24/10/2025
Se anche tu hai passato anni a sentirti sbagliata, questa è la mia storia. Forse ci ritroverai pezzi della tua.
Ho sempre avuto un rapporto sereno con il cibo.
Fino alla diagnosi di PCOS.
E da quel momento, tutto è cambiato.
Il mio corpo ha iniziato a trasformarsi davanti ai miei occhi: il peso saliva velocemente, l’acne copriva il mio viso, i capelli cadevano a ciocche ogni volta che mi pettinavo.
Mi guardavo allo specchio e non riconoscevo più quella persona.
E così ho fatto l’unica cosa che sembrava logica: ho iniziato a controllare tutto il resto.
Se non potevo controllare il mio corpo, avrei controllato ogni grammo di cibo che entrava.
Calcolavo ogni caloria come se la mia vita dipendesse da quello.
Ero terrorizzata dai carboidrati. Una fetta di pane mi faceva sentire in colpa per giorni.
E poi c’erano gli allenamenti.
Ore e ore di aerobica ogni settimana. Anche quando ero esausta. Anche quando il mio corpo mi supplicava di fermarmi.
Perché nella mia testa c’era sempre quella vocina:
“Se ti fermi, ingrasserai. Se mangi quel carboidrato, devi compensare.” Vivevo di compensazioni.
Per anni ho vissuto così.
Anni di restrizioni.
Anni di regole rigide.
Anni di paura costante.
E così ho fatto una scelta.
Ho scelto di studiare nutrizione sul serio, non per imparare nuove regole da seguire ciecamente ma per cercare risposte.
Ho studiato Scienze della Nutrizione Umana prima a Urbino, poi a Firenze.
Ho capito che: non ero io il problema.
Il problema erano i metodi estremi, le informazioni frammentarie e contraddittorie che trovavo ovunque, le promesse impossibili.
Ho scelto di smettere di cercare la dieta perfetta.
Mi sono formata sulla fame emotiva e il comportamento alimentare.
Sulla salute ormonale femminile: PCOS, amenorrea, ciclo mestruale, come il nostro corpo cambia costantemente.
E così è nato il metodo Flora.
Non l’ennesima dieta con regole impossibili.
Non promesse miracolose che durano un mese e poi ti lasciano peggio di prima.
Ma un approccio pratico, flessibile, sostenibile.