Dott.ssa Cattaneo Stefania

Dott.ssa Cattaneo Stefania Biologa nutrizionista esperta in Sindrome Ovaio Policistico, fertilità, insulino-resistenza, obesità

Laurea Magistrale in Farmacia,
Laurea Magistrale in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana,
Master internazionale di II livello in nutrizione e dietetica con indirizzo nutrizione nello sport. Master I livello in Nutrizione Sportiva
Già Professore AC presso SUISM, Università di Torino nel corso "Alimentazione dello sportivo"
Founder LotusFlowerPCOS Nutrition Center
Founder Global Sport Analysis Center

Parlare di alimentazione nella   non significa applicare protocolli rigidi o diete standardizzate.Ogni donna ha una stor...
25/08/2025

Parlare di alimentazione nella non significa applicare protocolli rigidi o diete standardizzate.
Ogni donna ha una storia diversa, sintomi diversi, obiettivi diversi.

Le raccomandazioni internazionali sottolineano che l’approccio migliore è la personalizzazione: partire dalle basi di un’alimentazione equilibrata e sostenibile (come la piramide alimentare aggiornata al 2025) e adattarle alla propria realtà.

Non c’è un “cibo vietato”, ma ci sono scelte più favorevoli al benessere metabolico e ormonale.
Non serve eliminare interi gruppi alimentari, ma imparare a gestire frequenza, quantità e combinazioni.
Non serve aver paura di mangiare, perchè questo apre a disinibizioni senza controllo e pensieri intrusivi che minano la tua serenità.
Non esiste “la dieta per la PCOS”, ma il tuo modo di mangiare che ti aiuta a sentirti meglio, a lungo termine.

Questi caroselli non sono un protocollo da copiare, ma una guida alle scelte consapevoli, da declinare con il tuo professionista di fiducia.

L'alimentazione non è mai solo nutrizione: è cura, ascolto e costruzione di equilibrio.

Chi vive con la   spesso ha un lungo passato di diete fallite, indicazioni contraddittorie e magari non sostenibili nel ...
25/08/2025

Chi vive con la spesso ha un lungo passato di diete fallite, indicazioni contraddittorie e magari non sostenibili nel tempo, aspettative irrealistiche.

C’è chi ha provato tutto: senza zucchero, senza glutine, chetogenica, intermittente. Ma nessuno forse ti ha mai chiesto: “Come ti fa sentire tutto questo?”

La verità è che non esiste una dieta perfetta per la PCOS. Esiste la persona.
Esisti tu.
Esiste il tuo corpo, la tua storia, le tue esigenze. Esiste una nutrizione che si costruisce insieme a te, passo dopo passo, con ascolto, pazienza e rispetto.

Nel mio approccio clinico, non ti proporrò uno schema precompilato o un elenco di divieti. Ti accompagnerò a trovare un modo di mangiare che ti sostenga davvero.

Che tenga conto degli aspetti metabolici, ma anche del piacere, della cultura alimentare, della tua quotidianità.

Mangiare NON è un atto da correggere nè tanto meno da stravolgere.
È un linguaggio da riconnettere.�
E per molte donne con PCOS, questo è il punto di svolta più profondo: tornare a fidarsi del proprio corpo, anche a tavola.

Spesso la parte più difficile non è capire cosa sia la PCOS, ma cosa non è.NON è una condizione che riguarda solo chi è ...
30/07/2025

Spesso la parte più difficile non è capire cosa sia la PCOS, ma cosa non è.

NON è una condizione che riguarda solo chi è in sovrappeso.
NON è una diagnosi che si risolve semplicemente “perdendo peso”.
NON è un insieme di cisti sulle ovaie, come il nome potrebbe far credere.
E soprattutto, NON è un difetto.

La PCOS è una sindrome endocrina e metabolica molto complessa. Colpisce donne diverse, con corpi diversi, con storie molto diverse tra loro.

Ridurla a una "questione di chili" o a una "soluzione facile", è un modo per banalizzarla e, anche, per colpevolizzare chi la vive.

Nel mio lavoro, come nutrizionista, ogni giorno aiuto donne che si portano addosso il peso di una diagnosi mal spiegata, a volte affrettata, quasi sempre carica di giudizio. La mia prima cura è sempre questa: l'ascolto e cercare di restituire chiarezza e dignità al percorso di ogni donna.

