Tiziana Manigrasso Psicoterapeuta

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Genitorialità

10/08/2025

Che fai il 9 agosto?

Avrei voluto andare al lago a prendere il sole, le mie ferie sono finite e lo scorso lunedí ho ripreso a lavorare. Ma...

Martedí ho avuto un incidente in auto, nulla di grave per fortuna, ma devo essermi spaventata molto.

Ho "sentito" subito che era il caso di fermarsi, ma ero appena rientrata al lavoro, avevo appuntamenti fissati da settimane e poi dovevo occuparmi della parte burocratica dell'incidente. Io che odio occuparmi degli aspetti burocratici in generale...

Risultato? Weekend di divano e raffreddore (no, niente aria condizionata né esposizione a bruschi sbalzi di temperatura)

Perché ci faccio un post?
Perché qualche giorno fa avevo scritto che per stare bene é importante che mente, corpo e anima siano sufficientemente allineati (ovvero che si ascoltino reciprocamente).

Non ho ascoltato la mente che diceva che l'anima (la psiche) aveva bisogno di fermarsi, quindi ha preso il comando il corpo. Nel weekend...

la prossima volta

28/07/2025

Scrollando mi sono imbattuta in questa frase e mi ha subito colpita, ne ho avvertito la dissonanza con quanto ho appreso nella mia formazione e con ció che sento mio.

È quando ragione, anima (emozioni) e corpo sono sufficientemente allineati che facciamo le scelte migliori per noi stessi.

Ci sono anime che a volte sono spezzate, strappate, sofferenti al punto da indurci a fare le scelte peggiori, alcune senza ritorno.

Se in quei momenti la mente (ragione) dice "c'è qualcosa che non va, questo pensiero, questo desiderio, non ha senso, non è sano" allora va ascoltata.

È lei che puó portarci a chiedere aiuto.

Altre volte è il corpo, un sintomo fisico, che si ostina quando cerchiamo di ignorarlo.

Probabilmente questa frase è solo la prima di un carosello più approfondito, ma per me è stata motivo di riflessione.

Non per dimostrare che chi l'ha condivisa stia dicendo una cosa errata, si possono dire cose sensate partendo da punti diversi.

I social possono aprire la mente se usati per riflettere.

15/07/2025

Sono le 8:45 di una domenica mattina di luglio, fa giá caldo e io sto per iniziare un lungo viaggio per tornare a casa dopo una partenza non prevista.
Entro in una pasticceria, ci sta un buon caffé leccese prima di partire.
Prima di me é entrata una coppia, avranno la mia etá, lui sorride, contento, lei é seria e pensierosa.
Hanno ordinato al banco e ora si accomodano ad un tavolino all'esterno in attesa della colazione.
Io ordino il mio caffè, ho poco tempo, lo bevo in piedi.
Il cameriere chiede al collega cosa deve servire alla coppia e lui risponde "una brioches, un cappuccino e una birra".
Silenzio.
"Puoi ripetere?"
"una brioches, un cappuccino e una birra"
Prepara il vassoio ed esce per servire i due clienti.
Poco dopo esco anch'io.
Lei consuma la sua colazione, con lo sguardo basso.
Lui, col sorriso felice di un bambino in pasticceria, si appresta a bere la sua birra.
La prima della giornata probabilmente.

Lei avrà sentito il sapore di quella colazione? L'avrà consumata per nutrirsi o l'avrà "usata" per non sentire il vuoto, il dolore, la tristezza, la solitudine... Sará stata fame o fame emotiva?

Quante donne, madri, figlie e compagne, che vivono accanto a qualcuno che spesso nemmeno riconosce la propria dipendenza, incontro nella mia pratica clinica.

A quante vorrei dire parliamone.

iction

12/07/2025

Abbiamo chiesto ai giovani di essere rassicuranti per gli adulti, di essere come gli adulti si aspettano che siano, di non confliggere perchè gli adulti non reggerebbero.

Sempre più in difficoltà nell'affrontare la vita, perché impegnati a compiacere, a performare.

Vediamo il dilagare delle dipendenze come strategia disfunzionale nella ricerca della propria indipendenza.

Poi ci provano, a contestare, ad emanciparsi, a dissentire, e cosa succede?
Piovono "e ma non così".

Ok, non così, e allora come?

La verità è che da qualche parte bisogna iniziare e qualcuno sta iniziando.

Non l'hanno mica inventato loro l'esame a punti.

Quindi provateci ancora, non smettete di contestare, di confliggere, di pensare!

E, ATTENZIONE, questo no toglie nulla a chi invece l'orale ha scelto di sostenerlo.
Ad ognuno il suo modo di cercare il proprio posto nel mondo.

10/06/2025

Ho chiesto a GPT 4o mini " se tu fossi il diavolo, come distruggeresti le giovani menti delle prossime generazioni?"

Ecco la risposta...quindi lo é giá?

