29/10/2025
Come gestire la dieta in viaggio
UN CASO DI STUDIO ALTAMENTE ESEMPLIFICATIVO
In quanti, ogni volta che devono viaggiare per lavoro, decidono che “tanto è impossibile seguire un protocollo” e si lasciano scappare settimane intere di alimentazione disordinata e zero allenamento?
Quello che segue è un caso reale di quanto questa idea sia più psicologica che logistica.
Simone è export manager in un’azienda di ceramica e passa 2-3 settimane al mese fuori casa, da anni. Dopo aver letto i miei libri ha scelto di farsi seguire per ottimizzare la gestione in viaggio, e negli ultimi mesi ha applicato i protocolli tra India, Arabia Saudita, Germania, Svizzera, Austria e a breve Australia e Canada.
Ha lavorato con ciò che ogni Paese offriva: frutta facilmente reperibile per gli spuntini, carni e riso come base dei pasti, qualche accorgimento per correggere la cucina locale quando necessario.
E per l’allenamento si è affidato alle palestre degli hotel quando c’erano, o alle catene 24h — sempre al mattino presto, quando tutti dormono.
Quello che ha scritto al gruppo non è un racconto di “com’è andata in vacanza”, ma una dimostrazione che coerenza + metodo battono perfettamente qualunque agenda complicata. È possibile farlo, punto.
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Il suo messaggio al gruppo:
Buonasera al gruppo, sono Simone, export manager per un’azienda di ceramica in provincia di Modena.
Volevo condividere con voi un paio di brevi esperienze riguardo al tema: “qualità di vita” e applicazione dei protocolli di Enrico, pur essendo in viaggio per 2-3 settimane al mese, ogni mese.
Premetto che dopo aver letto i libri di Enrico ho preferito farmi seguire direttamente, soprattutto per questioni di ottimizzazione dei tempi.
Per passare al punto di vista pratico, solo citando i viaggi degli scorsi 3 mesi e quelli dei 2 mesi a ve**re:
• agosto: 1 settimana India, 2 in Arabia Saudita;
• settembre: 2 settimane in Germania;
• ottobre: 1 settimana in Svizzera; ora sto scrivendo dall’Austria, dove sono oramai da 2 settimane
• novembre: 2 settimane Australia - 1 Austria
• dicembre: 2 settimane Canada
Per non dilungarmi troppo nel post, cerco di riassumere:
• Arabia Saudita/India: sole mattutino non è certo un problema, spuntino mattutino e pomeridiano con (a seconda dei giorni e disponibilità) mango, melone, datteri, fichi. Pranzo e cena costituiti principalmente da carni di pollo, agnello e ca****lo (quest’ultimo solo in Arabia Saudita, ricco in ferro, sorprendentemente buono!) e riso basmati, naturale e/o profumato con curry, semi di fi*****io, zafferano. Nella zona in cui ero, costiera, e stato possibile anche mangiare buon pesce.
Allenamento: la salvezza sono le palestre degli hotel.
• Germania/Svizzera/Austria: colazione sempre con uova sode/occhio di bue/strapazzate con b***o (non mancano mai!), spuntini principalmente a base di frutta e frutta secca, pranzo/cena: si puó evitare il maiale e le varie schnitzel con patate/formaggio ordinando pollo (però sempre impanato e cotto nel b***o) verdure e riso. Erba cipollina ovunque.
Allenamento: qui è un po’ più difficile, visto che la maggioranza degli hotel in cui ho soggiornato sono piccoli hotel a gestione familiare e/o B&B. Per fortuna anche qui non mancano le catene di palestre 24h che permettono anche l’ingresso singolo. Stesso discorso di cui sopra: alle 6:30 la mattina non c’è problema nel trovare tutti gli attrezzi liberi.
Sotto potete trovare una foto della mia condizione 12 mesi fa ed una di oggi.
Mi scuso per essermi dilungato, ci sarebbe tanto altro da dire, alla prossima!
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Conclusione
La parte interessante non sono i dettagli del menù o il nome delle città — è che non ci sono state “deroghe dal protocollo” non per magia o tempo libero, ma perché si è scelto di non costruire alibi.
Non esiste il “non si può”. Esiste “non lo faccio”.