Il Giardino delle Meraviglie - Polo di guarigioni interdimensionali

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Il Giardino delle Meraviglie - Polo di guarigioni interdimensionali Il Giardino delle Meraviglie, nelle sue 2 sedi di TRIESTE e di ROMA

Grazie per aver seguito questa pagina nel corso degli anni quando rappresentava il Centro olistico Il Giardino delle mer...
10/07/2025

Grazie per aver seguito questa pagina nel corso degli anni quando rappresentava il Centro olistico Il Giardino delle meraviglie di Amelia in Umbria, poi trasferitosi a Trieste e in seguito virtualmente tra Roma e Trieste per rappresentare il senso intelligente della vita e della morte, dove A-Mors, il "senza morte" vince su Tutto.

Questa pagina rimarrà aperta ma senza più pubblicazioni. Per qualsiasi riferimento ai programmi di Rinascita, ecco qui dove recuperarli:

https://www.facebook.com/rebirthing.breathbalance/

GRAZIE DI TUTTO, TANTA FELICITA' A TUTTI PER TUTTO!

«I momenti brutti che ho avuto nella mia vita sono stati solo di natura cosmologica. Una volta durante la notte mi sono ...
28/06/2025

«I momenti brutti che ho avuto nella mia vita sono stati solo di natura cosmologica. Una volta durante la notte mi sono alzato, sono venuto in questa stanza e ho guardato in faccia la mia paura, con attenzione, e la crisi si è risolta. Non è facile, perché in quel momento ti senti un essere sbattuto nel nulla, non hai legami con niente. È la notte oscura di San Giovanni della Croce, sofferenze che sembrano insormontabili, insopportabili, e che invece puoi superare in un batter d'occhio. Basta ricordare che siamo impermanenti. Noi pensiamo di essere eterni, questa è la nostra disgrazia. A scuola non c´insegnano a morire; sulla morte invece gli antichi egizi hanno costruito una civiltà.»

Franco Battiato

"Dicono che quando una persona ha compiuto la sua missione su questa terra, se ne va. Come se non avesse più nulla da fa...
21/06/2025

"Dicono che quando una persona ha compiuto la sua missione su questa terra, se ne va. Come se non avesse più nulla da fare qui. Siamo noi, che siamo ancora vivi, che dobbiamo trovare un senso al dolore, affinché non ci imprigioni e non ci faccia perdere di vista il nostro compito. Ma per ora dobbiamo avere pazienza. Prima di tutto, con noi stessi. Non esiste un manuale su come attraversare il nostro lutto. È personale e unico. E cercare di incasellarlo per la comodità degli altri non farà altro che prolungare indefinitamente la sofferenza e bloccarci in un pantano dal quale sarà difficile uscire.

È necessario appoggiarsi alle persone che ci vogliono bene, come se fossimo bambini di nuovo. Abbiamo bisogno di loro per attraversare con fiducia questo sentiero sconosciuto, questo cammino misterioso che prima o poi tutti dovremo percorrere. Senza dimenticare, come disse C.S. Lewis dopo la perdita di Joy, che il dolore che ora sentiamo è parte della felicità di allora.

Attraversare un lutto profondo è come rinascere. Ci sembra di attraversare un canale di parto oscuro, scivoloso, in cui ci sentiamo compressi, spaventati. In cui a volte non possiamo vedere la luce alla fine del tunnel. Ma un giorno sporgiamo la testa, vediamo il sole, altre facce ci sorridono. Ci rendiamo conto che non siamo soli. Che non siamo gli unici nell'universo ad aver sofferto una perdita. E, soprattutto, che i nostri cari che sono morti continuano a vivere nel nostro cuore e simultaneamente laddove si sono spostati

Il miglior omaggio che possiamo fare loro è vivere la nostra vita pienamente. Grati per il tempo che li abbiamo avuti accanto a noi e fiduciosi che un giorno saremo di nuovo insieme.
C'è sempre tempo per dirgli addio...per loro ormai il tempo non esiste più. Ma per noi qui sì.
Concediamoglielo. Concediamocelo!"

Testo liberamente tratto da un testo on line.

Immagine liberamente dedicata a chi in vita qui amava i gabbiani.

«Quando ho perso i miei 3 figli sono morta. Sì, nella mia vita sono già morta 3 volte. Sono diventata un’altra persona… ...
19/06/2025

«Quando ho perso i miei 3 figli sono morta.
Sì, nella mia vita sono già morta 3 volte. Sono diventata un’altra persona… Perdere i figli è terribile. Ricordo l’immagine di me stesa per terra. All'inizio mi sdraiavo a terra per ore. Poi pensai ‘Cosa faccio? Starò così tutta la vita?‘ e mi sono alzata.

