25/05/2025
Leyla vuol dire notte.
Voglio essere Leyla, capace di scendere nella mia notte interore.
Ognuno ne ha una di notte, buia, fredda, spaventosa.
Leyla ci riconnette ai nostri demoni interiori, alle nostre paure, ai nostri traumi e lo fa senza preavviso, come Ade quando rapisce Persefone gettandola nel regno dei morti, piena di disperazione.
Ma se seguiamo Leyla scopriamo che essa ha in serbo per noi un tesoro, che la notte possiede anche una dimensione speciale, mistica, affascinante. La notte come palcoscenico di avventure segrete che ci conducono verso mondi che pensavamo non ci appartenessero, la notte come fonte di intuizioni geniali, la forza della nostra dimensione interiore. Un ambiente mistico, solo nostro e creato solo per noi. Non più ostile allora é la dimensione di Leyla! Essa diventa imprescindibile per chi vuole conoscere se stesso afrontando la solitudine ma soprattutto se vogliamo conoscere noi stessi al di là dell'immagine bella di noi, al di là della maschera che ci costringiamo ad indossare ogni giorno per apparire perfetti e felici.
E come si smette di essere perfetti?
Smettendo di inseguire quel bisogno delirante e malato di "felicità"!
Abbracciando Leyla e guardandola negli occhi.
Berlin 25.05.2025