01/08/2021
Il 12 febbraio del 2037 il Comitato di Salute Pubblica dell'Unione Europea emanò una fortissima raccomandazione, che fu immediatamente trasformata in legge da tutti gli stati membri:
veniva vietata severamente ogni forma di procreazione naturale, la nascita doveva avvenire ormai solo attraverso uteri artificiali e materiali genetici forniti dalle case farmaceutiche autorizzate, e ciò sia per ragioni igieniche, dato il regime di distanziamento sessuale imposto dalla fase pandemica iniziata ormai 17 anni prima, ma anche per evitare qualsiasi forma di discriminazione: ogni essere umano doveva infatti nascere nelle stesse condizioni di partenza, che solo la tecnica, e il caso, potevano fornire.
Michele arrivò trafelato dal nonno per comunicargli questa notizia, che però non sorprese affatto il vecchio Giacomo, che iniziò anzi a ridere di vero cuore.
"Ma che ti ridi, nonno? qui siamo arrivati davvero alla follia".
Appunto, rispose il vecchio, è questa pazzia così manifesta che assume ormai, e da tempo in realtà, caratteri evidentemente comici: l'irragionevolezza, infatti, e anche la violenza, e la demenza, che ne è la madre, se osservate con distacco, sono sempre drammaticamente ridicole, anche se a volte generano autentiche mostruosità.
"Ma come siamo arrivati a questo punto, nonno? come è stato possibile?
La storia è molto lunga, Michele, ma io, che oggi ho 82 anni, posso raccontartene l'ultima fase: già negli anni '60 del novecento iniziò questa lunga pedagogia: ci resero sempre più stupidi, in fondo, e vacui, mi ricordo che già da ragazzino non capivo perché in televisione non comparisse quasi mai un volto autorevole, e non si ascoltasse quasi mai una parola significativa. Fu così, nutrendoci goccia a goccia, con la flebo quotidiana di parole vuote, di pubblicità, di varietà, di chiacchiere insomma, che indebolirono la nostra forza interiore. Poi anche la scuola e l'università persero la loro autorità, i maestri e le professoresse erano stanchi, demotivati, anche loro nutriti di libri non buoni, ed educati da maestri che tali non erano, e così di generazione in generazione perdemmo perfino il ricordo di un insegnamento potente e significativo, mentre ciò che veniva chiamato "mondo della cultura" si trasformava in una passerella di tristi narcisismi, di questioni burocratiche intorno ai "beni culturali", in un clima imbarazzante di trionfante mediocrità. Vennero poi i "fantastici" anni '80, con l'esplosione della televisione commerciale, e il bombardamento della demenza obbligatoria divenne ossessivo, fummo educati al Grande Fratello e a Carramba che sopresa, i nostri modelli ideali divennero i calciatori, le veline, i conduttori, lo star sistem di hollywood, i miliardari della Silicon Valley o di casa nostra; mentre la stessa politica veniva svuotata di senso, e diveniva anch'essa spettacolo, sinistra e destra divennero solo numeri interscambiabili dell'unico Circo del Mercato Globale, permettendo così di arrivare al potere a figure e figuri che in altri tempi avrebbero avuto fortuna forse nel peggiore avanspettacolo di provincia o al massimo in qualche piccolo commercio di paese. Capisci, Michele? la pedagogia disumanizzante è stata molto lunga, e meticolosa, per cui quando arrivammo alla nuova fase, a questa fase più costrittiva, le persone quasi non se ne accorsero, erano anestetizzate, depresse, imbambolate, letteralmente rimbambite, confuse, annichilite, e disperate in profondità, non capivano quasi più niente, mosse da istinti primordiali di sopravvivenza, povera umanità!
L'opera al nero era riuscita!
"Ma voi non vi siete opposti? non avete opposto resistenza?"
