Pare Scienza

Pare Scienza "Ci sono due modi per essere ingannati: uno è credere a ciò che non è vero e l'altro è rifiutarsi di credere a ciò che è vero" (Soren Kierkegaard)

DOPPIO DOPPIO STANDARD.Nonostante: 1.  l'omeopatia ai basi su principi non plausibili, cioè principi non coerenti con  b...
30/08/2025

DOPPIO DOPPIO STANDARD.

Nonostante:
1. l'omeopatia ai basi su principi non plausibili, cioè principi non coerenti con branche della scienza quali fisica, chimica, biologia e farmacologia, e
2. l'uso dei suoi prodotti (ricordiamo che essi sono gli unici presidi di cui l'omeopatia dispone) non sia supportato da alcuna evidenza di sicurezza ed efficacia (1, è solo uno dei documenti alla base delle miei affermazioni),

🙄i prodotti omeopatici possono, per legge ma non per logica, essere chiamati "medicinali omeopatici (DL 219/2006).

🆘Il primo doppio standard sta proprio qui: prodotti senza indicazione approvata (né come preventivi e nemmeno come curativi) commercializzati senza alcuna prova di sicurezza ed efficacia, si possono fregiare del termine "medicinali".
Gli altri medicinali DEVONO presentare dati di sicurezza ed efficacia per poter essere commercializzati.

In base a quale razionale questo doppio standard? Non si sa.

🆘Veniamo al secondo doppio standard, cioè al doppio doppio standard: eventi avversi.

Ricordiamo che il termine "evento avverso":
a. in sperimentazione sta ad indicare "Un evento avverso (AE) può quindi essere un qualsiasi segno (compreso un risultato anomalo di laboratorio), sfavorevole o non voluto, sintomo oppure una malattia associata all’impiego del prodotto medicinale (in sperimentazione) per coincidenza temporale, sia essa correlata o meno al prodotto medicinale (in sperimentazione)" (2),
b. in fase di uso post registrativo: "una risposta nociva e non voluta ad un medicinale".
In entrambe i casi, sarà poi una valutazione successiva a stabilire il nesso di causalità.

In Italia, il sistema di farmacovigilanza per gli omeopatici è Vigierbe (3): il nome trae in inganno perché i prodotti omeopatici sono di laboratorio e sono di origine vegetale, animale e minerale più altre origini (muro di Berlino e Luce di Saturno, sono esempi di questa "altre" origini).

Si afferma che gli omeopatici siano, "vista la loro natura", sicuri e non presentino effetti collaterali (4).
Considerando che la maggior parte della letteratura omeopatica si basa su studi osservazionali (senza confronto) post commercializzazione, questa affermazione resta per lo più una ipotesi di logica intuitiva.
Negli studi comparativi si dice che gli eventi avversi siano come quelli del gruppo placebo e inferiori a quelli fitoterapici o ai farmaci.

🆘👉C'è però una questione: l'aggravamento omeopatico.

Si dice che nei primi giorni di assunzione di un prodotto omeopatico si assiste all'aggravamento dei sintomi. Ovviamente, il meccanismo d'azione di questo aggravamento non è conosciuto, ma gli omeopati scrivono e dicono ai pazienti che ciò sarebbe la prova dell'azione del corretto prodotto omeopatico (4) (ricordiamoci anche che nemmeno è conosciuto il meccanismo d'azione dei prodotti omeopatici. Lo dice SIOMI).

Ora, quando ci somministrano un vaccino, l'azione specifica dei vaccini (elicitare una risposta immunologica esponendo il SI della persona ad antigeni propri del patogeno) può provocare sintomi tipici dell'attivazione del SI (azione specifica e voluta dei vaccini): febbriciattola/febbre, dolore locale, malessere.

Questi sintomi specifici e voluti dell'azione del vaccino DEVONO essere riportati sia che si sia in un contesto sperimentale sia che si sia in regime di uso post registrazione. In questo ultimo caso si segnala alla farmacovigilanza (e si è ripetuto sempre che ciò fosse da farsi, nella pandemia da COVID19 è stato detto mooooolto di più e tali sintomi sono presenti nei report di farmacovigilanza).

