Dott. Nicola Marchini Medico Radiologo

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Dott. Nicola Marchini Medico Radiologo Medico-Chirurgo, Specialista in Diagnostica per Immagini.

01/07/2022

01/07/2022

Doppler TSA
01/07/2022

Doppler TSA

đź”´ ECO COLOR DOPPLER dei TRONCHI SOVRAORTICI
(TSA)đź”´

L’ecocolorDoppler dei tronchi sovraortici (TSA) è un tipo di ecografia vascolare che permette lo studio morfologico e funzionale dei vasi del collo (arterie e vene). Con questo esame è possibile, pertanto, valutare sia il diametro e lo spessore di parete di un determinato vaso (studio morfologico), sia la velocità e la direzione del flusso ematico all’interno di esso (studio funzionale).

🟢 Come viene eseguito?

L’ecocolorDoppler TSA viene eseguito con una sonda ecografica lineare, cioè una sonda diversa rispetto a quella adoperata per un ecocardiogramma transtoracico, che consente di visualizzare meglio strutture più superficiali come i vasi del collo. Il paziente viene fatto stendere in posizione supina su un lettino ecocardiografico con schienale abbassato e viene invitato ad iperestendere il capo, ruotandolo leggermente dal lato opposto a quello da cui inizia l’esame.
L’operatore si può disporre alle spalle del paziente o, meno frequentemente, sul lato sinistro o destro dello stesso. La sonda viene orientata in modo da seguire il decorso anatomico delle arterie e delle vene, sia in asse lungo che in asse corto.
E’ possibile studiare dal lato sinistro e dal lato destro le arterie carotide comune, interna ed esterna, l’arteria vertebrale, l’arteria succlavia e le vene giugulare e succlavia.
La malattia aterosclerotica è la patologia più frequentemente studiata nel distretto dei tronchi sovraortici. La placca carotidea è la lesione aterosclerotica più frequente.
Può essere valutata dal punto di vista dell’aspetto morfologico (placche soft ricche di lipidi, placche hard ricche di calcio), dell’estensione in lunghezza, dell’eccentricità, delle caratteristiche della superficie e delle eventuali complicanze associate (ulcerazione, emorragia intraplacca e trombosi), ma può anche essere quantificata.
La malattia aterosclerotica può, infatti, determinare piccoli ispessimenti di parete o veri e propri restringimenti del lume di un vaso (stenosi), che possono essere espressi come percentuale di riduzione del diametro o dell’area del vaso.
Un stenosi è significativa se determina riduzione del calibro del vaso superiore al 70%.
Una volta completata la valutazione morfologica (anatomica) si procede alla valutazione del flusso ematico (funzionale) con il colorDoppler e il Doppler pulsato (PW Doppler).
Il colorDoppler permette di ricostruire le mappe dei flussi ematici e la loro direzione, guidando la corretta acquisizione delle velocitĂ  mediante PW Doppler.
L’associazione tra i dati anatomici e quelli flussimetrici permette la stima esatta dell’entità della stenosi ed indirizza verso una corretta terapia medica o chirurgica. L’ecocolorDoppler TSA è, inoltre, necessario per seguire nel tempo l’andamento di un stenosi e di valutare l’esito di un intervento chirurgico o percutaneo di risoluzione della stessa.

🟢 Può avere effetti collaterali? C’è bisogno di consenso informato?

L’ecocolorDoppler TSA è un esame sicuro perché utilizza ultrasuoni e non radiazioni ionizzanti.
Pertanto non è necessario alcun consenso informato e l’esame può essere eseguito su qualunque paziente (anche in donne gravide), per tutte le volte che sia necessario.

- Dott. Nicola Marchini
Medico Radiologo

Spalla dolorosa
01/07/2022

Spalla dolorosa

đź”´LA SPALLA DOLOROSAđź”´

Il dolore alla spalla è uno dei sintomi più comuni per cui il paziente si rivolge al medico.
Può generarsi direttamente dalle strutture della spalla o essere un dolore riferito da un’altra regione anatomica; pertanto per spalla dolorosa, al pari del “low back pain”, si intende un insieme di patologie che presentano manifestazioni cliniche simili e hanno come sintomo principale il dolore.

