02/07/2025
OLIO DI RICINO PER RIGENERARE
C'è un rimedio semplice, naturale e sorprendentemente efficace che ha accompagnato l’umanità fin dall’antichità. Non è costoso, non ha bisogno di pubbIicitá, e non ha neppure un nome esotico. È l’olio di ricino. Sì, proprio lui, quell’olio denso, ambrato, spesso relegato a rimedio della nonna, oggi riscoperto anche da chi pratica medicina funzionale, naturopatia, e detossificazioni mirate.
In questo post voglio accompagnarti alla scoperta profonda dell’olio di ricino, delle sue incredibili proprietà, dei mille usi, interni ed esterni, e di tutte le precauzioni da tenere presenti. Perché sì, è potente, ma va anche maneggiato con rispetto.
Partiamo dallo spiegare cosa sia l’Olio di Ricino?
L’olio di ricino si ottiene dalla spremitura a freddo dei semi della pianta Ricinus communis. Il suo aspetto è denso, viscoso, con un colore che va dal giallo paglierino all’ambrato e un odore tenue, erbaceo. Ma ciò che rende quest’olio un concentrato di virtù è la sua composizione chimica: oltre il novantapercento del contenuto è acido ricinoleico, un acido grasso con proprietà uniche.
Questo acido interagisce con recettori specifici dell’intestino e dell’utero, stimolando la motilità intestinale e persino, in certi casi, le contrazioni uterine. Ma non è solo un lassativo naturale, l’olio di ricino agisce su più livelli, dalla pelle al sistema linfatico, dal fegato alla circolazione.
1. Supporto al sistema linfatico e detossificazione:
Il nostro sistema linfatico è spesso trascurato, ma è cruciale per la rimozione di tossine, patogeni e cellule morte. Se il sistema linfatico è lento o stagnante, ci sentiamo gonfi, infiammati, mentalmente annebbiati.
E qui entra in gioco l’olio di ricino, applicato localmente sotto forma di impacchi, stimola il drenaggio linfatico, favorisce la produzione di linfociti e migliora la microcircolazione. È come una spinta dolce, ma decisa, al sistema immunitario. Una mano santa per chi si sente “intasato” a livello profondo.
2. Antinfiammatorio naturale:
L'acido ricinoleico ha dimostrato in vari studi effetti antinfiammatori e analgesici. Se soffri di dolori articolari, infiammazioni muscolari o tensioni da stress cronico, massaggiare l’olio di ricino direttamente sulle zone interessate può aiutare a lenire il dolore, rilassare i tessuti e favorire il recupero.
Una curiosità, uno studio cIinico ha messo a confronto capsule di olio di ricino e dicIofenac (un antinfiammatorio di sintesi) nei pazienti con artrosi del ginocchio. Risultato? Effetto comparabile. Ma senza effetti collaterali gastrici.
3. Sostegno alla bile e alla funzione epatica:
L’olio di ricino è noto per la sua azione benefica sulla cistifellea e sul flusso biliare. La bile è essenziale per digerire i grassi, ma anche per eliminare tossine liposolubili.
Gli impacchi di olio di ricino sull’addome, soprattutto nella zona del fegato, possono:
- Fluidificare la bile troppo densa
- Rilassare i dotti biliari
- Ridurre spasmi e dolori da disfunzioni della colecisti
- Favorire la disintossicazione epatica
Chi ha difficoltà digestive, senso di pesantezza dopo i pasti o un reflusso biliare può trovare un valido aiuto in questo semplice trattamento.
4. Migliora la motilità intestinale:
Sì, lo sappiamo, l’olio di ricino è famoso per il suo effetto lassativo. Ma attenzione, non è un lassativo meccanico irritante come molti farmaci da banco. Agisce stimolando naturalmente la peristalsi, grazie all’interazione dell’acido ricinoleico con i recettori dell’intestino tenue.
Può essere utile in caso di:
- Stitichezza cronica
- Intestino pigro
- Disbiosi legata a ristagno fecale
- Detox intestinale profondo
Mi raccomando, va usato con criterio, mai più di qualche giorno consecutivo, e sempre iniziando da dosi minime (1 cucchiaino o anche meno). Soprattutto, meglio evitarlo in caso di colon irritabile o infiammazione acuta.
5. Combatte microbi, funghi e batteri:
È stato dimostrato che l’olio di ricino ha attività antibatterica e antimicotica. Può aiutare con contrastare:
- Candida
- Streptococco
- Escherichia coli
- Pseudomonas
Utile sia per via interna (in piccoli cicli) sia esterna, come applicazione topica su infezioni cutanee, micosi, acne batterica o impacchi locali.
