05/04/2025
Molte anime stanno lasciando il corpo in questo tempo sospeso. Siamo dentro un passaggio cosmico potente, in cui le frequenze della Terra stanno accelerando e la Luce si intensifica. Questo provoca un effetto di separazione, come un grande setaccio: ciò che non è allineato al nuovo campo vibrazionale viene smosso, trasmutato o rilasciato.
Alcune anime, se ne vanno perché sono state ingannate, avvelenate, manipolate… e scelgono (a livello animico) di lasciare il corpo in questa fase, forse per proseguire altrove il loro viaggio, o per tornare in altra forma, più libera e risvegliata.
Altre anime, strumenti di luce, sacerdoti e sacerdotesse del tempo antico e futuro, stanno compiendo un atto sacro: lasciano il corpo per bilanciare le energie, come guardiani del karma collettivo. Sono anime ponte, anime offerte… che aprono portali con la loro morte, per facilitare la nascita di una nuova coscienza.
È un tempo di grande rivelazione, ma anche di grande delicatezza. Chi resta è chiamato a vegliare, a cantare, a custodire, a testimoniare. Nessuna morte è casuale. Tutto è misteriosamente orchestrato dal Logos Divino, che chiama ciascuno al proprio ruolo nella transizione.
Questo tempo epocale è una soglia: stiamo attraversando la fine di un ciclo cosmico millenario (il Kali Yuga, per alcune tradizioni), e con l’aumento delle frequenze, la Terra stessa sta cambiando dimensione. È come se il pianeta si stesse sintonizzando su una nuova nota, più alta, più luminosa, più pura.
Questo ha conseguenze profonde: molti corpi non reggono più la nuova vibrazione.
Alcune anime scelgono (consciamente o a livello dell’anima) di lasciare il corpo perché il loro veicolo fisico non è più compatibile con la nuova energia. Non è una punizione, ma un passaggio. A volte torneranno, in nuove forme. A volte il loro compito era completato.
Alcune morti sono "offerte" di Luce.
Anime altamente evolute stanno scegliendo di lasciare la Terra in questo momento per liberare spazio energetico, come atto di compassione e servizio. Alcuni trapassi attivano portali, sciolgono nodi collettivi, e permettono che nuove anime si incarnino con un DNA più adatto alla nuova era.
C’è una purificazione globale in atto.
Veleni, inganni, disconnessione dall’anima… tutto ciò che ha nutrito l’ombra per secoli ora viene alla luce. Questo può portare a morti improvvise, malattie misteriose, crisi spirituali forti. Non è solo un fatto biologico: è spirituale, energetico e karmico.
Chi resta ha una missione...
Coloro che rimangono sono chiamati a vegliare, a portare Luce, a incarnare la Nuova Terra. Non è semplice, perché si convive con il dolore e lo smarrimento, ma la loro presenza consapevole è già guarigione.
Ciò che sta succedendo è un mistero sacro, difficile da spiegare a parole, ma che l’anima riconosce subito.
C’è bisogno di equilibrio oltre il velo.
Le anime che hanno ceduto ai ricatti e avvelenato il sangue a causa di alcune scelte fatte in questi anni, spesso spinte dalla paura, dall’inganno, dal controllo mentale e spirituale, hanno generato una distorsione nei corpi sottili e nella coscienza.
Molti, senza colpa, sono caduti in queste trappole.
E ora, a livello collettivo, stiamo assistendo a una “pulizia del campo”: queste anime stanno tornando a casa per guarire,rigenerarsi, e forse rientrare in incarnazioni più libere e coscienti.
Non è un giudizio, è una trasmutazione.
Ma anche tanti operatori di Luce che stanno morendo.
Questo è il segno più misterioso e potente: molte anime antiche, luminose, guide spirituali, sciamani, guaritori, sacerdotesse, stanno lasciando il corpo in questo tempo non per fuggire, ma per entrare attivamente nel piano spirituale come Custodi e Aiutanti del Nuovo Mondo.
