
30/08/2025
DOPPIO DOPPIO STANDARD.
Nonostante:
1. l'omeopatia ai basi su principi non plausibili, cioè principi non coerenti con branche della scienza quali fisica, chimica, biologia e farmacologia, e
2. l'uso dei suoi prodotti (ricordiamo che essi sono gli unici presidi di cui l'omeopatia dispone) non sia supportato da alcuna evidenza di sicurezza ed efficacia (1, è solo uno dei documenti alla base delle miei affermazioni),
🙄i prodotti omeopatici possono, per legge ma non per logica, essere chiamati "medicinali omeopatici (DL 219/2006).
🆘Il primo doppio standard sta proprio qui: prodotti senza indicazione approvata (né come preventivi e nemmeno come curativi) commercializzati senza alcuna prova di sicurezza ed efficacia, si possono fregiare del termine "medicinali".
Gli altri medicinali DEVONO presentare dati di sicurezza ed efficacia per poter essere commercializzati.
In base a quale razionale questo doppio standard? Non si sa.
🆘Veniamo al secondo doppio standard, cioè al doppio doppio standard: eventi avversi.
Ricordiamo che il termine "evento avverso":
a. in sperimentazione sta ad indicare "Un evento avverso (AE) può quindi essere un qualsiasi segno (compreso un risultato anomalo di laboratorio), sfavorevole o non voluto, sintomo oppure una malattia associata all’impiego del prodotto medicinale (in sperimentazione) per coincidenza temporale, sia essa correlata o meno al prodotto medicinale (in sperimentazione)" (2),
b. in fase di uso post registrativo: "una risposta nociva e non voluta ad un medicinale".
In entrambe i casi, sarà poi una valutazione successiva a stabilire il nesso di causalità.
In Italia, il sistema di farmacovigilanza per gli omeopatici è Vigierbe (3): il nome trae in inganno perché i prodotti omeopatici sono di laboratorio e sono di origine vegetale, animale e minerale più altre origini (muro di Berlino e Luce di Saturno, sono esempi di questa "altre" origini).
Si afferma che gli omeopatici siano, "vista la loro natura", sicuri e non presentino effetti collaterali (4).
Considerando che la maggior parte della letteratura omeopatica si basa su studi osservazionali (senza confronto) post commercializzazione, questa affermazione resta per lo più una ipotesi di logica intuitiva.
Negli studi comparativi si dice che gli eventi avversi siano come quelli del gruppo placebo e inferiori a quelli fitoterapici o ai farmaci.
🆘👉C'è però una questione: l'aggravamento omeopatico.
Si dice che nei primi giorni di assunzione di un prodotto omeopatico si assiste all'aggravamento dei sintomi. Ovviamente, il meccanismo d'azione di questo aggravamento non è conosciuto, ma gli omeopati scrivono e dicono ai pazienti che ciò sarebbe la prova dell'azione del corretto prodotto omeopatico (4) (ricordiamoci anche che nemmeno è conosciuto il meccanismo d'azione dei prodotti omeopatici. Lo dice SIOMI).
Ora, quando ci somministrano un vaccino, l'azione specifica dei vaccini (elicitare una risposta immunologica esponendo il SI della persona ad antigeni propri del patogeno) può provocare sintomi tipici dell'attivazione del SI (azione specifica e voluta dei vaccini): febbriciattola/febbre, dolore locale, malessere.
Questi sintomi specifici e voluti dell'azione del vaccino DEVONO essere riportati sia che si sia in un contesto sperimentale sia che si sia in regime di uso post registrazione. In questo ultimo caso si segnala alla farmacovigilanza (e si è ripetuto sempre che ciò fosse da farsi, nella pandemia da COVID19 è stato detto mooooolto di più e tali sintomi sono presenti nei report di farmacovigilanza).
E' giusto che la segnalazione venga fatta, anche se, nel rispetto della definizione che AIFA da di evento avverso (o simile definizione), essendo la risposta del SI un evento "voluto" e non "non voluto" dei vaccini, allora non dovrebbe, a logica, essere segnalata la presenza di questi sintomi specifici dei vaccini, ma non importa, si segnala tutto.
MA, per gli omeopatici, sembra diverso e gli autori dell'articolo 4 ci dicono "Tuttavia, ci siamo chiesti se l'aggravamento omeopatico, che viene descritto come un peggioramento temporaneo dei sintomi esistenti seguente un rimedio omeopatico corretto, dovrebbe essere considerato un effetto avverso o esclusa come un evento desiderabile del trattamento".
Qui si ricorda che negli studi clinici anche l'aggravamento di un sintomo esistente andrebbe segnalato, ma gli omeopati si chiedono se segnalarlo o meno: gli omeopati si prendono il diritto di decidere cosa fare indipendentemente da ciò che è prescritto per legge per gli altri medicinali, quelli con efficacia approvata.
Inoltre, nelle conclusioni (4), leggiamo: Questo studio esplorativo ha indagato come i medici omeopati comprendono e valutano il rischio nella loro pratica clinica. Una sensazione di benessere che emerge poco dopo l'assunzione del rimedio era il criterio più importante per discriminare tra Aggravamenti Omeopatici ed Effetti Avversi nella pratica clinica".
Ora non ci resta che tentare di quantificare sta "sensazione di benessere", ma è inutile che lo facciano istituzioni sanitarie preposte perché, tanto, gli omeopati poi ci pensano da sé.
Se, un medico vaccinatore, avesse solo tentato di dire una cosa del genere, sarebbe stato lapidato su pubblica piazza: doppio standard, appunto, non solo nella sensibilità dei cittadini verso questi argomenti (placebo e nocebo sociale), ma, a quanto pare, anche da parte delle istituzioni che avallano questo doppio doppio standard.
NB: attenzione pericolo. Dato che alle persone si dice che l'aggravamento omeopatico è normale (ed anzi si dice che esso sia la prova (?) che il prodotto omeopatico sia quello corretto), ci sta che si sottovalutino o disconoscano sintomi che INVECE indicano una progressione della malattia. Per favore, state attenti e, almeno, in caso di aggravamento dei sintomi, fatevi vedere da un medico.
Biblio
1. https://www.has-sante.fr/jcms/p_3116594/en/assesment-of-homeopathic-medicines
2. https://ichgcp.net/it/1-glossary #:~:text=Un%20evento%20avverso%20%28AE%29%20puo%20quindi%20essere%20un,correlata%20o%20meno%20al%20prodotto%20medicinale%20%28in%20sperimentazione%29.
3. https://www.vigierbe.it/
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22967054/
Negative opinion on homeopathic medicines reimbursement