E' giusto che la segnalazione venga fatta, anche se, nel rispetto della definizione che AIFA da di evento avverso (o simile definizione), essendo la risposta del SI un evento "voluto" e non "non voluto" dei vaccini, allora non dovrebbe, a logica, essere segnalata la presenza di questi sintomi specifici dei vaccini, ma non importa, si segnala tutto.

MA, per gli omeopatici, sembra diverso e gli autori dell'articolo 4 ci dicono "Tuttavia, ci siamo chiesti se l'aggravamento omeopatico, che viene descritto come un peggioramento temporaneo dei sintomi esistenti seguente un rimedio omeopatico corretto, dovrebbe essere considerato un effetto avverso o esclusa come un evento desiderabile del trattamento".

Qui si ricorda che negli studi clinici anche l'aggravamento di un sintomo esistente andrebbe segnalato, ma gli omeopati si chiedono se segnalarlo o meno: gli omeopati si prendono il diritto di decidere cosa fare indipendentemente da ciò che è prescritto per legge per gli altri medicinali, quelli con efficacia approvata.

Inoltre, nelle conclusioni (4), leggiamo: Questo studio esplorativo ha indagato come i medici omeopati comprendono e valutano il rischio nella loro pratica clinica. Una sensazione di benessere che emerge poco dopo l'assunzione del rimedio era il criterio più importante per discriminare tra Aggravamenti Omeopatici ed Effetti Avversi nella pratica clinica".

Ora non ci resta che tentare di quantificare sta "sensazione di benessere", ma è inutile che lo facciano istituzioni sanitarie preposte perché, tanto, gli omeopati poi ci pensano da sé.

Se, un medico vaccinatore, avesse solo tentato di dire una cosa del genere, sarebbe stato lapidato su pubblica piazza: doppio standard, appunto, non solo nella sensibilità dei cittadini verso questi argomenti (placebo e nocebo sociale), ma, a quanto pare, anche da parte delle istituzioni che avallano questo doppio doppio standard.

NB: attenzione pericolo. Dato che alle persone si dice che l'aggravamento omeopatico è normale (ed anzi si dice che esso sia la prova (?) che il prodotto omeopatico sia quello corretto), ci sta che si sottovalutino o disconoscano sintomi che INVECE indicano una progressione della malattia. Per favore, state attenti e, almeno, in caso di aggravamento dei sintomi, fatevi vedere da un medico.

Biblio
1. https://www.has-sante.fr/jcms/p_3116594/en/assesment-of-homeopathic-medicines
2. https://ichgcp.net/it/1-glossary #:~:text=Un%20evento%20avverso%20%28AE%29%20puo%20quindi%20essere%20un,correlata%20o%20meno%20al%20prodotto%20medicinale%20%28in%20sperimentazione%29.
3. https://www.vigierbe.it/
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22967054/

Negative opinion on homeopathic medicines reimbursement

REGIONE TOSCANA È NUDA.c.a. Eugenio Giani, Simone Bezzini, Consiglio Regionale della Toscana Regione Toscana, Enrico Ros...
26/08/2025

REGIONE TOSCANA È NUDA.

c.a. Eugenio Giani, Simone Bezzini, Consiglio Regionale della Toscana Regione Toscana, Enrico Rossi.

Dall’articolo di Enrico Bucci (1), cito (il testo in parentesi è mio):

1. L’aver “ascoltato tutti” diventa scudo dell’arbitrio.
2. nel dominio dell'accertamento dei fatti conta il passaggio obbligato per dati accessibili, metodi trasparenti, risultati ripetibili e sintesi quantitativa delle prove disponibili.
3. Se si eliminano questi requisiti, non si tratta di apertura, ma di un espediente per svincolare decisioni da fatti, numeri e scienza, introducendo una falsa par condicio, anticamera dell'arbitrio.
4. Il filtro d'ingresso in una discussione (nel SSR toscano) che riguardi fatti di natura, come nel caso delle valutazioni tecniche sulla salute del cittadino delle varie politiche vaccinali possibili, non è e non deve essere l'identità o la rappresentatività presso l'opinione pubblica, ma la verificabilità e la robustezza dei fatti a supporto: ipotesi vuote, già falsificate, non testabili o che rovesciano l'onere della prova (si veda anche omeopatia, ndr) non hanno titolo per incidere su raccomandazioni scientifiche.

