31/05/2025
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I reati contro gli animali saranno puniti con pene più severe. È diventato legge con il voto in Senato, dopo quello della Camera, il ddl, prima firmataria Michela Vittoria Brambilla, che detta nuove regole nei rapporti tra animali e umani. D'ora in poi gli animali sono considerati soggetti, «esseri senzienti», in grado di provare emozioni e dolore. A favore si sono espresse le forze della maggioranza, il Pd e Avs si sono astenuti. «È una battaglia che porto avanti da quattro legislature e con diversi governi e maggioranze parlamentari», ha detto la deputata di Noi Moderati, presidente dell'Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, «Finalmente siamo arrivati ad avere una legge che è segno di civiltà e che rende finalmente giustizia agli animali. Finisce l’impunità e aumenta la deterrenza». La legge che entra in vigore prevede l’aumento delle pene per quasi tutti i reati che riguardano gli animali e ci sono le aggravanti generiche. La reclusione può arrivare a 4 anni nei casi più gravi, «se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell'animale» con una multa fino a 60mila euro. Per il maltrattamento la riforma prevede fino a 2 anni e multe fino a 30mila euro e lo stesso vale per chi «partecipa a qualsiasi titolo» a combattimenti o competizioni non autorizzate tra animali. Le associazioni che tutelano gli animali potranno ottenere l’affido definitivo di animali sequestrati e il testo introduce a livello nazionale il divieto di tenere il cane alla catena. Che cosa ne pensate?