Quando ti alzi una volta, sei capace di alzarti ancora. A rialzarmi non mi ha aiutato certo la famiglia. Forse è stato meglio perché non mi avrebbero capito.

Cerco di dimenticare che giorno è. Da tutta la vita cerco di dimenticare anche se ci sono delle cose belle che bisognerebbe ricordare. Ma si trovano sempre difetti in ciò che si è fatto. Magari ciò che abbiamo fatto è il meglio che potevamo fare in quei momenti.

Gli esseri umani sono composti di cicatrici che guariscono ma lasciano il segno. Tutti noi abbiamo delle ragioni per essere tristi, soffrire, disperarci.
Vedo molta gente che ce la fa ad uscire dal tunnel e trovare la luce e se ce la fanno loro penso che posso farcela anche io.
Mi ispiro a loro. Quando si nasce si riceve un dono importante che è la vita.
Se abbiamo la fortuna di viverla, dobbiamo essere pronti in ogni momento a restituire qualcosa.
La felicità non può essere per sempre o perfetta ma abbiamo comunque il dovere di cercare quella felicità per rispetto alle persone che ci vogliono bene.

Ho pianto talmente tanto che poi ho detto basta…»

Lory Del Santo

“Fate ogni cosa che vi sentite di fare, date i baci che vi sentite di dare. E gridate tutti quei «mi manchi» che nascond...
18/06/2025

“Fate ogni cosa che vi sentite di fare, date i baci che vi sentite di dare. E gridate tutti quei «mi manchi» che nascondete. Fate tutto adesso, prima che sia troppo tardi. La vita, a volte, ci stravolge i piani e non ci dà la possibilità di scegliere. Perciò evitate i rimorsi. Fatelo, agite, perché i rimorsi logorano il cuore ”
Nadia Toffa

«Poco a poco tutto diminuisce, anche il sesso, come una rosa che comincia ad appassire. Ho trovato un modo equilibrato d...
16/06/2025

«Poco a poco tutto diminuisce, anche il sesso, come una rosa che comincia ad appassire.

Ho trovato un modo equilibrato di convivere con l’idea dell’invecchiamento e del trapasso.

Devo dire la verità, questo è il momento più bello della mia vita.

Alla mia età (68 anni) si entra in certe zone in cui il rapporto con il soprannaturale diventa più intimo; intendiamoci, non sono così imbecille da credere di aver raggiunto chissà cosa, ma sono in contatto diretto con la morte, al punto da controllare la paura.

Paura di cosa? I fantasmi sono autocreati; la realtà oggettiva è un’altra.

Morire è come un sogno.

Credo nel karma, può esserci una felicità tremenda fuori dalla prigionia del corpo».

- Franco Battiato -
(Venerdì di Repubblica, 14 giugno 2013)

"Sono morto tante volte.Quando è morta mia madre.Quando ho visto mio fratello in una bara.Quando una relazione è finita....
05/06/2025

"Sono morto tante volte.
Quando è morta mia madre.
Quando ho visto mio fratello in una bara.
Quando una relazione è finita.
Quando ho dovuto lasciare un’identità che mi stringeva il cuore.

Ogni volta, qualcosa in me è crollato.
E ogni volta, dalle macerie, è nata una forma nuova.

Saper morire è una delle arti più difficili.
Ma anche una delle più sacre.
Perché senza morte non c’è trasformazione vera.

Muoiono le persone che amiamo.
Muoiono i sogni, le illusioni, le certezze.
Muoiono i ruoli che ci siamo cuciti addosso.
I progetti a cui abbiamo dato tutto.

E se non sappiamo lasciarli andare,
restiamo intrappolati in una vita che non ci appartiene più.

La morte mi ha insegnato il valore del vuoto.
La potenza della resa.
La verità di ciò che non possiamo controllare.

Più sono sceso dentro la morte,
più ho imparato ad amare la vita.

A danzare con l’impermanenza.
A non aggrapparmi.
A riconoscere ogni fine come un portale.

È grazie alla morte che oggi vivo con più intensità,
più presenza, più verità.
È morendo che ho trovato la mia missione.

E ogni volta che muoio un po’…
rinasco più vivo di prima."

Cit.

"Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, sai or...
19/05/2025

"Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, una morte strisciante: mangi il pane e non ti tieni in piedi, bevi acqua e non ti disseti, tocchi le cose e non le senti al tatto, annusi il fiore e il suo profumo non arriva alla tua anima. Se però l’amato è accanto a te, tutto, improvvisamente, risorge, e la vita ti inonda con tale forza che ritieni il vaso di argilla della tua esistenza incapace a sostenerla. Tale piena della vita è l’eros. Non parlo di sentimentalismi e di slanci mistici, ma della vita, che solo allora diventa reale e tangibile, come se fossero cadute squame dai tuoi occhi e tutto, attorno a te, si manifestasse per la prima volta, ogni suono venisse udito per la prima volta, e il tatto fremesse di gioia alla prima percezione delle cose. Tale eros non è privilegio né dei virtuosi né dei saggi, è offerto a tutti, con pari possibilità. Ed è la sola pregustazione del Regno, il solo reale superamento della morte".

