18/07/2025
Ho meditato ora in giardino, cullata dal canto delle cicale, sulla sedia a sdraio, cercando di non giudicarmi.
Questa mattina mi schiacciava il peso delle cose da fare; è così facile perdere la gioia per strada, anche per le cose che ci fanno sentire vive.
Poi mi sono presa spazio.
Per osservare la mente, ridere, per fare una specie di pesto con del basilico regalato, mangiare in una volta la pasta che non mangiavo da mesi. (Non vado matta per la pasta, anche perché non la so fare bene).
Il respiro si è espanso.
E così il tempo.
Ho meditato. (Anche se non in una posizione virtuosa).
Ho studiato per il corso sul mentoring, mi sono preparata per l'incontro di oggi.
Ho mandato una meditazione guidata personalizzata, con la quasi certezza che sarà di supporto alla persona per cui è stata creata.
La lista è ancora lunga, ma sedere nel silenzio, smettere di essere treno di pensieri, espandermi in una presenza più ampia che esiste e osserva, semplicemente,
senza paura,
senza attaccamento,
senza aspettative
è l'essenza di ciò che mi permette di muovermi nel mondo da un posto dentro di me di serenità.
È quando osserviamo, e ci permettiamo di esistere, semplicemente,
che siamo la versione più autentica di noi.