Oggi ho ricevuto un messaggio che mi ha fatto molto riflettere. Una donna mi ha scritto, con grande dolore, quasi implor...
28/07/2025

Oggi ho ricevuto un messaggio che mi ha fatto molto riflettere. Una donna mi ha scritto, con grande dolore, quasi implorando e raccontando la sua esperienza con la PCOS pur essendo normopeso: “Basta associare sempre la PCOS al sovrappeso.”
E aveva pienamente ragione.

Questo messaggio mi ha toccata profondamente, perché mi ha fatto rendere conto che non ho parlato abbastanza di questo aspetto, e me ne scuso.

Parliamone chiaramente: non tutte le donne con PCOS sono sovrappeso. È vero che circa il 70% delle donne con PCOS presenta un BMI superiore a 30,
ma c’è anche una parte significativa della popolazione che ha una diagnosi pur non avendo un problema di peso.
Ridurre tutto alla perdita di peso è scorretto e fuorviante.
Le donne “lean” con PCOS esistono, soffrono in silenzio, faticano ad arrivare a una diagnosi, vengono ascoltate poco, spesso non trovano risposte.

I sintomi possono essere fortissimi anche in assenza di sovrappeso:
Squilibri ormonali marcati: acne, irsutismo, amenorrea, infertilità, insulino-resistenza (sì, anche nelle magre), senso di frustrazione e la sensazione di non essere viste, nè ascoltate.

La PCOS è una sindrome complessa, multifattoriale. Non può essere affrontata con una sola formula per tutte.

E la dieta? Parliamo anche di questo:
La “dieta” intesa come dimagrimento non si applica a tutte. Per chi è normopeso, l’obiettivo non è certo “perdere peso” (rischiando di passare ad una amenorrea ipotalamica), ma piuttosto organizzare l’alimentazione, favorire equilibrio ormonale e metabolico, prevenire complicanze e migliorare il benessere.

Sono pronta ad affrontare, insieme a ogni donna che si trova in questa situazione, gli aspetti nutrizionali della PCOS, con un approccio:
Non giudicante
Non standardizzato
Attento a te e alla tua storia personale
Basato sull’ascolto, sull’evidenza scientifica e sul rispetto

Se ti riconosci, sappi che non sei sola. Io sono al tuo fianco.

- Teede HJ et al. (2023), International evidence-based guideline for the assessment and management of polycystic o***y syndrome

“Mi guardo allo specchio e non mi riconosco più”.Questa frase la sento spesso dalle mie pazienti con PCOS. E ogni volta,...
28/07/2025

“Mi guardo allo specchio e non mi riconosco più”.
Questa frase la sento spesso dalle mie pazienti con PCOS. E ogni volta, mi si stringe qualcosa dentro.

La PCOS può cambiare il corpo in modi che a volte sembrano piccoli all’esterno, ma che dentro lasciano segni profondi:
- acne persistente che fa vergognare
- irsutismo che ferisce la femminilità
- variazioni di peso nonostante ogni sforzo, anche se "mangio bene", anche se "faccio sport".

Ma sai qual è la parte più dolorosa?
Quando cominci a non piacerti più. Quando ti senti scollegata dal tuo corpo. Quando l'autostima crolla.
Quando ti convinci che, forse, sei tu il problema.
Quando ci si guarda e ci si sente sbagliate, rotte, inadeguate.

La verità è che la PCOS non è solo un disordine ormonale: è un'esperienza che attraversa il corpo e la mente.
E spesso si insinua lì, dove fa più male: nella tua relazione con te stessa.

Come nutrizionista al fianco delle donne che soffrono di PCOS da molti anni, lavoro ogni giorno con donne che portano sulle spalle il peso di sentirsi “sbagliate”.

Ma tu non sei il tuo sintomo.
Non sei la pelle che cambia, né i numeri sulla bilancia, né il ciclo che non arriva.

Se ti senti smarrita, io sono qui.
Ti accompagno con strumenti scientifici, ma anche con ascolto, presenza, umanità.
Perché il percorso non è solo nutrizionale: è anche di riconciliazione con te stessa.
E nessuna dovrebbe affrontarlo da sola.

La bellezza non è l’assenza di imperfezioni. È avere la forza di tornare a scegliere chi sei, oltre la diagnosi.

