SpiritualMente Yoga e Cuore

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SpiritualMente Yoga e Cuore Spazio di riflessione e confronto sulle tematiche della spiritualità nei diversi orientamenti e pratiche. Relazione corpo mente anima.

Evoluzione della coscienza umana, promozione delle pratiche yoga, sviluppo della consapevolezza e crescita individuale.

🌀Tutto proviene dalla stessa fonte. Tutto è Energia. Stiamo semplicemente manipolando quell'energia per manifestare cose...
22/08/2025

🌀Tutto proviene dalla stessa fonte.
Tutto è Energia. Stiamo semplicemente manipolando quell'energia per manifestare cose diverse.

Babuji disse: Povertà e ricchezza provengono dalla stessa madre. Quindi la madre è più importante.

Babuji ha anche scritto: "Quando conosci la realtà del tuo sé, puoi persino muovere la materia".

La mente dell'essere umano è connessa alla fonte.Quando inizia la divinizzazione, tutto ciò che pensi inizierà ad accadere

HEARTFULNESS

🌊"Egli non è misurabile nè numerabile. Non cercarlo dunque con occhi mortali, e non credere di poterlo vedere come prete...
21/08/2025

🌊"Egli non è misurabile nè numerabile.
Non cercarlo dunque con occhi mortali, e non credere di poterlo vedere come pretenderebbe chi suppone che tutte le cose siano sensibili e nega ciò che vale più di ogni cosa.

In realtà sono proprio le cose che si credono come le maggiormente esistenti quelle che non esistono affatto.

È come se alcuni, addormentati per tutta la vita, prendessero come reale ed evidente ciò che appare nei loro sogni; e se qualcuno li svegliasse, non crederebbero a quanto vedono ad occhi aperti e tornerebbero a dormire."

(Plotino)

🌀CHE COS'E LA COSCIENZA? di Kamlesh Patel
01/08/2025

🌀CHE COS'E LA COSCIENZA?
di Kamlesh Patel

In questo video si affronta il mistero della coscienza intesa come consapevolezza di sè stessi e della capacità di evolverla.Le pratiche Heartfulness vengono...

*🪷Giovedi 24 Luglio giornata speciale  per  Celebrazioni dei 98 anni dalla nascita di Chariji Maharaj* Siamo lieti di in...
22/07/2025

*🪷Giovedi 24 Luglio giornata speciale per Celebrazioni dei 98 anni dalla nascita di Chariji Maharaj*

Siamo lieti di invitarvi a celebrare l'anniversario della nascita di Chariji Maharaj nei giorni *23 e 24 luglio*.

🪷I satsangh dall'India saranno trasmessi in diretta su http://youtube.com/heartfulness, con link inviato di volta in volta, mentre quelli in diretta dall'Italia saranno con il consueto collegamento Meet.
👇
https://meet.google.com/yxv-bzmu-kfv

Gli orari sono i seguenti:
*mercoledì 23 luglio*
*ore 19 e 30* (in diretta dall'Italia)

*🪷giovedì 24 luglio*
*ore 3* (in diretta dall'India)
*🧘ore 7 e 30* (in diretta dall'Italia)
*🧘‍♀️ore 15*(in diretta dall'India)
*🧘‍♂️ore 19 e 30*(in diretta dall'Italia)

Heartfulness Italia 🪷

21/07/2025

Testo scritto in oro all'entrata del tempio della Dea egizia Sekhmet; tempio di Karnak...

“Ti chiedo solo di entrare in casa mia con rispetto. Per servirti non ho bisogno della tua devozione, ma della tua sincerità. Neanche il tuo credo, ma la tua sete di conoscenza. Entra con i tuoi vizi, le tue paure e i tuoi odi; dai più grandi ai più piccoli: posso aiutarti a scioglierli. Puoi guardarmi e amarmi come femmina, come madre, come figlia, come sorella, come amica, ma non guardarmi mai come un'autorità al di sopra di te stesso. Se la devozione che hai per un Dio qualunque, è maggiore di quella che hai per il Dio che c'è dentro di te, offendi entrambi e offendi l'UNO".

Quando non si ha l'abitudine di osservare e approfondire i minimi dettagli della vita quotidiana, non si vede ciò che il...
20/07/2025

Quando non si ha l'abitudine di osservare e approfondire i minimi dettagli della vita quotidiana, non si vede ciò che il comportamento delle persone può rivelare.

