18/01/2021
...E quando stiamo male che facciamo? Prendiamo una pillola, ai bambini mettiamo una supposta o diamo uno sciroppino (sempre che lo prendano e non ci ritroviamo sciroppo in giro per casa o nei capelli e nei vestiti...). Questi farmaci antifebbrili-antidolorifici-antiinfiammatori ( i tre fenomeni sono strettamente collegati, quindi i farmaci agiscono più o meno su tutt'e tre le cose) nei bambini sono due, paracetamolo e ibuprofene, i nomi commerciali li conoscete, è inutile ripeterli. Questi farmaci sono detti "sintomatici", cioè a dire ci fanno stare meglio per un pò, ma non agiscono sulle cause della malattia. L'infezione virale o batterica viene superata grazie alle difese immunitarie (e agli antibiotici, nel caso di batteri) dell'organismo, anzi gli antifebbrili riducono una delle risposte - la febbre - dell'organismo, quindi rallentano un pò la battaglia contro l'agente infettivo, ma è un piccolo prezzo che si può pagare per non stare mezzi morti su un letto o sentire il bambino che si lamenta per tutto il tempo.
Quando ci si deve preoccupare?
Ovviamente, quando un bambino ha la febbre bisogna sentire il suo medico, ma, in alcune situazioni si possono aspettare 2-3 giorni e vedere come va; di solito si risolve tutto senza prendere altri farmaci che non siano antifebbrili, qualche sciroppino per la tosse e i lavaggi nasali, se la febbre non passa nell'arco di pochi giorni è meglio portare il bambino a visita. In altri casi, molto più rari, il bambino deve essere visitato entro breve tempo.
Vediamo il primo caso, quando la situazione è abbastanza tranquilla. Innanzi tutto parliamo di un bambino più grandicello, oltre il primo anno di vita, meglio ancora se sa parlare e vi dice cosa gli fa male. Se questo bambino risponde bene agli antifebbrili, cioè dopo un'oretta che ha preso il farmaco la febbre scende, sta meglio, è vivace, respira tranquillamente senza affanno e riesce a mangiare qualcosa allora siamo in una situazione "verde" tanto per continuare a parlare "a colori".
Quando il colore cambia e vira sul giallo o, addirittura sul rosso?
Quando un bambino è piccolo, sotto l'anno di vita, sopratutto sotto i 6 mesi (dopo mettono i dentini che possono portare un pò di febbrina), oppure quando un bambino respira "male", respira con affanno, con sforzo, le narici (il naso) si allargano per prendere più aria, alla base del collo si forma un rientramento e anche lo spazio tra una costola e l'altra si infossa durante la respirazione. E' molto importante anche la frequenza respiratoria, fate partire un conto alla rovescia di 1 minuto e contate quante volte il bambino inspira (prende aria): se sono più di 40 volte in un minuto la situazione NON E' TRANQUILLA. Bisogna anche vedere se il bambino è "depresso":