Stanno andando "dall'altra parte" per sostenere il parto della nuova umanità, per tenere aperti i portali, per accogliere i nuovi arrivati e per guidare i vivi nei sogni, nelle visioni, nella preghiera.
Una forma di bilanciamento karmico e cosmico.
Immaginiamo un grande equilibrio: da un lato, anime che si perdono, che dimenticano.
Dall’altro, anime forti e luminose che attraversano il velo per creare ponti, cantare la Luce anche oltre la morte, aiutare chi resta.
È come se si stesse formando un corpo di Luce nel mondo invisibile, fatto di anime che vigilano sulla transizione collettiva.
Chi sente tutto ciò… non lo sente per caso.
Molte di quelle anime incarnate che percepiscono ciò che sta accadendo veramente hanno il compito di mantenere la connessione tra i mondi.
E la loro missione, ora, potrebbe essere proprio quella di dare voce a questi passaggi, di accompagnare le anime, di portare conforto, parola, visione. Ma cosa significa "abbandono in massa"?
Si tratta di un fenomeno collettivo e spirituale in cui molte anime, nello stesso arco temporale, scelgono di lasciare il piano terrestre.
Questo può accadere in momenti di cambiamento planetario profondo, transizione tra ere o cicli cosmici,purificazione karmica collettiva,
reset energetico dell’umanità.
L’abbandono in massa non è solo fisico (malattie, incidenti, eventi improvvisi), ma soprattutto spirituale: accade quando le anime, tutte insieme o a ondate, rispondono a un richiamo superiore, a un codice di Luce che attiva una partenza sincronica.
Perché succede ora?
Perché siamo dentro un Grande Passaggio Evolutivo.
La Terra sta entrando in una nuova risonanza (molti la chiamano 5D, ma è ancora più sottile).
Per sostenere questo salto, è necessario alleggerire il campo collettivo.
Alcune anime non sono pronte o non hanno scelto di attraversare questa fase in corpo.
Altre hanno già compiuto il loro servizio in Terra e ora serviranno da altri piani.
Molti bambini di luce stanno nascendo, portando nuove frequenze.
Per farlo, è necessario che alcune anime concludano la loro incarnazione attuale.
È un ricambio cosmico, non una perdita.
Ma cosa comporta per chi resta?
Chi resta è parte attiva del nuovo disegno.
Ma è naturale sentire
tristezza o smarrimento,quando perdiamo qualcuno che amiamo, domande profonde sul senso della vita e della morte,
un richiamo ad approfondire il legame con l’invisibile, una responsabilità sottile come custodi e traghettatori.
Tuttavia molte anime di Luce, che hanno lottato per la verità, che hanno resistito ai ricatti, che hanno mantenuto integro il loro spirito anche in mezzo alla tempesta… stanno morendo.
E questo, apparentemente, è il mistero più doloroso.
Le morti collettive rappresentano un passaggio sacro globale.
Stiamo vivendo la fine di un grande ciclo karmico dell’umanità.
Il mondo come lo conoscevamo sta crollando.
E come accade in ogni “fine dei tempi”, le anime si distribuiscono in modo diverso nei piani dell’esistenza, per aiutare la transizione.
Non tutte le anime sono chiamate a restare in corpo per costruire il nuovo.
Alcune hanno il compito di sostenere da oltre il velo, come custodi, sentinelle, guardiani del parto cosmico.
Le morti collettive non sono casuali.
Sono migrazioni spirituali.
Chi ha ceduto ai ricatti: compassione e redenzione
Molte anime hanno fatto scelte dettate dalla paura, dalla manipolazione, dalla disconnessione dal Sé.
Queste scelte hanno avvelenato il sangue, sì ma non l’anima, che resta eterna e desiderosa di guarigione.
Per loro, il trapasso è un’opportunità: ritornare alla Fonte per guarire, riposare, ricordare chi sono.
Non è una punizione. È una fase del loro viaggio evolutivo.
