01/04/2025
🧠✨ Social Media e Psicologia: Un Confine da Non Attraversare ✨🧠
In un mondo immergente nei social media, è fondamentale saper distinguere fra chi si occupa di psicologia professionalmente e gli influencer. Come afferma il Presidente Lazzari: la psicologia non è un gioco di società; è una scienza che richiede anni di studio e formazione.
📚Ecco alcuni punti chiave:
🔍 Formazione: Solo i professionisti qualificati possono fornire supporto psicologico valido.
🌱Responsabilità: Le informazioni condivise devono essere basate su evidenze e non su tendenze del momento.
🗣️Consapevolezza: Non lasciatevi ingannare dai social. Affidatevi sempre a professionisti certificati per questioni delicate.
‼️Ricorda‼️ La salute mentale è importante e merita rispetto e professionalità. Assicurati di seguire solo chi ha le giuste competenze!
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Con l'aumento dell'attenzione verso il benessere psicologico, cresce anche il fenomeno di influencer e coach sui social media che offrono consigli emotivi e relazionali senza una formazione certificata. Un trend che può banalizzare tematiche complesse, mettendo a rischio la percezione della figura dello psicologo come professionista qualificato.
Secondo uno studio Ipsos, il 35% degli italiani riconosce l'importanza del benessere mentale, un dato in crescita rispetto al 2018. Tuttavia, molti si affidano ancora al web per risposte rapide, spesso a causa della carenza di una rete pubblica di supporto.
Come sottolinea il Presidente del CNOP, David Lazzari, questa situazione richiede un cambiamento strutturale e più prevenzione per ridurre il rischio di autodiagnosi e garantire informazioni accurate. “Avremmo voluto più velocità, ma non possiamo ignorare i grandi passi avanti compiuti in questi ultimi anni. La nostra battaglia per costruire una rete pubblica di supporto psicologico sta finalmente dando frutti concreti, e vedremo ulteriori sviluppi nei mesi a venire.”
In questo panorama, la distinzione tra comunicazione e interventi professionali in senso stretto diventa fondamentale. Mentre i social possono essere uno strumento prezioso per sensibilizzare e informare, l’erogazione di terapie richiede un approccio professionale e regolamentato, con finalità ben diverse dalla semplice divulgazione.
“Informare va bene, ma senza banalizzare: la psicologia non è un gioco di società. La nostra battaglia è costruire una rete pubblica capillare per rispondere al disagio psicologico come fattore di rischio primario per la salute,” osserva infine il Presidente Lazzari.