a darle un bicchiere d’acqua, di chi si è allontanato perché aveva di meglio da fare, forse.
Ora è stanca morta, XYZ, come Alfa, Omega e tutte le lettere dell’alfabeto che oggi hanno giocato i loro 3 match point, o la loro ultima bracciata, o il loro rigore, o il loro pezzo di Maratona.
Riposatevi, godetevi le vostre lacrime, le scarpe consumate, le vesciche nei piedi e nelle mani. Godetevi la fatica che ci avete messo, ma soprattutto godetevi la forza mentale che avete dimostrato di avere. Non guardate più Sinner come se fosse un alieno. Perché lui lo è di certo.
Ma anche voi, non siete da meno. E ve ne dovete accorgere.