Dato che possono essere coinvolte tutte le strutture anatomiche che compongono la spalla, è necessaria una attenta valutazione clinica volta a localizzare la causa del dolore (pain generator) che guiderà il processo diagnostico e la corretta strategia terapeutica, tenendo presente che frequentemente i quadri descritti possono coesistere.

Le principali patologie incluse nella sindrome della spalla dolorosa sono:

🟢 Impingement della cuffia dei rotatori

🟢 Rottura completa o parziale della cuffia dei rotatori

🟢 Tendinite e rottura completa o parziale dei tendini prossimali del bicipite omerale

🟢 Capsulite adesiva (frozen shoulder

🟢 Osteonecrosi

Le seguenti cause, meno frequenti, verranno affrontate successivamente.

🟢 Neuropatia sovrascapolare
🟢 Paralisi del nervo toracico lungo
🟢 Plessopatia brachiale
🟢 Sindrome dello sbocco toracico superiore

📚🖋🔍🤓

⚠️ La sindrome da impingement dei rotatori è la causa più frequente di dolore di spalla ed è generalmente sostenuta dalla tendinite dei tendini rotatori e solo in alcuni casi e in condizioni di cronicità del processo infiammatorio, dalla borsite subacromiale.
Questa condizione può essere acuta o cronica e si può associare con la formazione di depositi di calcio intratendinei.
In questi casi non è infrequente riscontrare una borsite subacromiale scatenata dalla parziale rottura di questi depositi nella borsa. Il sintomo predominante è il dolore che compare durante l’abduzione attiva tra i 60° e i 120° che si accentua contro resistenza e, a volte, è accompagnato da dolore durante il ritorno alla posizione di riposo.
Nei casi cronici il sintomo più comunemente riportato è l’indolenzimento di spalla localizzato sul deltoide laterale che si accentua con il movimento prevalentemente di abduzione e intrarotazione.
Altri sintomi caratteristici riportati sono la difficoltà nel vestirsi o nell’igiene della testa (lavarsi i capelli o farsi la barba) e il dolore notturno, dovuto alla difficoltà di trovare una posizione antalgica.
Altri segni caratteristici sono il dolore alla palpazione e la riduzione del movimento.
Le cause di impingement di spalla sono molteplici e multifattoriali e includono difetti posturali, anomalie scheletriche e attivitĂ  sportive o lavorative ripetitive (overuse).
Oltre a questo va tenuto presente che esistono concause fisiologiche legate all’età quali la ridotta vascolarizzazione e la degenerazione con perdita di elasticità delle strutture tendinee e l’ipotonia-ipotrofia dei muscoli della cuffia e dei muscoli stabilizzatori di spalla.
La compressione dei rotatori avviene generalmente tra la superficie inferiore dell’acromion, il legamento coraco-acromiale e coraco-omerale e la testa omerale.
L’osteoartrosi con la presenza di osteofiti e le anomalie conformazionali dell’acromion contribuiscono a sviluppare questa condizione.

Il trattamento prevede una breve fase iniziale di riposo dove il trattamento medico farmacologico sistemico o locale è di primaria importanza (sia sistemico che locale), a cui farà seguito l’intervento riabilitativo mirato da iniziare non appena tollerato.
E’ quindi fondamentale il lavoro di équipe tra medico specialista, radiologo e fisioterapista nel programmare il corretto work up diagnostico-terapeutico rispettando una tempistica di intervento che sia efficace e ben tollerata dal paziente.
I depositi calcifici intratendinei, specie in fase acuta, possono risolversi spontaneamente o ridursi di dimensioni se il trattamento viene iniziato precocemente.
Nei casi cronici o in quelli acuti da varianti anatomiche non suscettibili al trattamento medico va tenuta in considerazione l’opzione di correzione chirurgica a cui dovrà comunque far seguito l’intervento riabilitativo e l’educazione del paziente.

⚠️ La rottura completa o parziale della cuffia dei rotatori consegue in genere ad un trauma, anche se in quasi la metà dei pazienti non è possibile ricondurre la rottura ad un trauma recente, ma è il risultato di lesioni multiple derivanti da una condizione cronica degenerativa.
Il segno cardine della lesione completa è l’impossibilità di svolgere un certo movimento, accompagnata, nella totalità dei casi di rottura acuta, dal dolore anche a riposo.
Nel caso di lesione croniche multiple l’esame obiettivo è spesso meno dirimente e il dolore può essere evocato dalle manovre attive contro resistenza.

