Dal 1992 Malintrada...
Seconda per numero d'abitanti con circa 850 unità, Malintrada è la più giovane frazione del Comune di Motta di Livenza. Solo nel 1992 lo Statuto comunale provvedeva ad elevare la località posta sulla strada provinciale per Chiarano al rango di Frazione a tutti gli effetti. Ciò non significa che la zona non fosse conosciuta sin dal medio evo. Nella zona di Redigole Vecchia sono state rinvenute monete romane, ora custodite nel museo di Oderzo. Il nome con tutta probabilità la frazione lo deve al fatto d'essere stata "all'entrata" della grande palude della Motta: siccome alla palude non si associavano valenze positive, si pensa che questa entrata per Motta fosse una "mala entrata". Ai primi del Novecento sulla zona dell'attuale Capitello dedicato alla Madonna(e non erroneamente come riportano errati testi in quello di S.Pietro d'Alcantara, che si trova in territorio comunale di Gorgo al Monticano) è iniziato un piccolo ma costante flusso abitativo con la singolarità che vede buona parte dei nuovi abitanti provenire dalla provincia di Vicenza (Altopiano dei Sette Comuni, Bassano del Grappa, Borso del Grappa, Nove). Durante la fine della Seconda Guerra mondiale la Frazione, posta al sicuro dai bombardamenti su Motta, è diventata sede comunale nelle vecchie scuole elementari e sede della parrocchia del Duomo di Motta in un piccolo magazzino mobile di legno messo a disposizione da un commerciante di tessuti di Motta (signor Pin). Attualmente il vanto del territorio è il Vino Rosso, che in diverse tipologie e prodotto da circa una quindicina di aziende medio piccole. Per gli amanti delle ultime sagre paesane ogni anno dal primo di maggio si celebra quella di questa ospitale frazione mottense.