11/07/2025
GEORGIA
Ordine dell'Aquila di Georgia e della Tunica di Nostro Signore Gesù Cristo.
L’Ordine dell’Aquila di Georgia è un istituto dinastico familiare della Casa Reale georgiana. Fondato nel Medioevo dalla Santa Regina Tamara (1184-1213), fu riformato nel 1939 da SAR Irakli Bagrationi, nonno dell’attuale capo della Real Casa georgiana.
La Regina Tamara costituì questo Ordine di cavalieri al fine di fornire un aiuto all’Impero di Trebisonda e gli diede come emblemi la tunica di Cristo e un’aquila a testa singola. La tunica è quella indossata da Cristo durante il martirio. Secondo la tradizione, la reliquia, ottenuta dai soldati romani, fu portata in Georgia e sepolta nella cattedrale di Svetitskhoveli.
Il Regno di Georgia è stato il primo a fare del cristianesimo la religione ufficiale, per questo motivo la Casa Reale di Georgia, che gode della massima considerazione delle altre case reali, è la più antica di tutta la cristianità.
La storia di questo Ordine e della Casa Reale georgiana ha importanti punti di contatto con la storia d’Italia. Nel 1940, infatti, SAR Irakli Bagrationi sposò Maria Antonietta Pasquini dei Conti di Costafiorita (1911-1944). Tra i cavalieri dell’Ordine, inoltre, si annovera Re Umberto II di Savoia, l’ultimo sovrano d’Italia.
Nel 1977, dopo la scomparsa del principe Irakli, gli successe il primogenito Giorgi Bagrationi. Egli inizialmente volle mantenere l’Ordine all’interno della cerchia molto ristretta della sua famiglia, per motivi di discrezione e di politica dinastica, concependolo esclusivamente come strumento di assistenza alle popolazioni della Georgia. Solo nel 2001 egli decise di effettuare qualche concessione di eccellenza e di merito.
Alla sua morte, avvenuta nel 2008, gli successe nel Gran Magistero il suo figlio terzogenito, SAR il Principe David. La guida di quest’ultimo ha avuto fino ad oggi effetti molto positivi, anche grazie all’apertura di nuove delegazioni in diversi stati e all’ammissione nell’Ordine di cavalieri di riconosciuta nobiltà.
http://www.royalhouseofgeorgia.ge/
Foto: © Collezione Privata Museo Real Academia Sancti Ambrosii Martyris