Studio di Psicologia e Psicoterapia - Dott.ssa Maddalena Sarnataro

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via Calore - 4 - Acerra (NA),
via Salvator Rosa - 229 - Napoli,
via Ippolito Nievo - 23 - Aversa (CE)

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04/09/2025

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01/09/2025

Il rientro a scuola dopo la pausa estiva è un passaggio ad alta intensità adattiva, che può attivare nei bambini e negli adolescenti una risposta emotiva disorganizzata: alterazioni del ritmo sonno-veglia, difficoltà di concentrazione, malumore, somatizzazioni. Secondo lo psicologo psicoterapeuta Giuseppe Luigi Palma, "prepararsi per tempo alla ripresa, riorganizzando gradualmente abitudini e aspettative, consente di affrontare i cambiamenti senza vissuti di sopraffazione".

La funzione regolativa della famiglia è centrale: i genitori, attraverso la gestione quotidiana e la qualità del clima relazionale, influenzano direttamente la tenuta emotiva del figlio studente. La condivisione dei tempi di inizio giornata, l’organizzazione non ansiogena degli impegni e la capacità di ascolto possono attutire l’impatto della transizione.

Favorire un rientro sostenibile significa attivare forme di continuità tra tempo personale e tempo scolastico, evitando rotture brusche e promuovendo micro-rituali di passaggio. In caso di sintomi persistenti o segnali di sofferenza, è indicata una valutazione psicologica per distinguere tra un disagio transitorio e una condizione strutturale.

Leggi l'articolo 👉🏼 https://buonasera24.it/news/cronaca/865782/stress-da-rientro-in-classe-la-ricetta-degli-psicologi.html

“Il mondo potrebbe offrirci molto di più se avessimo gli occhi per vedere anche le più piccole cose, il cuore per amarle...
23/08/2025

“Il mondo potrebbe offrirci molto di più
se avessimo gli occhi per vedere anche le più piccole cose,
il cuore per amarle e le mani per raccoglierle”.

(Romano Battaglia)

“Non soffermarti a raccontare i tuoi problemi, né cercare comprensione a ogni costo: il bisogno di compatimento finisce ...
22/08/2025

“Non soffermarti a raccontare i tuoi problemi, né cercare comprensione a ogni costo: il bisogno di compatimento finisce per alimentare ancora di più l’infelicità.

Parlare solo del dolore lo radica più a fondo. Riconoscilo, ma poi guarda avanti: dove va il pensiero, lì cresce la vita.

Sii consapevole delle tue ferite, ma non farne la tua identità. Ogni parola è un seme: scegli di piantare ciò che vuoi vedere crescere”.

“Non arrabbiarti con il pozzo che è secco perché non ti da l’acqua, piuttosto domandati perché continui ad insistere nel...
16/08/2025

“Non arrabbiarti con il pozzo che è secco perché non ti da l’acqua, piuttosto domandati perché continui ad insistere nel voler prendere l’acqua dove hai già capito che non puoi trovarla”

(Riflessione buddhista)

15/08/2025

Nel tempo della pausa, riscopriamo il valore della libertà interiore: scegliere il silenzio, rallentare, prenderci cura di ciò che sentiamo.

Ferragosto non è solo un giorno di festa, ma anche un’occasione per riconnettersi con se stessi.
Il benessere psicologico passa anche da qui: dal diritto al proprio tempo.

17/07/2025

"Oggi sto bene, ma per arrivare qui ho attraversato l’inferno. È difficile spiegare tutto, ma ci provo. Voglio raccontare la mia storia perché forse qualcuno là fuori sta passando quello che ho vissuto io. E se anche una sola persona riesce a sentirsi meno sola, allora ne sarà valsa la pena.