Ma figlio mio, certo, abbiamo fatto quello che potevamo, abbiamo anche gridato a volte, ma i sondaggi erano sempre a favore delle normative dei governi, ed era ovvio! i sondaggi infatti ormai attestavano sempre ciò che la comunicazione pilotata trasmetteva giorno dopo giorno. Pensa che io ne indovinavo gli esiti prima ancora di sentirli, con scarti minimi di errore. Ma credo che la più forte resistenza sia stata poi quella che anche ora tentiamo di opporre: abbiamo creato cioè piccoli gruppi, in cui preservare, anche in questa tempesta di idiozie e di scelleratezze, le sementi dell'umano: coltiviamo ogni giorno, come sai, le pratiche interiori, ci aiutiamo fisicamente aggirando le norme che ci vieterebbero di incontrarci, facciamo figli e figlie nell'unione coniugale, e li educhiamo di nascosto sui libri di carta che tuttora conserviamo, anche contro la normativa digitale obbligatoria, e specialmente continuiamo ad elaborare il pensiero del tempo nuovo, che sicuramente verrà, perché questo sistema ha le ore contate, stanne certo! anche se queste ore potranno durare ancora molti anni.
"E il sistema come reagì dinanzi alla vostra resistenza?"
Come ha sempre fatto: prima ci ha ignorati, ha fatto di tutto affinché non fossimo conosciuti, ci ha escluso dal suo circo mediatico, sempre più compatto; ma poi siccome noi continuavamo a crescere, ha iniziato a criticarci, ha insinuato che fossimo reazionari, contro il progresso, contro l'innovazione, la modernizzazione, la transizione ecologica, la digitalizzazione, la sicurezza sanitaria, e via delirando. Ma poiché tutte queste belle parole, di cui riempivano i loro mass media 24 ore al giorno, si tramutavano anno dopo anno in nuove catastrofi ambientali, in incredibili disuguaglianze sociali, e in inenarrabili crolli psichici e morali, e noi perciò guadagnavamo in credibilità presso il popolo, hanno iniziato a perseguitarci direttamente, hanno inventato leggi contro le false notizie, accusandoci di immettere nei social pensieri pericolosi, che istigavano all'odio, le solite cose cioè che ogni regime totalitario inventa per eliminare ogni voce di dissenso. Ed eccoci qua, caro Michele, ora mi pare che tutto sia venuto in luce, come dice il nostro Maestro, niente può rimanere indefinitamente nascosto: ora il gioco è più palese: o stai dalla parte del Grande Meccano che in fondo vuole stritolare e annientare l'essenza umana, oppure ti poni al servizio dell'umano carnale e divino che sta nascendo, e lo fai costi quel che costi, sai infatti come si dice nella lingua greca, che ormai da tempo è vietata, la parola testimonianza? ebbene si dice martirio. Non lo dimenticare, ma ricordati anche che la martiria, quella autentica, ci dona fin da ora un senso ineguagliabile di gioia, che è poi la vita stessa di Dio che zampilla dentro il tuo cuore.
"A volte ti invidio, sai nonno, perché dici cose terribili, eppure sei sempre allegro, e in fondo sereno, ma come fai?"
Lo capirai da solo, bambino mio, lo capirai, se resterai in ascolto dello Spirito, come d'altronde stai imparando a fare, ora però ascolta questi versi, ascoltali con calma, e con il cuore, e forse potranno darti una prima risposta:
"Il tempo dei rimpianti è risalito
oltre le brecce dei muri
oltre la cinta arsa dei covoni
che danno la tristezza del raccolto.
Tutto mi scorre giù
da questo corpo d'ombre:
umori, lacrime e onde
di vento, e odori
penetranti di limoni, albe e tramonti
al guado della luna.
Ora lo so che il grembo è ovunque
più dolce è il suo ricetto dell'oblio
è la vendemmia satura di niente
un maturare sempre
senza scopo".
Poi Giacomo prese la testa di suo nipote Michele tra le mani, e lo baciò sulla fronte, a lungo.
Marco Guzzi