22/09/2025
Viviamo in una società che ci invita a correre, a raggiungere traguardi, a non perdere tempo.
Ma dove dobbiamo andare? Dove ci porta questo correre? Ma soprattutto, cosa ci perdiamo in questa corsa, presi come siamo a puntare all’obiettivo da raggiungere?
La risposta è che spesso perdiamo di vista proprio noi stessi.
Mi piace osservare i bambini, grandi e inconsapevoli insegnati di consapevolezza e di capacità di vivere il momento presente. Il bambino quando gioca gioca, quando ti parla ti parla senza distrarsi, non mostra fretta nel fare le cose (a meno che non siamo noi adulti a incentivarlo a “sbrigarsi”). Ogni cosa ha il suo tempo ed ogni persona ha i suoi tempi. Viviamo nell’illusione di dover fare più cose contemporaneamente, perché questo ci rende più produttivi. Non dobbiamo perdere tempo! Se parlo al telefono con qualcuno contemporaneamente posso mettere la lavatrice, se mangio intanto recupero la puntata di quella serie TV che stavo vedendo, e così via
Ma la vera sfida è provare a RALLENTARE. Fare una cosa alla volta, senza fretta. Anche solo per pochi minuti, ma concentrarsi solo su quella cosa. Se faccio colazione, anche solo per cinque minuti che ho a disposizione prima di uscire di casa, faccio solo quello. Spengo la TV, silenzio il telefono, mi concentro su ciò che faccio, sugli odori, sui sapori. Vivo quell’esperienza a 360 gradi. E così se parlo con qualcuno, provo a connettermi e concentrarmi su ciò che dice, su come lo dice, piuttosto che pensare a come rispondere o cosa dovrò fare poco dopo.
Proviamo semplicemente a stare. In fondo, che fretta c’è?