💥Da 25 anni questo fa Regione Toscana: mente ai propri cittadini utilizzando la dialettica asemantica dell’”ascoltare tutti”, della “libertà” e del “pluralismo” slittando, quindi, dal piano politico a quello scientifico.

Qui, chiamo in causa tutti gli amministratori politici che, in questi 25 anni, hanno portato avanti un becero populismo sanitario: io vi accuso di comportamenti ridicoli.

• Ridicolo è il comportamento del presidente Giani che, in questa campagna elettorale e dopo la vicenda Nitag, sale sul caro della scienza e dice “La Toscana ribadisce con forza che i vaccini sono una conquista di civiltà”. Presidente, questa frase è senza senso e a toglierle senso è stato lei con i suoi scritti in favore delle SCAM (so called alternative medicine);
• ridicolo è il comportamento dell’assessore Bezzini, quando, sui social, si unisce alla scienza contro l’inserimento del Nitag di due persone dedite all’omeopatia e con posizioni acriticamente critiche contro i vaccini;
• ridicolo è che il Presidente non controlli le PEC che escono a suo nome e permetta che un omeopata scriva, su carta intestata della Regione Toscana, 15 pagine di parole vuote perché nessuna è un’evidenza di plausibilità ed efficacia dell’omeopatia. Nella mia PEC io la ho inchiodata ai fatti e lei, signor Presidente, mi ha risposto con narrative populiste;
• ridicoli sono tutti i comportamenti degli amministratori precedenti che hanno scelto il populismo sanitario perché “alcuni lo chiedono”. E dove sta la vostra responsabilità di governo?

👉Io vi accuso di essere uguali, nei fatti, ai politici menzionati nel pezzo di Bucci, le vostre parole potranno anche dire il contrario, ma nei fatti sdoganate il medesimo populismo sanitario portato avanti con le medesime narrazioni becere e vuote.

🆘Le persone pensano che sia implicita l’efficacia dell’omeopatia perché essa è tra i servizi del SSR toscano: questa errata visione è una vostra colpa, voi ne siete gli artefici, tutti voi che da 25 anni non vi limitate a girare la testa, ma, attivamente, partecipate al massacro del pensiero critico scientifico.

👉Io vi accuso di comportamenti pericolosi per la salute del singolo e della comunità, salute che voi dovreste proteggere e salvaguardare.

Care cose, Rossana Garavaglia.

1. https://cattiviscienziati.com/2025/08/26/contro-il-populismo-sanitario/?fbclid=IwQ0xDSwMaXGFjbGNrAxpcWmV4dG4DYWVtAjExAAEe6bjh7bZNHQiI6fX-ZJVNSsI1215F-hzA10L-BU3zJWTyXocC12LvrOdEueo_aem_KF3HUR3a4toSFA6hRSnnLA&sfnsn=scwspwa

Articolo pubblicato su “Il Foglio” il 25-8-25 INTRODUZIONE. In questi giorni, si sentono spesso impiegare le parole “libertà” e “pluralismo”, che sarebbero da utilizzare per prendere de…

Grazie al CICAP
09/08/2025

Grazie al CICAP

Dalle scelte del ministero della Salute sugli esperti in vaccini al rischio di una società frastornata da troppe informazioni e dalle fake news: parola al presidente del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze

08/08/2025

🔬 Il CICAP solleva forti dubbi sulla nuova composizione del NITAG

Il CICAP esprime grande preoccupazione per alcune nomine all’interno del nuovo "Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni" (NITAG), istituito per fornire raccomandazioni scientifiche indipendenti al Ministero della Salute.

📌 Tra i 21 membri del nuovo NITAG, nominato il 5 agosto dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, figurano anche Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle.

👤 Chi sono e perché suscitano allarme?

▪️ Eugenio Serravalle, pediatra, ha pubblicato pochissimo su riviste scientifiche internazionali e ha spesso sostenuto posizioni prive di fondamento, come il presunto legame tra vaccinazioni e SIDS (Sindrome della morte improvvisa del lattante). Ha anche affermato che i bambini non vaccinati sarebbero più sani, dichiarazioni smentite da tutta la letteratura scientifica disponibile.

▪️ Paolo Bellavite, medico in pensione, ha espresso pubblicamente dubbi sull’efficacia dei vaccini anti-COVID e ha sostenuto il dott. Roberto Gava, radiato per posizioni no-vax. Anche la sua attività scientifica non si è mai focalizzata sull’immunologia o sui vaccini.