Umberto Galimberti (Le cose dell'amore)

Che ognuno risorga dentro!
20/04/2025

Che ognuno risorga dentro!

"Partendo dalla diagnostica si suppone da tempo che il corpo umano emetta un campo (CEI) contenente una vasta quantità d...
17/04/2025

"Partendo dalla diagnostica si suppone da tempo che il corpo umano emetta un campo (CEI) contenente una vasta quantità d'informazioni sullo stato dell'individuo, sulle sue caratteristiche biologiche, psichiche, ereditarie, e quindi anche sul suo stato di salute. I test in questi ultimi anni sono stati volti a scoprire in quali tempi si affievolisce e scompare, dopo la morte, il “Campo Energetico-Informativo” che circonda l'individuo.
Il "campo" non scompare. Non solo, a quanto sembra l' "emissione", tra l'altro, ha un rapporto con le "modalità della morte". Per esempio: i defunti per vecchiaia fanno registrare un graduale indebolimento del "segnale" nelle prime 48 ore dopo il decesso.
Ma esso si stabilizza e permane, seppure debole, anche oltre. Altro esempio: i decessi per incidente o per cause improvvise. In questo caso si registra un brusco aumento del "segnale" nelle prime venti ore, seguito da un'altrettanta brusca caduta, fino a un livello stabile e debole. Il terzo esempio è il più inquietante. Riguarda i decessi in condizioni di acuta sofferenza, in seguito ad assassinio, violenze fisiche. Qui l'emissione post mortem ha un andamento irregolare che si prolunga per l'intero periodo di osservazione (finora per i cinque giorni successivi alla morte) e non registra alcuna stabilizzazione (esplosioni d'intensità cui fanno seguito cadute improvvise).
In particolare i suicidi mostrano un andamento delle emissioni talmente convulso da poter essere distinto da tutte le altre cause di morte.

Balza agli occhi una serie di immediate conseguenze. Il corpo del defunto "trasmette" informazioni che "ricordano" gli ultimi istanti della vita, e questa informazione persiste indipendentemente dall'allontanarsi dal momento della morte. Il campione di cadaveri su cui tali esperimenti sono stati condotti poteva essere studiato “soltanto” per 5 giorni dopo la morte, date le leggi sulla medicina legale. Non abbiamo notizie quindi dell’andamento del CEI oltre il quinto giorno dalla morte.

Le nostre attuali apparecchiature misurano massa, energia, impulsi, non questo campo. Ma ora sappiamo che possiamo entrare in contatto con esso, rilevarne l'esistenza e captare una microscopica parte dell'informazione che esso contiene o rappresenta. Attorno a noi c'è un'altra realtà che finora abbiamo considerato supernaturale, soprannaturale. Forse lo è, forse non lo è. Ma c'è."

Walter Ludwich

Multiversi, vite parallele, Tutto è Uno....
16/04/2025

Multiversi, vite parallele, Tutto è Uno....

La morte è il nstro tabù più grande. Oggi tuttavia la scienza sta studiando la NDE come prova di sopravvivenza. Inoltre ci sono delle peak experiences, esper...

"La morte di tua madre non è paragonabile alla morte dell'uomo che hai amato: è il preludio alla tua morte. Perché è la ...
11/04/2025

"La morte di tua madre non è paragonabile alla morte dell'uomo che hai amato: è il preludio alla tua morte. Perché è la morte della creatura che ti ha concepito, che ti ha portato in grembo, che ti ha dato la vita. E la tua carne è la sua carne, il tuo sangue è il suo sangue, il tuo corpo è un'estensione del suo corpo: nel momento in cui lei muore, una parte di te o il principio stesso di te muore fisicamente, e non c'è cordone ombelicale reciso che possa separarvi davvero. Per rimandare quella morte che era preludio alla mia, restai sveglia. E per tenermi sveglia, tenni sveglia anche lei e parlai, parlai. Le dissi ciò che non le avevo mai detto e che non avrei mai detto a nessun altro: le mie ferite, i miei rimpianti, i miei dubbi, un fardello prezioso comunque, poiché era la vita stessa. Le dissi che, nonostante quelle ferite, quei rimpianti e quei dubbi, amavo immensamente la vita. Ero così felice di essere nata, e la ringraziai in ginocchio per avermi dato la vita."

da "Il senso della vita" di Oriana Fallaci

Indirizzo

Via Del Ponte 5
Trieste
34121

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