6. Potente cicatrizzante e rigenerante cutaneo:
Uno dei motivi per cui l’olio di ricino è usato in cosmesi naturale è la sua incredibile capacità di:
- Idratare la pelle in profondità
- Accelerare la cicatrizzazione
- Ridurre infiammazioni e arrossamenti
- Lenire dermatiti, eczema, psoriasi, screpolature
Può essere usato puro o miscelato con olio di jojoba, cocco o mandorla. Ottimo anche per impacchi su ulcere da decubito, scottature solari e rughe marcate.
7. Favorisce la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti:
Stimolando il flusso linfatico e sanguigno, l’olio di ricino migliora l’ossigenazione dei tessuti e la rimozione dei prodotti di scarto. Questo si traduce in:
- Gambe meno gonfie
- Ritenzione idrica ridotta
- Tessuti più vitali
- Meno edemi
Se soffri di mani fredde, piedi gonfi, pesantezza circolatoria o cellulite infiammatoria, gli impacchi di olio di ricino possono fare la differenza.
8. Rafforza il sistema immunitario:
L’olio di ricino agisce come un “tonico invisibile” per il sistema immunitario:
- Aumenta la produzione di linfociti T
- Stimola il funzionamento del timo
- Supporta la detossificazione epatica e intestinale (da cui parte la regolazione immunitaria)
In un corpo intossicato, l’immunità è sempre compromessa. L’olio di ricino, agendo su più livelli, contribuisce a ristabilire l’equilibrio.
9. Stimola la crescita di capelli, ciglia e sopracciglia:
Per chi soffre di diradamento, perdita di sopracciglia o ciglia radi, quest’olio è una benedizione. Basta applicarne una piccola quantità ogni sera sulle radici (con bastoncino o dito), lasciando agire tutta la notte.
Idrata, nutre, stimola la microcircolazione del bulbo pilifero e promuove una crescita più rapida, forte e uniforme.
10. Come si usa:
Ecco i principali modi per usare l’olio di ricino:
🔹 Via interna
In Ayurveda, per la stitichezza acuta, suggeriscono 1 cucchiaino al mattino, eventualmente aumentabile a 2 cucchiaini. Mai superare i 3 giorni consecutivi senza controllo medico. Sconsigliato in gravidanza.
🔹 Via topica
- Massaggi articolari
- Dolori mestruali
- Coliche biliari
- Acne
- Eczema
- Verruche
- Talloni screpolati
🔹 Impacchi
Il metodo più potente per lavorare su fegato, cistifellea e sistema linfatico.
Come preparare un impacco all’olio di ricino:
1. Procurati olio di ricino biologico, spremuto a freddo, in vetro.
2. Prendi una flanella o un panno di cotone naturale piegato in 3-4 strati.
3. Versa l’olio fino a impregnarlo bene.
4. Appoggialo sull’addome (zona fegato o pancia).
5. Copri con pellicola trasparente e un panno asciutto.
6. Aggiungi una fonte di calore (borsa dell’acqua calda o termoforo).
7. Resta distesa per almeno 45-60 minuti.
8. Rimuovi e pulisci la zona con acqua tiepida e bicarbonato.
Ripeti 3-5 volte a settimana per un mese, poi valuta i risultati. Puoi metterlo anche direttamente sulla pelle e coprirlo con un panno e poi termoforo o borsa dell'acqua calda.
Chi deve evitare l’olio di ricino?
Nonostante i tanti benefici, l’olio di ricino non è per tutti:
❌ Gravidanza: può stimolare contrazioni
❌ Flusso mestruale molto abbondante: meglio evitarlo nei giorni di ciclo
❌ Malattie intestinali infiammatorie attive (colite ulcerosa, diverticolite, ulcere)
❌ Pelli iper-reattive o dermatiti severe
❌ Persone con problemi renali severi (per via del carico sulla disintossicazione)
Usa solo olio di ricino non raffinato, in bottiglia di vetro scuro. Evita confezioni in plastica (rilasciano ftalati), oli profumati o miscelati con solventi chimici.
In un mondo che ci bombarda di integratori costosi, superfood esotici e dispositivi high-tech per “disintossicare”, l’olio di ricino resta uno degli strumenti più umili… e più potenti.
Agisce in profondità, senza effetti collaterali gravi, lavora sull’intestino, sul fegato, sulla pelle, sul sistema linfatico e sull’infiammazione. Non fa miracoli, ma se lo integri in un percorso più ampio (alimentazione pulita, gestione dello stress, cicli detossinanti mirati), può diventare un pilastro della tua rigenerazione.
Se vuoi inserirlo nel tuo protocollo, parti da impacchi delicati e costanti, magari accompagnati da una tisana di tarassaco o ca****fo. Ascolta il corpo, osserva i segnali, e ricordati... spesso i rimedi più semplici sono quelli più profondi.
XO - Patrizia Coffaro