
23/02/2022
"Ebbene il mondo adulto non si sviluppa armonicamente dall’infantile attraverso un processo continuativo e graduale, ma si genera attraverso una rottura drammatica e vulcanica, "un salto", una discontinuità violenta e improvvisa: l'adolescenza.
Questa nascita, questa seconda nascita, del sè adulto che emerge improvvisamente e irreversibilmente dall'oceano dell'infanzia ne consente una visione panoramica nuova, prima impossibile, come di un Robinson Crusoe che giunga inaspettatamente sulla sommità dell'isola e uscendo dalla boscaglia la veda per la prima volta tutta intera inesorabilmente definita nella sua separatezza (...) L'adolescenza come naufragio e come rivelazione rappresenta secondo me il cuore della condizione umana (...) si tratta di un movimento originario destinato non solo a rimanere nella memoria come stato nascente dell'adulto ma anche a trasformarsi come funzione strutturante del soggetto stesso. In tal senso potremmo considerare l'adolescenza come una sorta di categoria dello spirito (..) una funzione della mente, una capacità emotiva che caratterizza la condizione umana come essenzialmente incompleta e quindi infinitamente aperta all'esperienza".
Giuseppe Pellizzari (2010). “La seconda nascita. Fenomenologia dell'adolescenza”. Franco Angeli