05/09/2025
🌿 : il dolore invisibile che pesa ogni giorno.
Chi ne soffre convive con dolori diffusi, stanchezza cronica, rigidità muscolare. Per il terapista, spesso, offrire sollievo duraturo sembra una sfida complessa.
Con ManutechBH questa sfida può trasformarsi in un risultato concreto.
Grazie alle veicolate dai guanti conduttivi, il dispositivo:
✨ riduce il dolore diffuso;
✨ rilassa la muscolatura;
✨ stimola la microcircolazione e i sistemi veno-linfatico e nervoso;
✨ migliora la qualità della vita del paziente.
Per il terapista significa poter lavorare con meno fatica e maggiore precisione, offrendo finalmente una soluzione innovativa a una condizione cronica che limita la quotidianità di tanti pazienti.
💡 Con ManutechBH il sollievo non è più un’eccezione, ma una possibilità reale.
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Carta di identità della sindrome fibromialgica!
La fibromialgia, detta anche sindrome fibromialgica (abbreviazione FM), o sindrome di Atlante, è una sindrome considerata reumatica, idiopatica e multifattoriale, che causa un aumento della tensione muscolare, specie durante l'utilizzo degli stessi muscoli, ed è caratterizzata da dolore di tipo cronico in punti specifici e diversi da soggetto a soggetto.
Sintomi della fibromialgia
i muscoli si trovano in uno stato di tensione costante che non consente nessun recupero fisiologico e che di conseguenza diventa responsabile della stanchezza cronica e diffusa a tutto l’apparato scheletrico.�I muscoli sono costretti a lavorare in continuazione e pertanto non sono in grado di riposarsi per ripristinare il necessario stato fisiologico di funzionalità.�Le sedi prevalentemente colpite sono localizzate a livello del rachide, delle spalle, delle braccia, dei polsi, del cingolo pelvico e delle cosce.�La tensione muscolare continuativa innesca un’inevitabile rigidità articolare in quanto le articolazioni costituiscono i punti critici dell’intero apparato scheletrico; di conseguenza i movimenti risultano molto limitati anche a causa dell’interessamento tendineo.�I tendini diventano dolenti nel punto d’inserzione tra tessuto osseo e muscolare, contribuendo alla genesi dei “tender points“, che rappresentano le zone del muscolo dove si localizza lo stimolo algico.�Questi punti rivestono un ruolo di estrema importanza ai fini diagnostici.�Una caratteristica peculiare della malattia è che i parametri relativi all’infiammazione sono nella norma e non sono presenti alterazioni muscolari e neppure tendinee.�Nonostante si tratti di una sindrome articolare, non è possibile identifcare i sintomi tipic'artrite�Inoltre la fibromialgia non risponde ai tradizionali trattamenti terapeutici con antinfiammatori di tipo FANS, mentre viene curata con qualche risultato mediante l’assunzione di farmaci per il sistema nervoso centrale, confermando quindi la sua componente neurologica.�La complessità del quadro sintomatologico costituisce la principale difficoltà di classificazione della malattia, che inizialmente era stata considerata una semplice fibrosite, ovvero una forma flogistica dei muscoli.�Dopo che è stata esclusa l’ipotesi di un coinvolgimento infiammatorio si ipotizza una natura psicologica della malattia.
Si associa la cattiva qualità del sonno, alterazioni del tono dell’umore, stanchezza e altri possibili disturbi associabili che incidono pesantemente con forti ripercussioni negative sulla qualità della vita delle persone che ne manifestano la sintomatologia, costrette a sottoporsi a frequenti visite specialistiche, a numerosi accertamenti clinici e strumentali, ad assenze dal posto di lavoro, al deterioramento dei rapporti sociali.
La fibromialgia interessa soprattutto il sesso femminile (rapporto F/M: 9/1), spesso in età fertile e lavorativa, coinvolgendo il 2-4% della popolazione di tutte le età, con picco di insorgenza tra 20 e 50 anni. In Italia si stimano 1,5-2 milioni di casi.
Le cause e patogenesi sembrano connettibili ad una “alterazione” della regolazione del sistema nocicettivo (modello Bio-Psico-Sociale).
Si tratta quasi sicuramente di una patologia a genesi multifattoriale, cioè scatenata da più elementi:
fattori genetici, come la predisposizione familiare o alcune mutazioni genetiche
cause ormonali, con alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene
un’anomalia dei neurotrasmettitori, come un’alterazione dei livelli di serotonina, dopamina, noradrenalina.
L’ESERCIZIO FISICO CONDOTTO IN REGIME AEROBICO HA EFFETTO POSITIVO SULLA SINTOMATOLOGIA DELLA SINDROME FIBROMIALGICA
L'esercizio fisico, praticato con gradualità e intelligenza motoria, può ridurre il dolore fino al 30%.
L'attività fisica aiuta a regolare il ciclo sonno-veglia, favorendo un sonno più ristoratore.
L'esercizio fisico migliora l'umore, aumenta la fiducia in sé e aiuta a ritornare attivi nella gestione della patologia.
L'esercizio fisico stimola la produzione di endorfine, che hanno un effetto analgesico e migliorativo sull'umore
L'esercizio fisico aiuta a rinforzare i muscoli, prevenendo l'atrofia e migliorando la funzionalità motoria