📣 Il CICAP si chiede quindi come possano due persone con queste posizioni contribuire in modo oggettivo e basato su evidenze scientifiche a un gruppo che ha il delicatissimo compito di orientare le politiche vaccinali italiane.

💬 “Per quali competenze specifiche sono stati scelti Bellavite e Serravalle? La loro presenza non rafforza il profilo scientifico del gruppo, ma ne mina la credibilità”, ha dichiarato Lorenzo Montali, presidente del CICAP.

👉 In un’epoca in cui la fiducia nella scienza è fondamentale per la salute pubblica, queste nomine rischiano di alimentare confusione e disinformazione.

➡️ su cicap.org il comunicato completo: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=1801502

08/08/2025

FACCIAMO IL PUNTO

Ho atteso 24 ore prima di scrivere sulle nuove nomine al NITAG, per avere il tempo di esaminare le posizioni via via espresse.

A questo punto, la notizia è esplosa sulla stampa italiana, sollevando reazioni indignate da parte del mondo scientifico, delle istituzioni sanitarie e dell’opinione pubblica più consapevole.

Ritengo che sia ora possibile ti**re le somme.

1. La scelta di due membri come Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite è, come unanimemente riconosciuto, del tutto incomprensibile. In particolare, va ricordato che un tavolo tecnico non opera sulla base del principio di bilanciamento di qualsiasi opinione. Allo stesso modo in cui non si ammette a giocare a pallone uno sferapiattista, non è possibile avere discussioni tecniche sui vaccini con un antivaccinista – anche quando si nasconde dietro argomentazioni speciose, articoli pubblicati su riviste predatorie, fallacie retoriche e ogni strumento utile a non essere etichettato come tale. La competenza non è un'opinione, e l’antiscienza non può essere trattata come una variante legittima del dibattito scientifico.

2. Alcuni sostengono che, vista la composizione complessiva del NITAG, queste nomine saranno irrilevanti. Ma se davvero non dovessero avere peso, allora occorre spiegare quale sia il loro senso. Perché nominare membri anche nell'ipotesi che non conteranno nulla? L’argomento presuppone che la ragione stia nel fatto che un comitato tecnico debba includere esponenti di ogni posizione – anche antiscientifica – in nome di un malinteso principio di rappresentanza - così da far felice certe rumorose minoranze elettorali del cui voto si ha bisogno (perchè ormai in Italia si vince raccattando minoranze eterogenee da sommare al proprio zoccolo duro elettorale). Ma un tavolo tecnico non è un piccolo parlamento, né un sondaggio d’opinione su base ideologica: è un organismo che deve prendere decisioni fondate sulle migliori evidenze disponibili e sul metodo scientifico. Non si tratta di far discutere i terrapiattisti con gli scienziati della NASA, ma di ottenere un’analisi metodologicamente vincolata delle prove, utile a informare le politiche pubbliche in tema di vaccinazioni. La presenza di chi ha sistematicamente rigettato quelle stesse prove non arricchisce il confronto: lo snatura.

3. Anche se queste nomine non dovessero incidere sulle decisioni del NITAG, è certo che influiranno sul dibattito pubblico. Il solo fatto che coloro che hanno sostenuto per anni tesi infondate e allarmistiche sulla medicina e sui vaccini ottengano ora una legittimazione istituzionale rappresenta un danno oggettivo. Perché il segnale che si trasmette è che certe posizioni – seppure errate – sono degne di rappresentanza. Ma la visibilità concessa a chi diffonde disinformazione su temi delicati, come la prevenzione vaccinale, ha un impatto ben maggiore di quanto si pensi. Lo dimostra il caso americano di Robert F. Kennedy Jr. e delle teorie MAHA: quando l’antiscienza ottiene credito politico, diventa rapidamente un fattore di rischio sanitario reale.

4. Tutto questo solleva domande precise per il ministro Schillaci, già riflesse nelle interrogazioni parlamentari depositate. Quali sono stati i criteri adottati per effettuare le nomine? Quali competenze specifiche sono state individuate? E soprattutto, quale contributo ci si attende da persone che, in modo sistematico e pubblico, hanno sostenuto posizioni del tutto avulse dal metodo e dalle evidenze della scienza medica in materia di vaccini?

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