In questi casi risulta pertanto necessario un approfondimento diagnostico con esami strumentali quali ‼️ l’ecografia o la ‼️‼️RM (gold standard).
Le lesioni tendinee parcellari o incomplete devono essere trattate con la terapia farmacologica associata al trattamento riabilitativo non appena ben tollerato dal paziente. Per le rotture complete deve essere valutato l’intervento ricostruttivo chirurgico.

⚠️ Tendinite e rottura completa o parziale dei tendini prossimali del bicipite omerale.

Questa condizione si manifesta generalmente con il dolore nella regione anteriore della spalla che può in alcuni casi estendersi anche alle regioni prossimali.
Generalmente il dolore è cronico ed è dovuto all’impingement tra l’acromion e il tendine del capo breve bipicitale.
La tenosinovite del capo lungo può accompagnare il quadro di impingement di spalla e frequentemente il tendine assume un aspetto “sfilacciato” e fibrotico.
Il dolore viene scatenato dalla palpazione diretta sul solco bicipitale e tali manovre devono essere svolte sempre in maniera comparativa con il controlaterale, dato che questo tendine ha una dolorabilitĂ  intrinseca.
Il dolore può essere riprodotto con la supinazione contro resistenza dell’avambraccio (segno di Yergason) e la flessione di spalla sempre contro resistenza (test di Speed) o l’estensione forzata di spalla.
Questa condizione è spessa associata all’impingement di spalla e il suo trattamento è per lo più riabilitativo anche se l’associazione con antinfiammatori sistemici o locali (prevalente sul capo lungo del bicipite) possono essere di aiuto.
La rottura completa del capo breve avviene generalmente in corrispondenza del margine superiore del canale bicipitale mentre la rottura completa del capo lungo provoca una classica tumefazione sulla faccia laterale del braccio dalla retrazione del ventre muscolare. Il trattamento frequentemente è conservativo ma può essere valutata la riparazione chirurgica, specialmente nei soggetti giovani o in età lavorativa.

⚠️ La capsulite adesiva o frozen shoulder è una condizione rara nei soggetti con età inferiore ai 40 anni ed è caratterizzata dalla perdita quasi completa dei movimenti sia attivi che passivi su tutti i piani a cui si associa un intenso dolore specialmente nelle fasi iniziali. Nella maggior parte dei casi è idiopatica ma può associarsi ad artriti infiammatorie, al diabete, all’immobilità, anche dovuta a cause neurologiche (ictus, neglect) o ridotta soglia del dolore. La capsula articolare si contrae e si ispessisce andando ad aderire al collo dell’omero, a cui segue anche la retrazione della piega ascellare con la conseguente limitazione del movimento. Classicamente sono riconoscibili tre fasi di malattia: la fase di congelamento (freezing), nella quale prevale il dolore e l’iniziale limitazione del movimento, la fase congelata (frozen), nella quale prevale l’immobilità, e la fase finale di scongelamento (thawing). Il processo può completarsi spontaneamente nell’arco di oltre un anno, ma, in assenza di trattamento, non è garantita la restitutio ad integrum. L’ipotrofia muscolare accompagna questa condizione già dalle fasi precoci. Per ottenere il massimo beneficio dal trattamento è necessario riconoscere la fase di malattia per poter programmare un intervento combinato medico-riabilitativo. L’intervento riabilitativo va iniziato il più precocemente possibile con esercizi progressivi. L’intervento farmacologico prevede l’uso di antinfiammatori e steroidi sia locali che sistemici e analgesici.