Qualcuno ha fatto un gesto o un’azione singolare, addirittura inquietante, e si pensa che l’abbia fatto per caso o per effetto di un'influenza improvvisa. No, in realtà quella persona ha cominciato molto tempo prima a infrangere le leggi, ed ecco ora i risultati. Un gesto non è mai isolato.
Un gesto è il risultato di un’intera storia che mostra come quella persona si è sviluppata, come ha vissuto, sentito e agito.

Per chi sa collocarlo al giusto posto e collegarlo a un insieme, un gesto è il riflesso di tutto un mondo, è la conseguenza di tutta una concatenazione di pensieri, sentimenti e azioni precedenti. Finché gli esseri umani si ostineranno a non vedere il legame tra le cose, non potranno mai essere dei bravi psicologi.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

🗣🎥💙🙏TerraNuova ha presentato ieri Heartfulness e  Anatomia Spirituale con Sandra Conte e Cristina Cortellaro⬇️
17/07/2025

🗣🎥💙🙏TerraNuova ha presentato ieri Heartfulness e Anatomia Spirituale
con Sandra Conte e Cristina Cortellaro
⬇️

Mercoledì 16 luglio alle ore 21 webinar gratuito con Sandra Conte e Cristina Cortellaro di Heartfulness Italia, una serata che ci farà conoscere e sperimentare la meditazione del cuore.

“Se non per Dio, fatelo per ciò che d’umano resta nell’umanita …” Leggiamo tutta la preghiera sulla pace di Don Mimmo Ba...
13/07/2025

“Se non per Dio, fatelo per ciò che d’umano resta nell’umanita …” Leggiamo tutta la preghiera sulla pace di Don Mimmo Battaglia, cardinale di Napoli. Leggiamola fino in fondo! Vera, potente, commovente, coinvolgente! In questi tempi così drammatici, riserviamole un’attenzione particolare.

Ecco il messaggio/preghiera:

“Il pianeta risuona tamburi di guerra da ogni direzione dell’orizzonte. In Ucraina tredicimila civili cancellati dal fuoco; a Gaza cinquantasette mila vite spente come candele nella corrente in ventuno mesi d’assedio; dal Sudan quattro milioni di corpi in marcia alla ricerca di un fazzoletto d’ombra; in Myanmar tre milioni e mezzo di volti dispersi fra cenere e giungla; e, sopra tutti, una città invisibile che non smette di crescere: centoventidue milioni di profughi lanciati nel vento come semi.

Questi numeri — li sentite pulsare? — dovrebbero gelare il sangue, ma sfumeranno come bruma se non accostiamo l’orecchio al battito che custodiscono.

Ogni cifra è una fronte che scotta, una fotografia sbiadita stretta in un pugno, una voce che domanda solo un minuto senza sirene.

A voi che impugnate le leve del potere—governi in doppiopetto, consigli d’amministrazione oliati come ingranaggi, alleanze militari dalla voce di metallo—dico che il Vangelo non fa sconti né ammorbidisce la verità. Non domanda tessere, non pretende incenso: impone di riconoscere l’uomo quando lo si vede, di chiamare male ciò che schiaccia l’uomo. «Avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero straniero e mi avete accolto» non è un soprammobile pio: è norma primaria scritta con il polso di Dio.

Non esistono clausole, non c’è piè di pagina abbastanza piccolo per nascondere l’egoismo.

Se volete essere guida e non timone allo sbaraglio, fermate i convogli carichi di morte prima che varchino l’ultima dogana; smontate i macchinari che colano piombo e forgiatene aratri, tubature, banchi di scuola. Portate i bilanci di guerra sulla cattedra di un maestro stanco: trasformate milioni stanziati per missili in sale parto illuminate, ambulanze capaci di raggiungere finanche le sofferenze più remote.

E voi che sprofondate nelle poltrone rosse dei parlamenti, abbandonate dossier e grafici: attraversate, anche solo per un’ora, i corridoi spenti di un ospedale bombardato; odorate il gasolio dell’ultimo generatore; ascoltate il bip solitario di un respiratore sospeso tra vita e silenzio, e poi sussurrate—se ci riuscite—la locuzione “obiettivi strategici”.

Il Vangelo — per chi crede e per chi non crede — è uno specchio impietoso: riflette ciò che è umano, denuncia ciò che è disumano.