Ho cominciato a perdere il controllo molto presto. Avevo 15, 16 anni quando ho iniziato a entrare in un tunnel. Milano mi schiacciava. Mi svegliavo con l’ansia addosso, un peso nel petto. Cercavo una via d’uscita, qualcosa che mi staccasse da quella realtà che non capivo, che non mi somigliava. Ho trovato invece qualcosa che mi ha tolto ancora di più. A 17 anni ero già schiavo della mescalina. Mi sembrava di toccare il cielo, invece stavo cadendo nel buio più totale.

Quella sostanza mi stava distruggendo. Dentro, fuori. Non dormivo, non mangiavo. Ero un fantasma. Mi sembrava di essere vivo solo in quei momenti alterati, ma era tutto falso. Le sostanze sono come un demone. Ti entrano piano, ti accarezzano, ti fanno credere che siano una salvezza. E poi ti portano via. Io me ne stavo andando. Una sera ho provato ad andarmene per sempre col metadone. Pensavo che fosse meglio così, che non ci fosse altra strada.

Sono finito in un carcere minorile. Quello è stato uno schiaffo fortissimo. Un pugno in faccia. Ma forse è servito. Perché lì ho avuto il primo momento di silenzio. E nel silenzio ho sentito il dolore vero. Il mio. Quello che cercavo di coprire. Ma non ero solo. Anche se allora non riuscivo a vederlo, i miei genitori c’erano sempre.

Mio padre, Billy, mia madre, Martina. Hanno fatto di tutto per tirarmi fuori. Non sapevano da dove iniziare, ma non hanno mai mollato. Ho visto mio padre crollare, piangere, ma sempre rialzarsi. Ho visto mia madre diventare una roccia. Mi ha protetto, curato, amato anche quando io non mi amavo. Non so come abbiano fatto. Marti è una forza della natura. Una madre che non si è mai girata dall’altra parte, mai. Senza di lei, forse oggi non sarei qui.

Ho fatto terapia. Ho fatto tanta fatica. Ma ho deciso di vivere. Non solo di esistere. E da qualche mese la mia vita è cambiata davvero. Vivo a Palermo. L’ho scelta perché Milano mi faceva sentire in apnea, Palermo invece mi ha fatto respirare. Qui la gente ti guarda negli occhi. Non giudica. Ti ascolta. Ti tende la mano anche se non ti conosce. È come quando sono stato in India, con mamma, per Pechino Express. Se tu scegli un luogo con il cuore, quel luogo ti accoglie. Palermo mi ha accolto così. Mi ha guarito.

Ora sto bene. Non tocco sostanze. Non ne ho bisogno. Ho imparato a sentire le emozioni senza filtri, anche quelle che fanno male. Ho recuperato il rapporto con i miei genitori. Prima litigavamo sempre, oggi ci cerchiamo, ci parliamo, ci abbracciamo. Se torno tardi, li chiamo. Perché so quanto hanno sofferto. E perché adesso voglio essere presente anche io per loro.

Nella mia nuova vita c’è spazio per i sogni. Voglio aprire un centro per ragazzi con sindrome di Down. Perché ho capito che aiutare gli altri ti fa sentire vivo davvero. Quando penso a quel progetto, sento le farfalle nello stomaco. Come quando sei innamorato. E in un certo senso lo sono: sono innamorato della vita che ho riconquistato. E non voglio più perderla".

- Achille Costacurta e la bellissima intervista rilasciata a Repubblica

Tutti meritano una seconda possibilità, auguriamo a questa famiglia solo il meglio.
Martina e Billy sono 2 genitori fantastici e lo è anche Achille. Avere il coraggio di raccontare la verità nuda e cruda non è cosa da tutti.

Viviamo in un mondo che spesso ci spinge a seguire il flusso, a piegarci alle mode, alle opinioni altrui, a ciò che “va ...
04/07/2025

Viviamo in un mondo che spesso ci spinge a seguire il flusso, a piegarci alle mode, alle opinioni altrui, a ciò che “va di moda”.
Ma il vento… il vento non segue, spinge, muove, trascina, cambia le cose.
La bandiera invece ondeggia, si lascia portare, senza direzione propria.

