10/09/2025
Dimagrire con l’iniezione è davvero la soluzione?
Negli ultimi tempi si parla spesso della Semaglutide, un principio attivo nato per la gestione del diabete di tipo 2, ma diventato celebre e in alcuni casi richiesto quasi come “farmaco miracoloso” per i suoi effetti sulla perdita di peso.
Molti la conoscono con il nome commerciale Ozempic, o con Wegovy, la versione destinata proprio al trattamento dell’obesità.
Ma cosa c’è davvero dietro questa “moda”? E soprattutto può davvero sostituire uno stile di vita sano?
La Semaglutide appartiene alla famiglia degli agonisti del GLP-1, un tipo di farmaco che agisce su più fronti:
• aumenta il senso di sazietà,
• riduce la fame e il desiderio di cibo,
• rallenta lo svuotamento dello stomaco,
• aiuta a mantenere stabile la glicemia.
Il risultato? Si mangia meno, e di conseguenza si perde peso.
Ma attenzione il calo ponderale è legato a una forte riduzione dell’introito calorico, e non a un’azione “brucia-grassi”.
Funziona davvero? I dati clinici dicono sì, ma…
Gli studi mostrano che, in soggetti obesi seguiti da medici, la Semaglutide può portare a una perdita di peso del 10–15% in 6–12 mesi.
Tuttavia, i risultati migliori si ottengono solo quando il farmaco è inserito in un percorso strutturato, che include:
• alimentazione controllata,
• attività fisica costante,
• educazione comportamentale e supporto motivazionale.
Senza questi pilastri, i benefici sono spesso transitori.
Molti pazienti, infatti, riprendono peso dopo la sospensione del farmaco, proprio perché non hanno modificato le abitudini alla base del problema.
Come ogni farmaco, anche la Semaglutide ha effetti indesiderati, tra cui:
• nausea, vomito, gonfiore, stitichezza o diarrea;
• senso di pesantezza dopo i pasti;
• in alcuni rari casi, infiammazioni del pancreas o della tiroide.
Per questo motivo, va prescritta solo da specialisti e dopo un’attenta valutazione clinica. Non è un integratore, né un sostituto della dieta o dell’attività fisica.
Attenzione, nessun farmaco può sostituire un’alimentazione sana e un’attività fisica regolare.
La Semaglutide può essere un aiuto in casi selezionati, ma non può mai prescindere da un percorso educativo, da scelte consapevoli, da un cambiamento duraturo delle abitudini.
Il vero dimagrimento, quello che migliora la salute, la qualità della vita e dura nel tempo nasce dal percorso, non dalla scorciatoia.
Dott. Piscopo Lucia
Nutrizionista – PatologoClinico