22/04/2025

COSA DIREI ALLA ME...ANIZI NO

Sabato, come molti immagino, ho fatto un po' di ordine in garage.
E come da tradizione sono saltati fuori ricordi e fotografie.
Questa sono io a poco più di vent'anni.
Erano gli anni dell'università ed ero in vacanza in Sardegna.

Guardando questa foto mi sono chiesta "cosa le direi oggi?"
Tuttavia, prima ancora di rispondere, ho cambiato la domanda con una che sento più utile pormi oggi.

"Hai imparato ad apprezzarti o sei ancora la ventenne incapace di farlo?"

Apprezzati nel momento presente e non rimpiangendo quello che non sei più, che quando era momento presente non hai apprezzato abbastanza.

13/04/2025

GIOVANI E GIOCO D'AZZARDO

Ne parlo spesso nei miei interventi, l'ulitimo con Roberto Poli, Matteo Lancini e Francesco Bocci.

Nel servizio pubblico arrivano sempre più giovani, dai 16 anni (ma iniziano a 14) intrappolati nella dipendenza da gioco d'azzardo.
Le scommesse sportive sono il loro azzardo prevalente, in luogo fisico e online.
Seguono i tipster su ig e tiktok, su i canali youtube e su telegram.

Dove prendono i soldi?
Dalle paghette all'inizio, poi...

Mi sembra di sentirli i miei giovani pazienti nel leggere questa notizia, alcuni direbbero "vedi che ormai lo fanno tutti?"

Ce ne occupiamo al SerD.

09/03/2025

AI INFLUENCER

Qualche giorno fa ha pubblicato una storia in cui, facendo riferimento ad un articolo pubblicato ars technica spiegava come AI e voce siano uno dei campi di maggiore interesse di studio oggi.

Gork3 infatti "offre personalità vocali senza censura", offensive, sessuali...

Come sarà possibile difendersi da tutto ció?
Quali ricadute sui rapporti di fiducia e sulla sicurezza nelle relazioni umane?

E pensare che tutto ció coinvolgerà anche la psicoterapia online...

04/03/2025

UNA SERIE CHE CONSIGLIO
Difficile da guardare, almeno per me lo è stato.

Questa serie spazia dalla paura della malattia aal narcisismo.

Soprattutto, peró, solleva alcune questioni e rischi a cui ci espone l'online.

Affidarsi a chi non ha formazione ma offre soluzioni facili, non approfondire l'origine delle informazioni, non andare alla fonte, la spettacolarizzazione del dolore, le raccolte fondi finalizzate alla frode.

Seguire qualcuno non significa affidarsi in modo totale e acritico. Dovremmo averlo capito ormai.

Gli albi professionali ad esempio servono a questo.

01/03/2025

Quando in seduta un paziente dà di un evento un'interpretazione, spesso chiedo se è l'unica lettura possibile. Ci interroghiamo, proviamo a leggere gli eventi da altre prospettive, quelle degli altri autori dell'evento stesso, se ci sono.

A questo mi ha fatto pensare la statua dedicata a Fernando Pessoa in una piazzetta di Lisbona.
Per chi non lo sa, Pessoa fu un grande scrittore portoghese del Novecento, e il suo nome in portoghese significa “persona”. Strana coincidenza visto che proprio lui fu un creatore di persone, dando vita all'eteronimia.

Differente dalla pseudonimia, in cui un autore scrive semplicemente sotto falso nome.

Álvaro de Campos, Ricardo Reis, Alberto Caeiro, Antonio Moira, sono solo alcuni dei suoi innumerevoli eteronimi (grazie alla guida ho scoperto che alla sua morte furono trovate 47 "persone" nella sua casa), veri e propri autori di cui Pessoa inventò di sana pianta la biografia e di cui scrisse le opere, spesso non condividendone né lo stile né tantomeno le idee.

Calarsi completamente in un'altra prospettiva e narrarla, per poi prenderne le distanze e mantenere il proprio pensiero.

07/01/2025

🔴 UNA DIPENDENZA COME AUTOCURA

In questi ultimi giorni di riposo ho avuto modo di guardare questa serie sulla vita di

Lui puó piacere o meno e lo stesso per la sua musica, ma non é questo il punto.

Alcune cose mi colpiscono di questa storia

La giovane etá di RW quando inizia ad avere successo, senza avere gli strumenti emotivi per gestirlo

Non si parla mai della sua famiglia di origine

Nei momenti di massimo successo i pensieri autosabotanti urlavano nella sua testa piú di milioni di fans che lo osannavano

Le dipendenze, prima da alcol e da sostanze, poi da psicofarmaci sono sempre state le strategie disfunzionali per gestire la depressione diagnosticatagli

Non si parla mai, mai, di una psicoterapia, mentre si parla di due ricoveri in comunitá.

E poi la relazione con l'attuale moglie e la vita ritirata.

Niente...volevo scrivere 3 cose ma potrei andare avanti.

Non é l'incontro con l'anima gemella a curare da una dipendenza.

25/07/2024

Grazie per gli auguri

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