Sono una biologa nutrizionista (anche laureata in farmacia) e mi occupo di nutrizione al femminile dall'età fertile alla...
09/07/2025

Sono una biologa nutrizionista (anche laureata in farmacia) e mi occupo di nutrizione al femminile dall'età fertile alla menopausa.
Da più di 15 anni seguo dal punto di vista nutrizionale donne, in Italia e all'estero, con , e donne che desiderano curare la loro alimentazione per prepararsi alla o che hanno iniziato un percorso di per stringere fra le braccia il/la loro bambin*.

Il mio compito è starti accanto con sincera vicinanza e senza giudizio, aiutandoti a trovare soluzioni positive anche quando sembra tutto difficile.

Le mie consulenze nutrizionali si svolgono IN PRESENZA A TORINO, su appuntamento:
- presso gli ambulatori della Clinica Fornaca di Torino, Corso Vittorio Emanuele II, 87
- presso lo studio di Via Berthollet 45, a Torino
- online, una modalità che utilizzo da tempo e so essere efficace quanto un incontro in presenza. è utile per accorciare le distanze, se non puoi raggiungermi a Torino o se vivi all'estero.

Qualunque sia la modalità, il nostro incontro sarà uno spazio sicuro e riservato, dove parleremo di te e della tua storia con la massima riservatezza.

L'obiettivo? Una buona convivenza con la tua PCOS e soprattutto un rapporto sereno con il cibo per garantirti una migliore qualità di vita e gestione dei tuoi sintomi.

[ATTENZIONE: Questo post non vuole sminuire né sottovalutare i sintomi che stai vivendo. Anzi: proteggerti.]
So bene qua...
27/05/2025

[ATTENZIONE: Questo post non vuole sminuire né sottovalutare i sintomi che stai vivendo. Anzi: proteggerti.]

So bene quanto sia frustrante non sentirsi bene nel proprio corpo, percepire che “qualcosa non va” e ricevere risposte vaghe o frammentarie.

Prevenire significa anche ascoltare quei segnali precoci che il corpo ci manda e, se serve, indagare con strumenti adeguati.
Ma è altrettanto importante ricordare che alcuni sintomi sono molto generici e non indicano automaticamente una condizione di insulino-resistenza.

Ecco alcuni esempi 👇
- Sonnolenza dopo i pasti? Potrebbe derivare da un pasto troppo abbondante, sbilanciato o consumato di fretta.
- Tendenza ad ingrassare? Forse c’è poca attività fisica, o un’introito calorico che – magari inconsapevolmente – supera il tuo fabbisogno.
- Bisogno di carboidrati “urgente”? Esistono anche cause emotive, cicli restrizione-compensazione o stress cronico che aumentano il craving.
- Stanchezza persistente? Ritmi intensi, carichi mentali o una cattiva qualità del sonno possono incidere tantissimo.
- Ciclo assente o irregolare? Non sempre è colpa dell’insulina: a volte il problema è di origine ipotalamica, soprattutto in caso di stress, esercizio fisico eccessivo o sottopeso.

⚠️ L’insulino-resistenza esiste ed è importante intercettarla, ma va diagnosticata con attenzione e contestualizzata nella storia clinica e nello stile di vita della persona, e fidarsi del medico nel suo ambito di competenza:l’endocrinologo.

L’obiettivo NON è etichettare, ma comprendere. E agire, se serve, in modo personalizzato, gentile ma efficace.

Ti sei mai chiesta se i tuoi sintomi possano avere più di una causa? Ne parliamo qui e insieme nei prossimi post.

Negli ultimi tempi essere insulino-resistente è diventata una "diagnosi facile e frequente", quasi  fai-da-te. Ma siamo ...
20/05/2025

Negli ultimi tempi essere insulino-resistente è diventata una "diagnosi facile e frequente", quasi fai-da-te. Ma siamo sicuri che dietro a ogni glicemia un po’ alta o a un valore “sospetto” di insulina ci sia una vera insulino-resistenza?

Si dà spesso per scontato che tutte le donne con diagnosi di abbiano anche l'insulino-resistenza. Ma non è così.
Solo il 50-70% delle donne con PCOS mostra una resistenza insulinica clinicamente significativa, ed il valore dipende da fenotipo, BMI, e altri fattori metabolici.

Quando si fa una diagnosi frettolosa o fuori contesto o da un professionista non competente, si rischia di:
- essere sottoposte a trattamenti farmacologici/integrativi inutili o dannosi;
- dare inizio ad una catena negativa di interventi: se il ginecologo/dermatologo/nutrizionista/pincopallino dice che è presente IR allora tutti i professionisti sanitari a supporto, interverranno (male) di conseguenza;
- focalizzarsi solo sul peso, che nelle donne magre spesso è associata ad amenorrea ipotalamica e disturbi del comportamento alimentare di restrizione o ortoressia;
- trascurare altri aspetti della salute;
e soprattutto non avere più fiducia nei propri segnali del proprio corpo.