Non lasciarti trasportare sempre dagli altri.
Scegli tu dove andare. Pensa con la tua testa. Vivi con il tuo cuore.
Non essere spettatore della tua vita. Sii vento. ❤️

Quando è il momento di andare dallo psicologo?Rivolgersi a uno psicologo è un atto di cura verso se stessi, non un segno...
28/05/2025

Quando è il momento di andare dallo psicologo?

Rivolgersi a uno psicologo è un atto di cura verso se stessi, non un segno di debolezza o "follia".
Al contrario, è una scelta consapevole per affrontare momenti di disagio, sofferenza o blocco emotivo, proprio come ci si prende cura della salute fisica.
Spesso si tende a rimandare questo passo per vergogna, pregiudizi o timore del giudizio altrui. Tuttavia, quando il malessere inizia a compromettere la vita quotidiana nei rapporti affettivi, nel lavoro, nello studio o nella sfera sociale è importante chiedere aiuto.
Può essere utile per ritrovare serenità, affrontare crisi temporanee, comprendere meglio sé stessi, superare lutti o traumi, gestire ansia, depressione, stressi o comportamenti disfunzionali.

Prendersi cura della propria salute mentale significa voler vivere meglio. Chiedere aiuto è un segno di forza, non di fragilità.

Dare e ricevere...Teniamoli nella stessa mano...Si chiama reciprocità ed è essenziale nei rapporti come l'aria, come il ...
28/05/2025

Dare e ricevere...
Teniamoli nella stessa mano...
Si chiama reciprocità ed è essenziale nei rapporti come l'aria, come il rispetto, come tutto quello che funziona quando quello che ricevi lo prendi con la stessa mano di quello che doni..
E non è vero che l'amore, l'amicizia , la stima sono gratuiti...
No...
Tutti i sentimenti forti, importanti ,impegnati temono e richiedono tempo, dedizione, cura...
Buona giornata ☀️☀️☀️

I capricci sono una parte normale dello sviluppo infantile, e gestirli in modo efficace richiede pazienza, comunicazione...
22/05/2025

I capricci sono una parte normale dello sviluppo infantile, e gestirli in modo efficace richiede pazienza, comunicazione e comprensione. È importante non cedere ai ricatti morali, stabilire regole chiare e coerenti, e aiutare il bambino a esprimere le proprie emozioni in modo sano.

Ecco alcuni suggerimenti per gestire i capricci

Comprendere le cause:
i capricci possono essere causati da stanchezza, fame, frustrazione, o semplicemente da un bisogno di attenzione.

Mantenere la calma:
è fondamentale rimanere calmi e non reagire aggressivamente o con rabbia.

Stabilire limiti:
i bambini hanno bisogno di limiti e regole chiare per sentirsi al sicuro e per sviluppare una maggiore autodisciplina.

Non cedere:
è importante non cedere ai capricci, anche se è difficile. Cedere al capriccio insegna al bambino che quel comportamento è efficace per ottenere ciò che vuole.

Comunicare:
parlare con il bambino in modo calmo e comprensivo, spiegando le regole e le conseguenze.

Aiutare a gestire le emozioni:
i bambini hanno bisogno di imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni. Un genitore può aiutarli a verbalizzare i propri sentimenti e a trovare alternative ai capricci.

Prestare attenzione a sé stessi:
i genitori devono prendersi cura di se stessi e della propria salute mentale, in modo da poter affrontare meglio i capricci.

In sintesi: la gestione dei capricci richiede pazienza, comunicazione e una visione a lungo termine. È importante aiutare il bambino a crescere e a sviluppare una maggiore autodisciplina, senza cedere ai ricatti morali.

Il dolore e’ sacro.❤️Le conchiglie più belle sono quelle che hanno resistito alle maree.
16/05/2025

Il dolore e’ sacro.❤️
Le conchiglie più belle sono quelle che hanno resistito alle maree.

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