Il Paucide pensatore

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Il Paucide pensatore Come mantenere la legacy delle mie eterne note su FB.

PERSEVERARE DIABOLICUMCi risiamo. Trentaduesima (quasi) rivoluzione intorno al sole. Ma cos'è cambiato? Prendiamo un'est...
17/08/2024

PERSEVERARE DIABOLICUM

Ci risiamo. Trentaduesima (quasi) rivoluzione intorno al sole. Ma cos'è cambiato? Prendiamo un'estate random nell'ultimo decennio. Jet lag, c'è (siamo sul -5h circa). Tra acciarini e calabroni, c'è. Momenti effimeri e fugaci, ci sono. Voglia finisca l'estate, c'è. Effettivamente c'è tutto. Cambiano solo due cose: la location protagonista di ciò, e il numero di capelli bianchi in testa (e sulla barba). Perché sono tornato qua? Perché ritornare alla partenza, nemmeno stessi giocando al gioco dell'oca? Non lo so. Inseguire un qualcosa di fittizio, irraggiungibile, per il solo gusto di dire io ce l'ho fatta. E dire che da febbraio-marzo sono costantemente in terapia, sono seguito. Avrò di che parlare tra un par di settimane... Non credo che comunque lo specialista avrà delle risposte. Perché è come un eterno ritorno, tipo quello di Nietzsche. A che pro? Mi spaventa così tanto la stabilità emotiva? Mi spaventa così tanto arrivare a dama? Perché? La mela non cade così lontana dall'albero, e vabbè questo l'ho capito dopo qualche mese di terapia, e ne siam tutti felici, però... non può essere solo lì la chiave di volta. Ancora lanciarsi di testa in qualcosa di ignoto, in qualcosa che è effimero, che non è reale, che esiste (forse) solo nella mia testa... e si perde il contatto con la realtà. Per tornare coi piedi a terra allora ti studi un'altra lingua per passare il tempo, ti ammazzi di esercizio per perdere non so quanti altri kili, ti trovi continuamente viaggi da fare per occupare un tempo che altrimenti sarebbe solo tra te e te, davanti al tribunale che ti sei inventato in testa, ti chiudi su un nuovo strumento perché "Hey, voglio saper fare TUTTO". Ma dove è la verità? Perché lo faccio? Può essere solo autocelebrazione? Può essere questo ciò che mi fa sentire vivo? Ma a che prezzo? Essere di nuovo dipendente da certi meccanismi, da certe dinamiche, da certe situazioni già viste, riviste e precedentemente già etichettate come fighe magari lì per lì ma poi altamente nocive. Il voler far vedere tanto, troppo, di sé stessi, il voler al tempo stesso mantenere nascosto tutto il resto perché sennò checcazzo, vedresti troppo e potresti colpire in affondo, ferendo... ma quanta incoerenza in tutto ciò? Ma cosa voglio dunque? A volte penso che è come se volessi botte piena e moglie ubriaca, mantenendo certi equilibri (assai narcisistici, a dir la verità) fino all'impossibile, sapendo PERFETTAMENTE che nel migliore dei casi tutto ciò si perderà in un istante come un fuoco fatuo, mentre nel peggiore, sono bombe pronte ad esplodere. Ma chi me lo fa fare? E' colpa della mia adolescenza? Il dover fare sempre di più, impressionare sempre più...non lo so. Io ormai, davvero, non lo so. Di avventure da raccontare ne ho, assai. Ma di storie? Di quelle ne ho? Non so... come quando in classe mi "ergo" a magister vitae, io che sono ancora, in fondo, un ragazzino. A quale titolo? Anche lì è narcisismo? No, credo che lì sia puro e veritiero affetto per i miei discenti, anche se pure lì mi rendo conto che do sempre troppo, TROPPO per ciò che poi torna indietro (spesso eh, non sempre). Ma ho un'idea distorta, forse piuttosto dovrei essere già grato che nella vita non ti torni indietro un ceffone...perché de 'sti tempi tocca pure accontentarsi senza fare troppo i gaggi. Poi sia chiaro, le soddisfazioni arrivano.. ma perché volere SEMPRE di più? Essere lì in cima? Basta. Per fortuna che poi ci sono campane che un minimo ti fanno rinsavire e bloccano i tuoi sogni di conquista, tanto folli quanto assurdi. Bella l'internazionalità, bella la globalizzazione... ma forse è tempo di guardare il mio orto con fare meno espansionistico, ma non con meno cura.

Se poi me le vado a cercare, di certo non posso biasimare il mondo se lo st***zo, in fondo, sono io. Servirebbe solo calma e risolutezza: qualità che purtroppo non ho di solito, a maggior ragione negli ultimi mesi, dove mi sono accorto di non essere ancora "uomo", ma forse solo un ragazzo molto cresciuto.

