14/06/2021
DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ UN PO' DI CHIAREZZA. (pt.1)
Dopo l'ultimo post ho trovato doveroso iniziare a parlare del disturbo borderline di personalità.
Mi sono trovata costretta a bloccare i commenti di un utente, considerata la loro pesantezza e irrispettosità nei confronti di queste persone.
Tristemente, assieme ad altri, è uno dei disturbi più additati e interpretati come -unicamente negativi- e, non di rado, mi trovo a leggere, da professionisti e non, descrizioni davvero agghiaccianti del fenomeno, cosa che, in primo luogo, è fuorviante.
Sempre di più mi imbatto in queste categorizzazioni sterili fatte di stereotipi definitori tour court, etichettamenti selvaggi che non tengono mai conto -e continueró a ripeterlo- delle necessarie distinzioni.
Oltretutto, come arrivo io a leggere determinate cose, come ci arriviamo tutti, ci arrivano anche i diretti interessati che non oso immaginare come possano sentirsi ad essere perennemente descritti come al male del mondo, o come a persone mostruose che rovinano la vita del prossimo mossi da intenti "maligni" e "crudeli" citando appunto i commenti che mi sono trovata a cancellare..
Credo che manchi questo, la sensibilità di capire che, l'uso arbitrario di termini e definizioni, sta annichilendo delle persone che esistono, vivono, sopravvivono alle loro problematiche cercando di farvi fronte nel migliore dei modi e che, proprio in base al loro modo di essere, vivono queste definizioni come elementi che minano la loro percezione di sè.
Vorrei ricordare che, il disturbo borderline di personalità, è (e cito) ".. una modalità pervasiva di instabilità e di ipersensibilità nei rapporti interpersonali, instabilità nell'immagine di sé, con estreme fluttuazioni dell'umore, e impulsività"...
Penso che queste poche righe dovrebbero far capire quanto possa ledere queste persone una descrizione come spesso ne viene fatta.. non sono dei mostri, non sono dei manipolatori, non sono persone orribili, non sono maligni e crudeli e NO non hanno nulla a che fare con il disturbo narcisistico di personalità, certo, va affermato che sono dei pazienti spesso difficili, richiestivi ed impegnativi ma questo non determina alcuna conferma per le sopra citate accuse di disumanità..
Anche per questo disturbo voglio ricordare una cosa fondamentale, ossia che non stiamo parlando di un fenomeno tutto uguale a sè stesso, fatto di copia e incolla diagnostici ma stiamo parlando di sfumature che vanno dal soggetto fortemente adattato al soggeto più compromesso e l'uno e l'altro fanno parte del solito continuum che tanto vado a ripetere e a citare spesso..
Continueró sempre a dire che dobbiamo smettere di fare di tutta l'erba un fascio o finiamo per scadere nelle chiacchiere da mercato.
Stiamo parlando di persone che hanno un'emotività enorme che, molto spesso, li destabilizza, sono persone che si interrogano perpetuamente sul sè e sugli altri, che temono l'abbandono e il rifiuto non perchè, come i narcisisti sono mossi dall'ego ma perchè soffrono profondamente la possibilità di non essere abbastanza per far si che gli altri non se ne vadano. Sono persone che vagano tra un troppo vuoto e un troppo pieno emotivo tale da non sentirsi di esistere, di non avere un limite al proprio emotivo dilagare.
Per questi motivi e per molti altri, che verranno approfonditi nel prossimo post, bisogna fare attenzione e usare le parole corrette, i modi corretti, tali da garantire rispetto e comprensione!
Non possiamo pensare che, nascondendoci dietro alla famigerata libertà d'espressione e di pensiero, sia tollerabile demolire e distruggere il prossimo che non ci impegnamo nemmeno a capire.