
22/05/2025
APPUNTI SULLA LEGGE DELL'OTTAVA
Secondo la legge dell'ottava nulla rimane mai fermo e statico sempre allo stesso posto; si può evolve consapevolmente grazie ai nostri sforzi coscienti, che devono però essere costanti nel tempo, oppure si involve meccanicamente cadendo sempre più in basso nel secondo stato di coscienza, nel sonno da svegli, secondo le leggi cosmiche.
Non si può diventare consapevoli inconsapevolmente.
Legge dell’ottava…
Se hai paura di fallire, fallirai.
L'universo è matematica e nulla accade per caso, e tutto ciò che ci succede segue delle precise leggi di causa effetto, o se preferite, la legge dell'Ottava.
Far partire un'Ottava è una cosa, mantenerla e superare la crisi del primo intervallo dell'Ottava fra il MI ed il FA è altra cosa, e non è facile; e non richiede solo uno sforzo esterno come molti credono, ma il sapersi posizionare dentro, al proprio interno, rispetto all'obbiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere, forza attiva, il momento di crisi, forza passiva, ed il nostro posizionamento interno, forza armonizzante, e questo, senza cadere nelle emozioni negative che devierebbero immediatamente il proposito iniziale verso un'Ottava laterale su di un binario morto, oppure ti riporterebbe semplicemente al punto di partenza.
Se non fai i conti con le tue resistenze interne: le paure inconsce, i conflitti irrisolti famigliari, il rapporto che hai con i soldi e con il potere... se hai imparato e gestirli o meno, la rabbia repressa, i tuoi condizionamenti morali, la mancanza di una corretta motivazione e tutto quanto il tuo materiale irrisolto, allora tutto questo te lo troverai dinnanzi come ostacoli esterni o come auto boicottaggio interno.
Dare la colpa a qualcuno o alle situazioni esterne è uno dei classici ammortizzatori psicologici per non vedere lo stato di fatto delle cose, ovvero, rispetto al proposito, dov'è che stavi mentendo a te stesso.
Ogni situazione, per funzionare, richiede che si prepari un certo tipo di terreno, un terreno libero da paure, condizionamenti, pregiudizi o quant'altro.
Per tutta la vita non si fa altro che fare tre passi avanti e tre indietro, perché al primo ostacolo... alla prima paura e responsabilità ci si arrende, e la forza iniziale si trasforma subito in codardia, debolezza morale e senso del fallimento, senso del fallimento che era già al nostro interno ovviamente e che non aspettava altro che di potersi manifestare per suffragare il nostro pregiudizio subconscio: "Lo dicevo io che tanto non poteva funzionare".
Qui bisogna prendere coscienza dei nostri ostacoli interni di cui non siamo affatto a conoscenza.
Nulla accade per caso, il caso non esiste come non esistono delle colpe esterne.
Tutte ciò che ci accade è una nostra responsabilità, sia per ciò che abbiamo messo in moto nel passato, sia per come lo abbiamo messo in moto.
Pochi vedono che 'energeticamente' stanno remando contro i loro stessi propositi/interessi a causa di una certa quantità di "materiale interno" di cui non sono coscienti e che proiettano sugli altri.
Dare colpe, è piuttosto infantile.
Perché questa è una legge esoterica.
Osserva i tuoi atteggiamenti rispetto ad una specifica situazione e contesto e capirai il perché le cose non funzionano.
Ed è qui che si distingue il vero ricercatore che studia le leggi energetiche, psicologiche e spirituali e vuole capire il perché delle cose, causa-effetto, dal finto ricercatore che non si prende la sua parte di responsabilità ed incolpa gli altri ed il mondo per i suoi problemi.
Nulla accade per caso.
Questa è una legge.
Roberto Potocniak