⚠️ L’osteonecrosi si caratterizza per la necrosi cellulare ossea da mancato apporto ematico e la sua estensione riflette perfettamente il livello di compromissione vascolare. Le cause di ostruzione del circolo ematico terminale possono essere intraluminali (es. emboli) o da compressione ab estrinseco. Alcune condizioni cliniche sono direttamente associate (traumi, fratture e lussazioni, radioterapia, terapia steroidea ad alte dosi ecc..) mentre altre sono possibilmente correlate con l’insorgenza di malattia (diabete, psoriasi, abuso di alcool e sostanze stupefacenti, chemioterapia ecc). L’osteonecrosi della testa omerale si presenta spesso con precoce limitazione funzionale attiva e movimenti passivi conservati. Il dolore è spesso irradiato alla tuberosità deltoide dell’omero e, dato che la spalla non è un articolazione sottoposta a carico, il sintomo può essere lieve e transitorio; pertanto questa condizione è spesso misconosciuta.
La diagnosi deve essere basata sul sospetto clinico visto che i test diagnostici variano in base allo stadio di malattia. I segni radiografici di osteonecrosi in rx tradizionale possono essere visualizzabili anche dopo diversi mesi o anni dall’esordio (fig 10, 11). La RM invece è il gold standard per la diagnosi precoce (fig 12). Il trattamento conservativo include la terapia medica e il controllo sintomatologico a cui va associata una regolare riabilitazione. L’opzione chirurgica è da considerare quando l’area di necrosi è estesa, la compromissione funzionale dell’arto non è recuperabile con la sola riabilitazione o il dolore è scarsamente controllabile con la terapia medica

Terapia infiltrativa ecoguidata
01/07/2022

Terapia infiltrativa ecoguidata

Ecografia tiroidea
01/07/2022

Ecografia tiroidea

01/07/2022


01/07/2022

Donna, 50 anni, neoplasia occulta asintomatica, trovata durante un normale esame Ecografico di controllo .
La successiva stadiazione tramite TAC con mdc ha mostrato uno stato di malattia non diffuso.
Dopo l’operazione la pz sta bene e ora proseguirà con il follow-up.

Miosite ossificante
01/07/2022

Miosite ossificante

Lesioni mammarie
01/07/2022

Lesioni mammarie

âś… CLASSIFICAZIONE ECOGRAFICA
DELLE LESIONI MAMMARIE

L’ecografia può distinguere lesioni benigne da quelle maligne?
Quali criteri sono utilizzati?
Nell ambito delle lesioni benigne , quali sono i parametri che differenziano lesioni liquide, ovvero le cisti , da quelle solide ?
Con che livello di accuratezza?
Vediamo alcuni esempi .

âś… CISTI MAMMARIA

CavitĂ  piena di liquido, benigna.
Appare come lacuna ecopriva.
La presenza di masserelle aggettanti nella cavità, specie se vascolarizzati, o la presenza di setti, specie se dotati di vascolarizzazione, possono porre dubbi sull’origine benigna della lesione.
In questi casi l’ecografista deve consigliare l agoaspirato per testare l’assenza di cellularita’ tumorali.

âś… FIBROADENOMA

Lesione nodulare solida, benigna
Appare come nodulo ovalare, isoipoecogeno, perché gli echi ultrasonori che lo attraversano vengono “rimbalzati” dal tessuto tumorale benigno, di densità diversa rispetto al tessuto ghiandolare normale .
Una formazione ovalare, d’eco tessitura uniforme , con margini circoscritti sino a delimitare una capsula, sono indizi di benignità ed orientano l’ecografista per la semplice revisione dei diametri con cadenze periodiche.

âś… PAPILLOMA INTRADUTTALE

Lesione benigna che si manifesta come una verruca aggettante il lume dei dotti mammari nella regione periareolare.
Spesso accompagnate da secrezioni aureolari verdastre, o con sangue, queste lesioni posso o associarsi ad un rischio maggiore di sviluppare un tumore maligno del seno e rendono opportuna una fine e costante rivisitazione della loro presentazione e/o dell’esame citologico sui secreti associati.

âś… CANCRO MAMMARIO

Lesione solida nella maggior parte dei casi, presenta notevole densitĂ  rispetto al tessuto circostante , spesso rimbalza completamente gli echi ultrasonori con sbarramento acustico posteriore , mostrandosi per lo piĂą ipoanecogena

La presenza di margini irregolarri e spiculati, tipica espressione della tendenza infiltrativa e la presenza di vascolarizzazione intralesionale e microcalcificazioni completano gli indizi di verosimile malignità che indurranno l ecografista a consigliare l agoaspirato o l’eventuale biopsia.