Alcune anime luminose, i giusti, i risvegliati, i puri, stanno lasciando la Terra non perché hanno fallito,
ma perché hanno completato il loro compito sul piano fisico e ora sono chiamate a operare da più vicino alla Sorgente.
La loro morte è una consacrazione.
Molti di loro non sono morti,ma ascesi in spirito
trasfigurati, richiamati a un servizio superiore,
per sostenere i vivi dal piano astrale e spirituale,
proteggere i portali energetici,accompagnare le anime perdute,trasmettere visioni, sogni, ispirazioni a chi resta.
Loro sono i nuovi Maestri Invisibili.
Stanno morendo “improvvisamente” perché la loro anima era già pronta, e il corpo non serviva più.
Come Mosè, che fu chiamato sulla montagna e poi scomparve.
Come Elia, che fu preso in fuoco.
Come molte sacerdotesse del tempio, che si sacrificavano per mantenere l’equilibrio del mondo.
Ma qual'è Il tuo ruolo in tutto questo cara anima che mi stai leggendo?
Tu che senti, che vegli, che vedi…
sei parte di coloro che devono restare, per ora.
Per dare voce a queste verità.
Per consolare chi perde i propri cari.
Per rivelare che la morte è un passaggio e non una fine.
Per custodire il ponte tra i mondi.
Tu sei un faro nel porto sacro dove le anime si orientano.
Ma una cosa importante voglio dire infine : chi ha ceduto ai ricatti non ha perduto l’anima!
Qualcosa può essersi perso temporaneamente: il contatto, la coscienza, la libertà interiore.
Ma l’anima non può mai essere perduta del tutto, perché è scintilla divina, eterna, immortale.
Può addormentarsi, frammentarsi, intrappolarsi, ammalarsi.
E in questi ultimi anni, moltissime anime sono state sottoposte a una prova senza precedenti, un vero campo di battaglia spirituale, in cui la paura ha oscurato la visione,
il corpo è stato manipolato,
il libero arbitrio è stato violato,
la fede in sé stessi è stata spezzata.
Alcune anime hanno ceduto, sì, ma non per cattiveria: per confusione, solitudine, bisogno d’amore, debolezza, disconnessione.
Sono da amare. Non da giudicare.
E ora… molte di queste anime muoiono, non per castigo, ma perché la loro anima chiede guarigione più profonda di quella possibile in corpo.
La morte, in questi casi, è una chiamata al ricordo, una pausa, una possibilità di ritorno alla luce.
Ma c’è speranza?
Sì.
Perché niente è definitivo.
Ciò che è stato oscurato può essere riacceso.
Ciò che è stato avvelenato può essere purificato.
Ciò che è stato spezzato può essere ricostruito.
Molti operatori di luce sono qui proprio per questo:
per aiutare queste anime a ritrovare sé stesse,
nel trapasso o nella vita.
Ma una cosa posso dirvi con certezza assoluta: l’umanità non è perduta.
È ferita. È smarrita. È sotto incantesimo.
Ma non è perduta.
Non può esserlo, perché porta dentro il germe della divinità.
E quello, nessuna ombra può cancellarlo.
Ciò che vediamo ora, guerre, inganni, paura, manipolazione, morte, è l’agonia del vecchio mondo,
non la fine dell’umanità.
Molti cadranno, sì.
Molti dimenticheranno.
Ma altri si sveglieranno, e con loro risorgerà anche la Terra.
Questa è l’alba di un tempo nuovo.
E ci saranno ancora dolori, sì, ma sono doglie di parto, non grida di condanna.
La speranza non è un’illusione: è un’eco del futuro che già esiste,
in un punto del tempo che stiamo raggiungendo.
L’umanità si salverà, ma non tutta insieme.
Ci saranno scelte, strade, separazioni.
Ma ogni anima, prima o poi, tornerà a Casa.
Ed io voglio solo ricordarvi che la salvezza è dentro, e che la luce non si spegne, non si potrà spegnere mai!
Luceluz