02/11/2022
OSTEOPATIA E REFLUSSO GASTROESOFAGEO: I BENEFICI DELLE TECNICHE VISCERALI
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo diffusissimo tra la popolazione, dalle forme più lievi a quelle più gravi. I sintomi provocati dal reflusso non sono facilmente riconoscibili, se non dopo approfondite analisi mediche. Anche una volta diagnosticato, purtroppo, la sua cura non è facile e in molti sono costretti a conviverci e mitigarne gli effetti con farmaci e un’attenta alimentazione.
Se soffri di questa sindrome, conoscerai bene l’iter medico e la dieta rigida a cui devi sottostare per tenerla quanto meno sotto controllo. Se hai già provato tutte le soluzioni proposte dalla medicina tradizionale potresti considerare il trattamento del reflusso gastroesofageo con l’osteopatia, che si approccia al disturbo in modo differente andando ad indagarne le cause primarie.
Ma in cosa consiste il reflusso gastroesofageo e quali sono i sintomi principali? Partiamo da una breve descrizione anatomica: il nostro esofago, la prima parte del nostro apparato digerente, è separato dallo stomaco da una sfintere, o LES (sfintere esofageo inferiore). La sua funzione è quella di chiudersi per evitare la risalita dell’acido cloridrico prodotto nello stomaco, ma in alcuni casi questo meccanismo si inceppa. Il nostro esofago non è progettato per sopportare un ambiente acido, con conseguenti disturbi che si fanno più acuti nel tempo.
I sintomi più diffusi del reflusso gastroesofageo sono:
-Bruciore esofageo o pirosi, che può aggravarsi fino a provocare un
-Ulcera esofagea
-Rigurgito
-Disfagia, eruttazioni, faringiti, disfonie, tosse irritativa e otalgie
-Dolore cervicale
Una volta diagnosticata la patologia, si apre la questione dell’individuazione delle possibili cause, e qui si entra spesso in una strada senza uscita. Per questo motivo, intervenire sul reflusso gastroesofageo con l’osteopatia, in alcuni casi, potrebbe portare a maggiori benefici rispetto all’approccio medico tradizionale.