
02/09/2022
Ricordo benissimo la prima apparizione corporea che vidi. Prima di quel momento, per quello che ricordo, vedevo più che altro ombre e guizzi, sentivo rumori e percepivo presenze e sguardi.
Avevo circa sette o otto anni quando una sera, mentre giocavo nella mia stanza, alzai lo sguardo verso il soffitto e vidi un paio di gambe intente a salire lentamente, quasi fossero su un ascensore invisibile. Indossavano dei pantaloni chiari e si intravedevano le code di un frac, le scarpe erano in vernice nera, coperte da soprascarpe muniti di bottoni; rimasero lì per diversi secondi, fino a quando i piedi sparirono ingoiati dal soffitto. Ricordo di essere corsa a raccontare l'accaduto ai miei genitori che corsero a vedere se ci fosse qualcuno in casa, ma non c'era nessuno. Ricordo che dissi qualcosa come "avrò avuto un'allucinazione" davanti alle facce perplesse dei miei, nonostante in cuor mio fossi certa di non aver immaginato nulla.
Solo altre due volte corsi a raccontare quanto visto e furono le ultime perché la minaccia di essere portata da uno psichiatra mi insegnò a stare zitta.