28/10/2024
Oggi vi riporto uno studio condotto in Spagna ricordandovi che la nutrizione come tutte le scienze si basa sulla continua ricerca.
Uno studio elaborato in Spagna ha coinvolto 7 mila persone over 55, a rischio per malattie cardiovascolari, e le ha divise in tre gruppi.
A due gruppi è stato chiesto di adottare una dieta mediterranea che includeva rispettivamente un litro a settimana di olio d’oliva extravergine o 30 grammi al giorno di noci, nocciole e mandorle, mentre al terzo gruppo è stata raccomandata una dieta con pochi grassi.
Dopo cinque anni, il numero di infarti e ictus è nettamente ridotto in entrambi i gruppi che consumavano livelli relativamente alti d’olio d’oliva e frutta a guscio rispetto al gruppo che mangiava meno grassiAl contrario, un consumo relativamente alto di grassi di origine vegetale, insieme a un basso apporto di proteine di origine animale, è associato a una riduzione della mortalità dovuta a ictus, infarti, e a tutte le cause.
Non è allora sorprendente scoprire in uno studio recente che i topi alimentati con alti livelli di grasso animale (lardo), proteine animali (latticini) e zuccheri sono diventati obesi, raggiungendo livelli di colesterolo altissimi, iperglicemia, danno cardiaco, con una durata della vita ridotta del 35% circa.
Quindi, i grassi di origine vegetale e soprattutto quelli nell’olio d’oliva e frutta a guscio, ma anche quelli contenuti nel pesce, sembrano essere consistentemente importanti per una longevità sana mentre quelli di origine animale sono spesso associati a malattie e morte prematura.