D'altronde c'è una stella in cielo che vorrebbe scendere ed incontrarmi: ma sa che se lo facesse, mi farebbe totalmente uscire di senno.

E forse, per il momento, è meglio che resti lassù nel frattempo che impari a vivere ed a gestire il mio emisfero sinistro.

E SE, EFFETTIVAMENTE, FOSSE UN PROBLEMA?Pink, la sapeva lunga. Lui sì, dopo la morte del padre, si costruì il suo bel mu...
06/01/2024

E SE, EFFETTIVAMENTE, FOSSE UN PROBLEMA?

Pink, la sapeva lunga. Lui sì, dopo la morte del padre, si costruì il suo bel muro di mattoni bianchi. Ci si chiuse dentro. E solo alla fine, dopo il processo, venne sentenziato all’abbattimento del muro. Perché poi, come diceva Ruggero, insieme o da soli, quelli che veramente ti vogliono bene, camminano su e giù fuori dal muro. E’ chiaro, nonché evidentissimo. Ecco, ma quindi da dove nasce tutta questa passione per “l’edilizia”?

Vediamo, cerchiamo di fare ordine. Che sia dal maglione col teschietto? Può essere. Dalle sofferenze dovute alle piume delle mie piume? Capace. Alla continua e incessante voglia di doversi affermare in ogni contesto con tutti in ogni modo possibile? Certo, salvo poi fare il pollo e tirarsi indietro alla minima difficoltà, o forse peggio, fare lo struzzo. Non lo so. Dai piccanti peperoncini agli Dei acquatici, ma veramente ho così tanti conti aperti con me stesso ed il mio inconscio? Qua, si ripone il problema. E diciamo che quando ti arriva la bordata da babordo, oh sì, lì il dolore lo senti. Ma non un dolore mentale: senti proprio una puncicata di quelle epiche, dritta sui reni. Dove sono finito? Dove è la mia vena romanza? Caspita, ho fatto talmente tante cose in passato di cui mi pento, perché forse stavolta che ne vale la pena non le faccio? Da dove scaturisce questo blocco? Io nemmeno li sto aspettando i vermi, è come fossi già piacevolmente arido. Ma io non sono così: i linguaggi dell’amore. Tutto si riduce a questo? Non credo anche qua. Ognuno è fatto a modo suo, allora perché gioco sempre la parte dello sparring con tutti? Ho così poco a cuore la mia dignità? Che vergogna. Una scena riprovevole. Quel poco di orgoglio e dignità rimasti, puff, spariti. Ma perché? Con chi dovevo tenere il punto? Non con me, non con te, non con voi. Novanta. La paura. Oh sì, quella è tanta. Essere sé stessi non è facile in un mondo che ti giudica, tutti sono sempre molto restii a darti “fiducia” e quindi quando qualcuno te la dà, che fai? Dimmi che fai? Eh no, Pink non ha fatto bene. Ricorrere qui, è vigliaccheria, introspezione, riflessione, è tante cose. Non trovo altro ristoro. Io sono felice. Lo giuro. Ma allora perché stai bloccato, vecchio? C’è da dire che molte cose van sistemate. Le relazioni amicali tossiche (per colpa mia, sia chiaro), le relazioni familiari tossiche (non per colpa mia, sia chiaro). Ma dove è la mia forza di volontà? Quella che si è autoimposta una cura dimagrante forzata e stringentissima, quella a cui non so disobbedire. Ed ora che sono sul mio divano, con il talamo diverso dall’intersezione Z+Z-, che caspita sto combinando? Trisillabo del terrore. Ci riesco sempre. Ma io? Cosa vuol dire tutto ciò? Posso dire di sapere il significato di ogni cosa? Che rifuggo nella solitudine per stupidi motivi di apparenza? Non così, non così… Ho imparato molto (non tutto, scusa James) sulla mia vita, guardando negli occhi. E non ci sarà ora una progressione IV V I a salvarmi. No. Solo io affogato nei miei pensieri alle 3 di mattina, a sole 55h dal rientro nei ranghi (ye!). Ma io ho chiesto aiuto stavolta, perché non è ancora arrivato però? Eh, i tempi di attesa, sa come funziona, Meh. Ora al via i migliori kolossal fantascientifici, roba da premi (ig)nobel. Ma io che posso dire? Non è facile. Un dogma della vita che dovrebbe infrangersi così, su richiesta e su volontà. Ma io ne avrei voglia, solo che non so osare. Non so rischiare. NON SO ANDARE CONTRO LA MIA STORIA. Anni fa chiusi una nota citando Gaber, questa volta non me la sento di fermarmi a due, sebbene il corpo sia sempre uno ed uno solo. Questo perché stavolta non sto muovendo un singolo piede verso la mia feilcità. Eppure ce l’ho qui. Che imbecille.

