
07/11/2024
𝑳’𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒆𝒅𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂.
Ritorno a parlavi del PEI in America,stavolta con un po’ di disillusione e più obiettività, visto che la prima volta fui colta con sorpresa dalle tante belle voci che intervennero al primo PEI a cui partecipai, IEP in USA.
Alcune scuole, come fui felice di scoprire quella prima volta, dispongono del BCBA o addirittura del Coordinatore di CAA, fu una così bella scoperta per me. Ma con il passare del tempo ho realizzato quanto in realtà queste figure fossero poche e sovraccariche di lavoro, da non poter garantire di poter vedere l’alunno in classe nemmeno con una certa costanza . Il famigerato rapporto 1:1 non è così scontato , lo si ottiene con fatica su richiesta, talvolta insistente, dei genitori , non è la diagnosi che colloca per certo un insegnate di sostegno.
Esistono le classi speciali , dove L insegnante di sostegno, se non sei fortunato ad avere il rapporto 1:1, si occupa di 4-12 bambini tutti con disabilità, per cui tutti bisognosi di un supporto in più , riuscite a immaginarlo ? E in caso di alti bisogni assistenziali , aggiungono uno o due assistenti per classe. Esistono anche le aule self-contained , cosa che ho imparato proprio oggi , che da un lato potrebbe farsi pensare a un “vabbè, fanno training individuale per poi generalizzare gli apprendimenti in classe?” Tutt’altro. A quanto pare si utilizza quello spazio per contenere comportamenti problema , rinforzando di fatto la fuga. Alcuni bambini vengono addirittura sospesi per i comportamenti problema e/o mandati a casa prima , realtà quest ultima sentita spesso anche in Italia. Ma non è dovere della scuola saper preve**re, interve**re e gestire quei comportamenti con personale qualificato a disposizione dell alunno?
Nei casi più gravi , dulcis in fundo (ai genitori più sensibili suggerisco di non leggere) se il comportamento costituisce una minaccia verbale grave o fisica (aggressività verso i pari o semplicemente “ho una pi***la, da grande farò il poliziotto- che poi non era che un giocattolo ma in America purtroppo si prende sul serio un bambino che gioca così) alcune scuole scelgono la via per loro piu “giusta”, la “migliore”-mi scuso per il sarcasmo- per evitare di etichettare il bambino in termini negativi : chiamano il 911 e la polizia interviene in classe. I bambini vedranno il loro compagno come pericoloso , inevitabilmente, e lui si ritroverà nella stanza del preside con i genitori convocati e in lacrime. E no, non parlo di 15 enni , 17 enni, parlo proprio di bambini di 5-7 anni.
Quando un genitore si presenta al parent training con una storia del genere , come fai a far credere di sentirti semplicemente dispiaciuto filtrando tutta la rabbia del mondo ?
Allora, l’unica cosa che puoi fare è chiedere un incontro immediatamente con il corpo docenti, preside supereroe che chiama il 911 incluso. Che , neanche a dirlo, non si fa vedere ( almeno per ora).
Il PEI dunque . Parliamone ancora . Come avete gestito i comportamenti di cui parlate?
La classe di isolamento (a me piace chiamarla così) , la telefonata a casa per concludere prima la giornata, l intervento della polizia in classe. È questo il concetto di inclusione portato avanti in USA?
Io oggi mi sento riconoscente a una mamma, che durante un parent training ha avuto la pazienza e la grinta di spiegarmi la struttura gerarchica del sistema scuola. Un po’ come scoprire del nostro provveditorato in Italia , o giù di lì .
Si può fare qualcosa.
Pare che esista una legge che tuteli gli alunni , per la quale se un medico rilascia una raccomandazione/prescrizione di svolgere ABA a scuola, e un BCBA metta per iscritto la necessità di sviluppare un intervento nel setting scolastico , una volta presentati alla riunione del PEI , queste richieste non possano essere negate .
La mia esperienza è stata : “I don t take any order from a doctor” .
Dunque , la scuola ritiene che le raccomandazioni del medico e della BCBA non siano rilevanti. Hanno già un “behavioral specialist” che gira per il county (per le scuole , immaginate quanto spesso possa incontrare ogni bambino ) , persona che potrò incontrare solo il prossimo mese.
A meno che non faccia qualcos altro.
Ho realizzato che avere un BCBA a scuola non significa che ogni bambino che ne ha bisogno stia seguendo un percorso di ABA appropriato e costante. Se c è un coordinatore di CAA non significa che sia sufficiente a coordinare tutti i progetti di CAA di ogni bambino più o meno verbale con costanza e etica . Se c è uno specialista del comportamento non sempre è specializzato in ABA, e se c è una classe speciale non sempre c è un metodo o un progetto perche essa diventi un trampolino di lancio per le classi regolari . Non sempre .
Alcuni contesti, forse, restano positivi se non idilliaci, ma a quanto pare la stragrande maggioranza non ha le risorse adeguate, e l unica fonte che al momento ho per risalire alla verità sono i genitori , in cerca di aiuto .
Non hai bisogno di essere una mamma per capirlo , quel bambino potrebbe essere tuo nipote, tuo fratello , tuo cugino . Io sono solo un puntino dentro questo mondo , ma ho la fortuna di ve**re da un contesto diverso , seppur con le sue lacune .
Forse la mia motivazione a cambiare le cose sarà più che un puntino , per questo esprimo ancora una volta tutta la mia gratitudine, ai genitori che mi hanno messo al corrente, e alla mamma che oggi mi ha aperto un po’ gli occhi e la mente sui prossimi passi da fare ♥️ questi sono i prossimi libri che leggerò , e no non sono stata io a trovarli , ma proprio lei a suggerirli a me. Essere “nuova” in America è un po’ una sfida anche per questo , ho così tante cose da scoprire. Ma solo con l informazione si può avere un po’ di quel sano potere da riuscire a cambiare qualcosa che non era mai stata cambiata.
𝑽𝒊𝒗𝒂 𝒍𝒆 𝒎𝒂𝒎𝒎𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒂𝒓𝒓𝒆𝒏𝒅𝒐𝒏𝒐.
Vi tengo aggiornati