L’insulino-resistenza è una condizione complessa: serve un ragionamento clinico, e non si misura con un singolo esame. E questa competenza è del medico endocrinologo.

Se hai dubbi su insulina, glicemia, HOMA-IR e affini… parliamone.

Gonfiore, dolore addominale, stitichezza, diarrea o un’alternanza tra le due? Se soffri di   , potresti avere anche la s...
26/03/2025

Gonfiore, dolore addominale, stitichezza, diarrea o un’alternanza tra le due? Se soffri di , potresti avere anche la sindrome dell’intestino irritabile. Studi recenti mostrano che le donne con PCOS hanno un rischio più alto di soffrire di disturbi gastrointestinali, probabilmente a causa di alterazioni del microbiota intestinale, infiammazione cronica e disbiosi.

Il microbiota gioca un ruolo chiave in entrambi i disturbi: chi soffre di IBS ha una popolazione di batteri meno diversificata e una produzione alterata di gas, e in alcuni casi si riscontra anche SIBO (crescita eccessiva di batteri nell’intestino tenue). Inoltre, la sensibilità intestinale e la motilità possono essere compromesse, peggiorando i sintomi digestivi.

Non esiste una cura definitiva, ma la buona notizia è che la dieta può migliorare i sintomi nel 70% dei casi. Per molte persone, la strategia più efficace è la dieta Low FODMAP, che aiuta a ridurre fermentazione e gonfiore.

Aprile sarà il mese della consapevolezza sull’IBS: è il momento giusto per parlarne. Hai mai notato un legame tra i tuoi sintomi intestinali e la PCOS? Raccontami la tua esperienza nei commenti.

"Signorina le sue ovaie sono policistiche: è PCOS e probabilmente avrà difficoltà ad avere figli"Quante volte è capitato...
25/03/2025

"Signorina le sue ovaie sono policistiche: è PCOS e probabilmente avrà difficoltà ad avere figli"
Quante volte è capitato di uscire da una semplice visita ginecologica di routine o da una ecografia (magari eseguita dal tecnico ecografista e non dal medico) con queste parole nelle orecchie?

La diagnosi di PCOS è un atto medico (ginecologo, endocrinologo, dermatologo) che richiede, vista la complessità della sindrome, una attenta analisi della storia clinica, oltre che dei segni e dei sintomi che si ha.
Primo punto: l'ecografia ha perso la sua importanza diagnostica. È l'ultima cosa che si valuta, non l'unica. Perchè basarsi solo sull'ecografia magari fatta in adolescenza, momento in cui è normale avere molti follicoli e qualche brufolo, può condizionare il proprio futuro.

Se c'è un sospetto di PCOS, allora si deve monitorare la situazione, meglio con lo stesso professionista che vi conosca e del quale vi fidate e che vi possa valutare nel tempo. Questo serve a mettere in campo la prevenzione vera che vuol dire alimentazione ottimizzata (non dieta ferrea!!) e attività fisica, personalizzando ovviamente l'intervento farmacologico se necessario. Perchè sappiamo che prevenire nel contesto della PCOS è efficace.

P-C-O-S non dovrebbero essere lettere pronunciate con leggerezza, perchè questa sindrome ha un pesantissimo impatto sulla qualità della vita di una donna e di chi le sta intorno.
Comporta spesso ricalibrare la propria vita su nuove abitudini, combattere contro sintomi che vanno e vengono senza un perchè, vedere il proprio corpo cambiare e talvolta, ma non sempre, rendere la ricerca di gravidanza meno naturale di quello che si vorrebbe.

Occorre una diagnosi precisa e tempestiva per occuparsene presto e nel modo giusto.

Qual è stata la tua esperienza di diagnosi? Raccontamelo nei commenti 👇

[messaggio di speranza]All'ultima domanda del quiz che qualche settimana fa ho pubblicato, qui la risposta è stata coral...
21/03/2025

[messaggio di speranza]
All'ultima domanda del quiz che qualche settimana fa ho pubblicato, qui la risposta è stata corale: per aumentare le possibilità di gravidanza con la serve un approccio globale che parta dallo stile di vita e che, talvolta possa ricadere anche nella medicina. Facile? Beh, parliamone.

