
26/06/2025
QUANDO LA COSTELLAZIONE ACCADE SPONTANEAMENTE
(post un pò lungo!)
Molti credono che una Costellazione, per svolgersi, debba avere uno spazio fisico in cui il facilitatore mette in scena la tematica del cliente attraverso dei rappresentanti in carne ossa o simbolici.
In realtà una Costellazione può avvenire anche attraverso una sola parola pronunciata o una sola immagine evocata; o, come racconto qui sotto, accade come movimento spontaneo nella nostra vita.
Qualche settimana fa mi trovavo al pronto soccorso per un incidente capitato a mia madre.
Non sono mai a mio agio in questi “luoghi di dolore” ma ero comunque lì per assisterla e prendermene cura.
Questa bolla di amorevole protezione si è infranta quando è arrivata l’infermiera di turno che doveva preparare la mamma per la notte.
Un donnone energico che ignorando le lamentele per il dolore della spalla fratturata l’ha velocemente messa in piedi per accompagnarla in bagno.
Ho dato per scontato che anche lei l’avrebbe protetta come avevamo fatto noi familiari in quei giorni, impedendole di guardarsi allo specchio e così vedere il suo volto tumefatto.
Invece non è andata così e mia madre, nello shock di non riconoscersi in quel volto color rosso melanzana è scoppiata in un pianto isterico.
In quel momento avevo davanti a me una bambina traumatizzata che cercavo inutilmente di consolare…
Non immaginavo certo che a quel punto l’infermiera afferrasse il pettine e si mettesse a lisciare con forza gli ultimi ricci che la mamma si era fatta vezzosamente acconciare qualche giorno prima dell’incidente.
Più lei tirava con forza per lisciarle i capelli, più mamma, aggrappandosi al lavandino, si lamentava che non voleva…
E’ stato un attimo e si è sovrapposta alla mia vista una scena altra: mia madre bambina che si ribellava alla cattiveria, forse anche al sadismo, della zia che si prendeva cura di lei…
Il BASTA che mi è salito allora dalla pancia e che ho pronunciato in modo così acuto e perentorio era qualcosa di SISTEMICO: lo gridavo io per la bambina di allora, per la lei di adesso ma anche per me e forse anche per altre donne che non conosco ma che sono venute prima di noi…
Quella che si stava svolgendo era una grande costellazione multidimensionale…
Quel basta gridato ha fermato immediatamente la mano dell’infermiera indispettita e ha richiamato l’attenzione di una collega che è venuta in mio soccorso.
In qualche modo questa donna ha impersonato una forza benevola attiva nel campo: ha infatti compreso la situazione, ha allontanata l’altra infermiera e mi ha aiutata con gentilezza a tranquillizzare la mamma.
Non mi sono sentita di scusarmi per quel grido…il senso di vergogna ha lasciato il posto ad una sensazione di forza, di calma e di espansione del cuore. Io sentivo che ero nel mio posto e Interiormente avevo portato tutto e tutti nel cuore.
Quando poi ho incrociato lo sguardo della mamma, nei suoi occhi ancora lucidi ma presenti ho colto il suo Si a quel nuovo movimento verso la Vita.