Neuro Psico Pedagogia

  • Home
  • Neuro Psico Pedagogia

Neuro Psico Pedagogia Palestra del BENESSERE che promuove nelle persone l'assunzione di comportamenti e stili di vita funzionali alla salute ,al benessere psico-fisico

16/05/2025

Cosa significa aiutare il cameriere a sparecchiare secondo la psicologia? Tutto quello che dice di te questo gesto

15/05/2025
19/01/2025

Spesso, anche quando desideriamo ardentemente cambiare, non ci riusciamo.

Ciò avviene perché non è possibile imporci un cambiamento partendo dalla logica, dalla volontà, dal fatto che a un certo punto ci diciamo: "devo cambiare".
La vera e concreta trasformazione che tanto desideriamo avviene solo quando viviamo cambiamenti emozionali che si verificano grazie ad esperienze concrete.

Insieme al professor Giorgio Nardone, nell'evento che si svolgerà a Milano e in diretta streaming il 25 maggio, approfondiremo tutte le tecniche del Dialogo e Cambiamento Strategico®, le diverse tipologie di cambiamento (dinamiche e per effetto), la comunicazione e il dialogo strategico, ovvero come far cambiare le reazioni attraverso domande ben strutturate.

Le quote più vantaggiose per la partecipazione saranno valide fino al 20 gennaio. Riserva subito il tuo biglietto cliccando qui: bit.ly/3CkrzQG

21/05/2024

Marco Orsi

In Italia ci sono circa seimila bambini che ogni giorno, per loro fortuna, vanno a scuola senza zaino. Senza macigni sulla schiena, senza pesi che li fanno camminare più curvi, più lenti, e magari spengono anche un po’ la voglia di fare e di imparare. Già, perché penne, libri, matite, colori, pennelli, quaderni, compassi, ma anche legno, creta, carta, ferro, giochi, numeri, parole, i bambini li trovano a scuola, o magari li costruiscono, in un’aula già dotata di tutto e dove ognuno è responsabile di sé. È così con una rappresentazione semplice che Marco Orsi, pedagogista, ex maestro elementare, oggi dirigente scolastico a Lucca, descrive il progetto “Senza zaino”, una didattica sperimentata dal 2002 in una rete di scuole primarie toscane, ma che adesso si sta diffondendo in tutta Italia.
Marco Orsi, come nasce questo progetto? E cosa vuol dire la metafora “Senza zaino”?
«Non è una metafora perché davvero i nostri bambini arrivano a scuola con una cartellina leggera leggera. E abbiamo deciso di definire la nostra didattica citando un oggetto di uso comune, ma strettamente connesso alla vita scolastica dei bambini, proprio per poter riparte dai concetti basilari della scuola».
Quali ad esempio?
«L’aula, la cattedra, la disposizione dei banchi. Siamo partiti dalla constatazione che l’insegnamento dall’alto verso il basso, cioè il maestro in cattedra e i bimbi fermi nei banchi, il maestro che corregge e gli alunni che eseguono, una modalità passiva e identica a se stessa da oltre un secolo, non solo non è più attuale, ma è davvero inefficace con i bambini di oggi».
Su quali basi pedagogiche?
«Prima di tutto dalla riscoperta del pensiero di Maria Montessori, ancora cosi poco attuato in Italia. La spinta verso l’autonomia del bambino, che si autocorregge i compiti, che impara non soltanto attraverso l’astrazione dei concetti, ma toccando materialmente strumenti matematici, inventando oggetti, manipolando legno, creta, stoffa. E poi le intuizioni di Howard Gardner, alcuni concetti del metodo steineriano, l’arte, la musica. Il senso è quello di scoprire il mondo attraverso sia la mente che il corpo. E per questo non si può stare fermi nei banchi».
E allora come si studia, come si impara?
«Nel metodo “Senza zaino” noi diamo grande importanza all’architettura dell’aula. Lo spazio è diviso in aree di lavoro, dove i bambini si auto-organizzano, studiando spesso materie diverse da tavolo e tavolo. Quando finiscono si spostano nell’angolo della correzione, dove, da soli, controllano il proprio compito. La classe è dotata di schedari, libri, classificatori, cerchiamo ad esempio per i bambini
delle prime classi penne con impugnature particolari, che facilitino l’approccio alla scrittura…».
Questo permette di alzarsi, di muoversi. E l’insegnante?
«Raramente fa delle lezioni collettive, di solito segue i bambini gruppo per gruppo. Questo permette una didattica non standardizzata che non lascia indietro nessuno».
Ma i programmi sono quelli ministeriali?
«Sì certo, ciò che cambia è l’approccio. Noi lo chiamiamo “Metodo del Curriculo Globale”. Che si fonda su tre valori e sei pilastri. I tre valori sono: comunità, responsabilità, ospitalità. La comunità è quella dei professori. La responsabilità è quella dei bambini che vengono coinvolti, imparano ad autovalutarsi, a lavorare in autonomia».
E l’ospitalità?
«Sono le aule pensate come luoghi belli e accoglienti da un team di architetti e insegnanti. Hanno il laboratorio delle parole e quello dei numeri, le lavagne interattive, l’angolo del computer e quello dell’arte, ma anche lo spazio dell’agorà, dove i bambini possono parlare, discutere, rilassarsi».
E loro, i bambini, che pensano?
«Sono entusiasti. Non fanno assenze. E raggiungono ottimi livelli di preparazione».

Teatro Verdi - Pordenone11 Giugno 2024 , ore 20.30 : con questo spettacolo e attraverso le donazioni, il Lions Club Naon...
19/05/2024

Teatro Verdi - Pordenone
11 Giugno 2024 , ore 20.30 :

con questo spettacolo e attraverso le donazioni, il Lions Club Naonis Pordenone vuole realizzare un ambiente accogliente per la sala d'attesa della zona della radioterapia pediatrica del CRO, in collaborazione con la fondazione Lions Club International

PORDENONE NAONIS
MUSICA PER LA SOLIDARIETÀ

Galà di musica 🎵 e Solidarietà 🌹

Per l’info e biglietti contattatemi in privato .

Address


Website

Alerts

Be the first to know and let us send you an email when Neuro Psico Pedagogia posts news and promotions. Your email address will not be used for any other purpose, and you can unsubscribe at any time.

Shortcuts

  • Address
  • Alerts
  • Claim ownership or report listing
  • Want your practice to be the top-listed Clinic?

Share