
15/11/2024
Importante ricerca
A habitually open mouth posture leads to less affect strength
during joy in childhood
Wibke Bein‑Wierzbinski1 · Sr. Maria Gabriela Franke2 · Christiane Heidbreder‑Schenk3
Received: 5 July 2023 / Accepted: 1 August 2024
© The Author(s) 2024
Una postura abituale con la bocca aperta porta a una minore forza affettiva durante la felicità nell'infanzia
Wibke Bein‑Wierzbinski1 · Sr. Maria Gabriela Franke2 · Christiane Heidbreder‑Schenk3
Ricevuto: 5 luglio 2023 / Accettato: 1 agosto 2024
© The Author(s) 2024 OPEN
Abstract
Obiettivo Rispetto ai bambini senza disturbi orofacciali, i bambini con una mancanza abituale di chiusura della bocca e respirazione orale mostrano espressioni facciali meno frequenti e ridotte o assenti. L'ipotesi del feedback facciale afferma che la sensazione affettiva è potenziata dal coinvolgimento mimico. In questo studio trasversale randomizzato con e senza bambini con disturbi orofacciali, abbiamo studiato l'effetto della mancanza di chiusura della bocca sulla forza delle emozioni legate alla gioia, alla tristezza
e alla paura nei bambini. Abbiamo mirato a determinare se i bambini in età scolare materna e primaria con una mancanza di chiusura della bocca sono meno coinvolti emotivamente. Materiali e metodi Abbiamo utilizzato il feedback facciale come indicatore per misurare l'intensità dell'affetto nei bambini con e senza disturbi orofacciali. A questo scopo, abbiamo modificato il disegno sperimentale di Strack et al. (Strack et al. in J Pers Soc
Psychol 54:768–777, 1988), in cui ai soggetti è stato chiesto di tenere una matita esclusivamente con i denti (gruppo sperimentale 1, "gioia"), con le labbra (gruppo sperimentale 2, "tristezza" e "paura") o con la mano non dominante (gruppo di controllo). Al posto dei cartoni animati, sono state presentate individualmente dieci immagini di animali di media intensità in un ordine predefinito da giudicare su una scala Likert. L'assegnazione ai gruppi è stata implementata utilizzando una procedura randomizzata, indipendentemente dalla diagnosi, dall'età e dal sesso dei bambini. Gli unici criteri di esclusione erano la presenza di cicatrici chirurgiche nell'area orofacciale e la paralisi cerebrale. Risultati Sono stati studiati 414 bambini di età compresa tra 4 e 17 anni per il feedback facciale, con disturbi orofacciali come postura a bocca aperta, spinta della lingua, disturbo miofunzionale, disfunzione cranio-mandibolare (CMD) e disturbi motori del linguaggio diagnosticati in 223 soggetti. I test di significatività hanno mostrato che in tutte le fasce d'età, i bambini con disturbi orofacciali hanno valutato il contenuto scherzoso delle immagini di animali in modo significativamente inferiore rispetto ai bambini senza disturbi orofacciali (bambini di età compresa tra 4 e 6 anni: valore p = 0,01, valore T = 2,33, confidenza = 99%; bambini di età compresa tra 7 e 8 anni: valore p = 0, valore T = 4,98, confidenza al 100%; bambini di età compresa tra 9 e 17 anni: valore p = 0, valore T = 2,87, confidenza al 100%). Questa scoperta indica che i bambini con una mancanza di chiusura della bocca e altri disturbi orofacciali non solo esprimono meno piacere con l'aiuto delle espressioni facciali, ma provano anche meno piacere. Inoltre, l'impostazione sperimentale utilizzata in questo lavoro, che è stata modificata per i bambini, può essere utilizzata per testare il feedback facciale nei soggetti giovani. Conclusione Nel nostro studio, ci siamo concentrati sull'interazione tra sviluppo fisico ed emotivo nei bambini. Se non trattati, i bambini con una mancanza di chiusura orale potrebbero non solo mostrare deviazioni nell'area orofacciale in seguito, ma anche nella loro emotività. Ci siamo sforzati di evidenziare l'importanza di trattare i bambini con disturbi orofacciali in età precoce.
Grazie Samantha Weaver per la pubblicazione di questo interessante articolo.