( iconografia essenziale nei commenti)

- Dott. Nicola Marchini
Medico Chirurgo
Specialista in Diagnostica
per Immagini

TC TORACICA
01/07/2022

TC TORACICA

L’importanza della prevenzione fatta a modo
01/07/2022

L’importanza della prevenzione fatta a modo

⚠️ ECOGRAFIA ADDOMINALE ⚠️

‼️‼️L’IMPORTANZA DI FARLA PRESSO OPERATORI ESPERTI‼️‼️‼️

Maschio, 50aa, esegue 6 mesi fa in altra sede ecografia addominale per vaghi disturbi dell’apparato urinario, data come negativa, libera da reperti patologici.

Giunge alla nostra attenzione mandato dal medico curante non convinto dei risultati della precedente ecografia .

Si evidenzia infatti (tra i 2 caliper nell’immagine allegata) sfumata tumefazione ipo-isoecogena mesorenale sx, di circa 24mm, altamente sospetta per neoplasia renale primitiva, ipotesi diagnostica poi confermata dalla TAC addominale con mezzo di contrasto.

Il paziente è stato operato, al momento della stadiazione non presentava localizzazioni secondarie extrarenali e dovrà seguire il follow-up del caso.

❗️6 MESI di ritardo diagnostico persi per superficialità e negligenza, 6 MESI che potevano costare cari al paziente.❗️

Non sottovalutiamo l’importanza di una ECOGRAFIA ADDOMINALE fatta bene nei processi di screening e prevenzione.

-Dott. Nicola Marchini
-Medico Chirurgo
-Specialista in Diagnostica per
Immagini

22/12/2021

Un sincero augurio di Buone Feste e di un (si spera) Felice Anno Nuovo, nella speranza che tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi mesi di pandemia possano al piĂą presto cessare per riprenderci la nostra vita .

Auguri

🤓
18/06/2021

🤓

Dopo più di un anno ricomincia la formazione professionale “in presenza”…
Altro piccolo passo verso la normalità …

Dopo più di un anno ricomincia la formazione professionale “in presenza”…Altro piccolo passo verso la normalità …
18/06/2021

Dopo più di un anno ricomincia la formazione professionale “in presenza”…
Altro piccolo passo verso la normalità …

🔴Reparto di Diagnostica per Immagini di “Piccole Figlie Hospital”8 Medici  Ragiologi 10 tecnici di radiologia tsrm 2 inf...
19/05/2021

đź”´Reparto di Diagnostica per Immagini
di “Piccole Figlie Hospital”

8 Medici Ragiologi
10 tecnici di radiologia tsrm
2 infermiere professionali
2 Oss

1 sala RM ad alto campo

1 sala TC con macchina a 128 strati

1 sala RX per diagnostica radiologica tradizionale

3 ambulatori Ecografici per ecografia clinica e interventistica

Prossimo arrivo di Mammografo Digitale per diagnostica senologia clinica e interventistica

⚠️ Prestazioni usufruibili con SSN o regime di solvenza ⚠️

In pochi mesi ne abbiamo fatta di strada ...💪❤️

Grazie per la fiducia, anche in questi mesi difficili di Covid...

Dott. Nicola Marchini
Medico Radiologo

Direttore del Reparto di Diagnostica per Immagini di “Piccole Figlie Hospital“

⚠️⚠️⚠️NUOVO AMBULATORIO ECOGRAFICO presso Hpf Hospital a Parma⚠️⚠️Dal 12/10 sarà attivo il secondo ambulatorio ecografic...
02/10/2020

⚠️⚠️⚠️NUOVO AMBULATORIO ECOGRAFICO
presso Hpf Hospital a Parma⚠️⚠️

Dal 12/10 sarĂ  attivo il secondo ambulatorio ecografico del Reparto di Diagnostica per Immagini, con nuovo locale dedicato e nuovo ecografo
GE mod. Versana Premier, al top delle prestazioni e della qualità dell’immagine ecografica.

‼️ Prestazioni in regime di SSN e di
solvenza ‼️

âś… Ecografia clinica
âś… Ecografia addominale
âś…Ecografia renale e pelvica
âś… Ecografia tiroidea
âś…Ecografia testicolare
âś… Ecografia muscolo scheletrica e dei
tessuti molli
âś… Eco Color Doppler arterioso e
venoso e dei Tronchi
sovraortici
âś… Ecografia interventistica
âś… Biopsie eco-guidate

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