La verità, caro il mio Orlando, è che non sei più giovane. Si è grandi, e dunque le responsabilità e le decisioni sono da grandi. Ma fanno paura, non fanno bene. Purtroppo, credo sia giunto il momento di mettere la parola fine alla vita del “giovane” deresponsabilizzato ed abbracciare la maggiore età. Per davvero però, non solo sulla carta d’identità. Non voglio diventare l’abitudinario frustrato, voglio sentirmi vivo, al centro dei miei progetti. Essere lì, presente e vivido nei miei pensieri. E mi sovvien l’eterno, e la presente e viva, e il suon di lei. Questa volta può essere decisiva e definitiva (argh). Con anche dei termini niente male. Però, bisogna essere come le mele che cascano dagli alberi. Fà che tutto ciò che hai vissuto prima sia come un vecchio maestro, non come un malizioso oppressore. Those who fail at history, are doomed to repeat it.

Bello tutto, ma per favore, non mandare tutto all’aria come hai fatto in passato.

PROIETTILE SCHIVATO O VOLPE E L'UVA?Eh, boh. Spesso quando uno vive certe cose non dovrebbe porsi troppe domande, ma ecc...
12/03/2023

PROIETTILE SCHIVATO O VOLPE E L'UVA?

Eh, boh. Spesso quando uno vive certe cose non dovrebbe porsi troppe domande, ma ecco qua che, ancora una volta, sto cercando di raccontarmi la storiella che mi fa comodo forse per evitare di deprimermi o di flagellarmi come un masochista qualunque. PENITENZIAGITE! Reminescenze da nome della rosa... Però, che p***e si può dire? Dici, dici... (cit.) Cioè, ormai si è scollinato, davanti è tutto un baratro (con pendenza a derivata molto negativa, direi pure). Ma una volta che c'era la volontà...Non tutte le storie sono a lieto fine, ma in realtà qua non c'è nemmeno una storia da raccontare. E' soltanto che, quando uno supera tutte le paure ataviche che ha da una vita, si aspetterebbe una ricompensa, insomma un karma positivo! E invece, mai una gioia, again and again. Non che sia una roba dilaniante, però una volta che mi era presa a bene... chissà quando la prossima volta. Certo che, se anche il millennio mi volta le sp***e, relegandomi in un angolino come un nabbo qualunque nonostante i miei sforzi... beh, mi verrebbe quasi da dire m'arrendo. Ma so che non deve essere così, non bisogna mai gettare la spugna, perché magari eri lì lì per fare jackpot e manco lo sai. Che poi, detto sinceramente, io interpreto molto. Per questo dico, magari invece non tutto il male vien per nuocere ed ho schivato in realtà un proiettile, avendo avuto qualche pezzo ulteriore del puzzle a posteriori. Però...lo sai che c'è, caro il mio Zukkino che mi leggi, è che stavolta non voglio rifare un errore che feci in passato. Quasi tre anni fa. Ammetto che agii d'istinto, memore forse di esperienze passate non edificanti, ma esclusi brutalmente la reggia in modo inutilmente greve e netto. Forse non ero pronto. Forse mille cose. Eppure ogni lasciata è persa. Ottobre ho messo un mattoncino fondamentale per la mia vita. Novembre un altro.... e l'ultimo mattoncino quando? Ma siam sicuri ne manchi solo uno? Siamo ottimisti... Spero che alla fine della fiera non rimanga con un pugno di mosche in mano. Perché parliamoci chiaro...la statistica intorno a me si riduce pericolosamente. Ed un po' di paura comincia a mo***re. Ma forse non paura, direi più preoccupazione per l'incertezza che deriverà nel futuro. Se ne sente il bisogno di tali certezze, di questi momenti, di tante cose. Non può essere sempre un mai una gioia continuo...no? Almeno è ciò che mi auguro. Sebbene questo capitolo non sia ancora chiuso, percepisco già una sorta di "ca**tà" che, sinceramente, non ho voglia di ricevere. Qualche briciolo di dignità mi è rimasta, e non la calpesterò per situazioni simili. La parola fine si dice alla fine, e non è ancora il momento di dirlo... ma lo percepisco vicino.

E credetemi, non c'è niente di peggio che attendere passivamente la fine. Non sai quando precisamente, ma sai che sta arrivando. Devi solo aspettare, inerme e rassegnato.

12/08/2022

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