20/08/2025
⛰️ LO SFORZO FISICO IN QUOTA È BENEFICO
Vero. In presenza di una ridotta concentrazione di ossigeno (ipossia ipobarica), lo sforzo fisico determina un incremento della produzione di globuli rossi, con conseguente miglioramento naturale delle prestazioni dell’organismo
⛰️ LA MANCANZA DI OSSIGENO È PROBLEMATICA SOLO AD ALTITUDINI MOLTO ELEVATE
Falso. La disponibilità di ossigeno diminuisce con l’aumentare della quota, causando una condizione nota come ipossia, caratterizzata da cefalea, stanchezza, nausea e, nei casi più gravi, dispnea, stato confusionale o addirittura coma. Si tratta del cosiddetto «mal di montagna». Alcune persone possono manifestare i sintomi già a partire da 1000 metri di quota, mentre in certe regioni del mondo esistono popolazioni che vivono abitualmente oltre i 5000 metri.
⛰️ L'IDRATAZIONE È ESSENZIALE
Vero. L’adattamento dell’organismo all’alta quota comporta un incremento della ventilazione polmonare, con conseguente aumento della perdita di vapore acqueo attraverso le vie respiratorie. Pertanto, in quota, il rischio di disidratazione è maggiore..
⛰️È NECESSARIO EVITARE AD OGNI COSTO I RAGGI UV
Falso. I raggi ultravioletti risultano più intensi in quota ed è indispensabile proteggere adeguatamente la pelle utilizzando filtri solari efficaci. Tuttavia, una moderata esposizione ai raggi solari permette una migliore sintesi della vitamina D. La chiave è la moderazione dell’esposizione.
Fonte: Santé Magazine, marzo 2025