Abbiamo la percezione, anche giusta, di seguire uno stile di vita sano, ed è così il più delle volte. Ma talvolta è richiesta una ottimizzazione cucita e personalizzata ad hoc, per essere lo stile di vita che fa bene alle nostre uniche, inimitabili esigenze. Lavorare sulle proprie abitudini è faticoso, noioso, toglie energia ad altro (per un po') ma ne vale la pena!

Io vi porto notizie belle: quando ricevo i messaggi emozionati delle mie pazienti che scoprono di essere incinte, pensando al solito noioso ritardo, è una gioia indescrivibile.
Trovare soluzioni positive che possano ottimizzare il tuo quotidiano, fa bene a te e al tuo corpo.
Mangiare in modo ordinato, adatto alle proprie esigenze fa sì che il tuo corpo trovi l'equilibrio giusto, adatto a prepararti al tuo progetto di famiglia e a sostenerlo in salute, quando il test diventa POSITIVO.
Insieme a questo, migliorare la qualità del sonno, gestire lo stress, fare movimento fisico, fa la differenza.

Come so questo, so anche che a volte il percorso è più tortuoso, difficile, doloroso. Ma proprio per questo ti invito a pensare a te con gentilezza. Non rifugiandoti in programmi di fertilità assurdi che promettono risultati eclatanti a carissimo prezzo. Tecniche dietetiche non convalidate, con eliminazioni di grandi categorie alimentari, cocktail di integratori, o quant'altro.

Nessun alimento ha la responsabilità di aumentare le probabilità di gravidanza, ma un insieme di fattori che ti permetteranno di stare bene sotto tutti i punti di vista, biologico-psicologico e sociale.

⚠️ [trigger] Argomento delicato: se non te la senti di leggere skippa.Oggi parliamo di un argomento delicato e che purtr...
20/03/2025

⚠️ [trigger] Argomento delicato: se non te la senti di leggere skippa.

Oggi parliamo di un argomento delicato e che purtroppo riguarda molte donne, in particolare quelle che soffrono di .
Questa sindrome, spesso sottovalutata e mal diagnosticata, impatta tanti aspetti della vita di chi ne soffre soprattutto il desiderio di diventare mamma.

Le donne con possono avere più difficoltà a concepire e la letteratura porta delle statistiche tristi rispetto di potare avanti la gravidanza.
Il tasso di interruzione spontanea della gestazione è significativamente più alto di chi non ha questa sindrome.
Se accade, accade entro il primo trimestre talvolta ancora prima che ci si accorga di essere incinte.

Perchè? Eliminate tutte le cause non prevedibili, come alterazioni genetiche gravi che la natura decide di non portare avanti, le cause del maggior rischio di nella PCOS stanno nelle caratteristiche della PCOS stessa. Si fanno ipotesi e le più accreditate sono: la disfunzione ovarica, l’iperinsulinemia, l’iperandrogenismo, elevate concentrazioni di LH e un endometrio non pronto ad accogliere.

È uno dei momenti più brutti della vita di una donna che richiede un supporto a 360°.

Non lasciarti impaurire da queste cifre perché se conosci la tua PCOS, puoi gestirla, e non sei sola nel farlo.
E soprattutto, sappi che con la giusta assistenza medica e l'accompagnamento anche nutrizionale, potrai portare avanti la tua gravidanza in modo sereno, per te e per l* tu* bambin*.

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Neuilly-sur-Seine

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Lundi 09:00 - 17:00
Mardi 09:00 - 17:00
Mercredi 09:00 - 17:00
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La mia storia

Laurea Magistrale in Farmacia, Laurea Magistrale in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana, Master internazionale di II livello in nutrizione e dietetica con indirizzo nutrizione nello sport, Master I livello in Nutrizione Sportiva, Già Professore AC presso SUISM, Università di Torino nel corso "Alimentazione dello sportivo".

Ho fondato il Global Sport Analysis Center insieme al dott. Beratto Luca, Amo scrivere e cominicare, quindi ho creato LotusFlowerPCOS Nutrition Center un blog tutto dedicato alle donne che soffrono di sindrome dell’ovaio policistico www.lotusflowerpcos.com

Sono e sono stata relatrice in numerose conferenze sia Italiane che Internazionali.

Ora sto svolgendo un dottorato di ricerca internazionale (UNINI MX) in Nutrizione, con indirizzo obesità e sindrome metabolica.