25/02/2025
Cualquier opinión, acción, pensamiento, emoción o movimiento nuestro no tiene el poder de cambiar lo que Es.
Lo que Es sigue su curso, independiente de nuestros gustos personales. Nuestra persona es una ilusión, simplemente no es.
Sobre lo que Es, por lo tanto, no tenemos ningún poder. Y, sin embargo, toda la existencia humana se basa en la ilusión de poder modificar algo allá afuera.
Cuando la ilusión está en polaridad positiva, nos atribuimos el mérito; cuando está en polaridad negativa, nos condenamos.
Por ejemplo, la historieta del pecado, tan querida por la iglesia, es simplemente un concepto arrogante e insensato por naturaleza, porque presupone, precisamente, la posibilidad, por parte de un ser primitivo como el humano, de modificar lo que Es.
El hombre, con su imbecilidad, no hace más que empeorar su propia condición. Y utilizo a propósito el pronombre colectivo (el hombre) en lugar del plural (los humanos), porque el plural no existe: el hombre era, es y será siempre uno.
Pero, precisamente, con su imbecilidad y causándose a sí mismo dosis cada vez mayores de sufrimiento, vive en la ilusión de la fragmentación. Y cada fragmento se cree el Todo.
Cada fragmento entra en conflicto con los demás fragmentos, pero solo en la medida de su locura. En realidad, todo está dentro de nosotros. Un hombre sano nunca golpearía su propia imagen reflejada en el espejo.
Se llama locura, y el plan de salvación está en marcha desde hace decenas de miles de años.
************************************************
Qualsiasi nostra opinione, azione, pensiero, emozione o movimento, non ha il potere di cambiare ciò che È.
Ciò che È segue il suo corso, indipendente dai nostri gusti personali. La nostra persona è un'illusione, semplicemente non è.
Su ciò che È, dunque, non abbiamo alcun potere. Eppure tutta l'esistenza umana, si basa sull'illusione di poter modificare qualcosa là fuori.
Quando l'illusione è in polarità positiva, ce ne prendiamo il merito, quando è in polarità negativa ci condanniamo.
Per esempio, la storiella del peccato tanto cara alla chiesa, è semplicemente un concetto arrogante e insensato per natura, perché presuppone, appunto, la possibilità, da parte di un essere primitivo come quello umano, di modificare ciò che È.
L'uomo, con la sua imbecillità, non fa altro che peggiorare la propria condizione. Ed utilizzo apposta il pronome collettivo (l'uomo) piuttosto che il plurale (gli umani), perché il plurale non esiste: l'uomo era, è e sarà sempre uno.
Ma, appunto, con la sua imbecillità e arrecando a se stesso dosi sempre più grandi di sofferenza, vive nell'illusione della frammentazione. Ed ogni frammento si crede il Tutto.
Ogni frammento entra in conflitto con gli altri frammenti, ma soltanto nella misura della sua pazzia. In realtà, tutto è dentro di noi. Un uomo sano non prenderebbe mai a cazzotti la propria immagine riflessa nello specchio.
Si chiama pazzia, ed il piano di salvezza è in corso da decine di migliaia di anni.