Se un progetto schiaccia l’innocente, è disumano.
Se una legge non protegge il debole, è disumana.
Se un profitto cresce sul dolore di chi non ha voce, è disumano.

E se non volete farlo per Dio, fatelo almeno per quel poco di umano che ancora ci tiene in piedi.

Quando i cieli si riempiono di missili, guardate i bambini che contano i buchi nel soffitto invece delle stelle. Guardate il soldato ventenne spedito a morire per uno slogan. Guardate i chirurghi che operano al buio in un ospedale sventrato.
Il Vangelo non accetta i vostri comunicati “tecnici”. Scrosta ogni vernice di patria o interesse e ci lascia davanti all’unica realtà: carne ferita, vite spezzate.

Non chiamate “danni collaterali” le madri che scavano tra le macerie.
Non chiamate “interferenze strategiche” i ragazzi cui avete rubato il futuro. Non chiamate “operazioni speciali” i crateri lasciati dai droni.

Togliete pure il nome di Dio se vi spaventa; chiamatelo coscienza, onestà, vergogna. Ma ascoltatelo: la guerra è l’unico affare in cui investiamo la nostra umanità per ricavarne cenere. Ogni proiettile è già previsto nei fogli di calcolo di chi guadagna sulle macerie. L’umano muore due volte: quando esplode la bomba e quando il suo valore viene tradotto in utile.

Finché una bomba varrà più di un abbraccio, saremo smarriti. Finché le armi detteranno l’agenda, la pace sembrerà follia.

Perciò, spegnete i cannoni. Fate tacere i titoli di borsa che crescono sul dolore. Restituite al silenzio l’alba di un giorno che non macchi di sangue le strade.
Tutto il resto — confini, strategie, bandiere gonfiate dalla propaganda — è nebbia destinata a svanire. Rimarrà solo una domanda:
“Ho salvato o ho ucciso l’umanità che mi era stata affidata?”

Che la risposta non sia un’altra sirena nella notte.
Convertite i piani di battaglia in piani di semina, i discorsi di potenza in discorsi di cura. Sedete accanto alle madri che frugano tra le macerie per salvare un peluche: scoprirete che la strategia suprema è impedire a un bambino di perdere l’infanzia. Portate l’odore delle pietre bruciate nei vostri palazzi: impregni i tappeti, ricordi a ogni passo che nessuno si salva da solo e che l’unica rotta sicura è riportare ogni uomo a casa integro nel corpo e nel cuore.

A noi, popolo che legge, spetta il dovere di non arrenderci. La pace germoglia in salotto—un divano che si allunga; in cucina—una pentola che raddoppia; in strada—una mano che si tende. Gesti umili, ostinati: “tu vali” sussurrato a chi il mondo scarta. Il seme di senape è minimo, ma diventa albero. Così il Vangelo: duro come pietra, tenero come il primo vagito. Chiede scelta netta: costruttori di vita o complici del male. Terze vie non esistono.

Piega, Cristo, l’orgoglio dei potenti, invita chi forgia armi a piegare il ferro in vanghe, chiama ogni coscienza a spalancarsi e difendere il fragile con la testardaggine di chi sa che il bene è moneta che non svaluta. Ogni minuto di ritardo incide un nuovo nome sul marmo. Che questa pagina—spoglia di retorica, ruvida di Vangelo—diventi specchio: chi vi si guarda decida se restare servo della violenza o farsi servo dei fratelli.

Dio del respiro negato,
strappa il tavolo ai signori che vendono il mondo a colpi di vertice.

Capovolgi le loro carte di ferro:
che il piombo sparso torni zolla,
che il bilancio armato diventi culla.

Offri ai potenti lo specchio che non sanno rompere:
il volto di un bambino senza notte,
il tremito di un medico rimasto senza luce.

Fa’ che non possano distogliere lo sguardo
finché il privilegio diventa vergogna
e la vergogna si fa giustizia.

Ricordaci che la carne vale più dell’emblema,
che chi fa profitto sul sangue scava la propria fossa,
che l’alba non appartiene a chi ha cannoni
ma a chi custodisce un abbraccio.

Taci le sirene, piega le bandiere gonfie di rumore,
e ridonaci un silenzio capace di far fiorire il futuro.
Amen.”

† don Mimmo Battaglia

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