Leyla La mia vocazione: l'essere umano ed il viaggio verso una vera e profonda conoscenza di sé. Curiosa, ribelle, testarda, dolce e sensibile.

25/05/2025

Leyla vuol dire notte.
Voglio essere Leyla, capace di scendere nella mia notte interore.
Ognuno ne ha una di notte, buia, fredda, spaventosa.
Leyla ci riconnette ai nostri demoni interiori, alle nostre paure, ai nostri traumi e lo fa senza preavviso, come Ade quando rapisce Persefone gettandola nel regno dei morti, piena di disperazione.
Ma se seguiamo Leyla scopriamo che essa ha in serbo per noi un tesoro, che la notte possiede anche una dimensione speciale, mistica, affascinante. La notte come palcoscenico di avventure segrete che ci conducono verso mondi che pensavamo non ci appartenessero, la notte come fonte di intuizioni geniali, la forza della nostra dimensione interiore. Un ambiente mistico, solo nostro e creato solo per noi. Non più ostile allora é la dimensione di Leyla! Essa diventa imprescindibile per chi vuole conoscere se stesso afrontando la solitudine ma soprattutto se vogliamo conoscere noi stessi al di là dell'immagine bella di noi, al di là della maschera che ci costringiamo ad indossare ogni giorno per apparire perfetti e felici.
E come si smette di essere perfetti?
Smettendo di inseguire quel bisogno delirante e malato di "felicità"!
Abbracciando Leyla e guardandola negli occhi.

Berlin 25.05.2025

23/05/2025

Poesia della bambina ferita
Mamma, Papà perchè mi paragonate alle bambine "brave"?
Perchè non capite che sono stanca?
Perchè mi urlate addosso quando cerco di spiegarvi?
Perchè mi picchiate quando pensate che non vi ascolti?
Non sono svogliata, sono piccola ed ho bisogno di tempo, spiegatemi un'altra volta quell'esercizio della scuola
E voi, parenti, amici, vicini di casa
perché non parlate, fatevi avanti, difendetemi!
spiegate con calma, provateci
ditelo che mi vedete stanca, afflitta
ditelo che vi fa male quando mi sentite piangere
ditelo che vi preoccupate per me
che mi vedete nervosa
Ditelo perchè non è giusto
ditelo perchè io non trovo le parole
ditelo affinchè io possa essere libera
libera da quel senso di colpa e di tristezza
che mi opprime
ditelo affinchè le mie ferite smettano di sanguinare
ditelo perché chi ci vuol bene non ha il diritto di esagerare
Mamma, Papá, io ce la sto mettendo tutta
fare in modo che voi siate felici
non è mio compito
sono troppo piccola per capire
che questo non è il mio dovere
che queste mie ferite non si saneranno mai
che a volte anche da grande
mi sentirò come la bambina
che ha paura, é triste e non sa perchè
che é arrabbiata ma il suo grido deve soffocare
il suo dolore ammutolire
A volte, con immenso sforzo, la bambina capirà che non è mai stata colpa sua e si amerà
ma certe volte quando meno se lo aspetterà
la ferita nuovamente le sanguinerà.
Berlin, 20.05.2025

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