Dott.ssa Marilina Assunta Visconti - Biologa Nutrizionista

Dott.ssa Marilina Assunta Visconti - Biologa Nutrizionista Biologa - Nutrizionista. Iscritta all'Ordine Nazionale Biologi (ONB). Piani alimentari per il tratta

Le micosi sono malattie causate da funghi. Una delle più diffuse è la candidosi. Il trattamento della candidosi prevede ...
12/05/2025

Le micosi sono malattie causate da funghi. Una delle più diffuse è la candidosi.
Il trattamento della candidosi prevede l’uso di farmaci antimicotici; tuttavia, se non si agisce in modo da ripristinare l’efficienza delle difese immunitarie e regolare l’equilibrio degli zuccheri, la frequenza delle recidive è molto elevata. Più che l’esclusione drastica dei carboidrati semplici e complessi, come viene spesso suggerito, occorre prestare attenzione all’indice glicemico complessivo dei pasti. La riduzione eccessiva degli zuccheri, infatti, non fornirebbe il necessario supporto per l’aumento delle difese organiche. Sarà sufficiente escludere tutti gli zuccheri semplici, lasciando quelli complessi, opportunamente associati nella composizione dei pasti.
In BIOTERAPIA NUTRIZIONALE si utilizzano rimedi quali:
-Associazione di aglio e yogurt
-Aglio confit
-Crema d’aglio
-Avocado a crema
-Sciroppo di aloe vera
-Tisana di chiodi di garofano e cannella
-Soluzione di acqua e aceto
-Soluzione di acqua e bicarbonato
-Soluzione di acqua e limone
-Soluzione di acqua, sale e aceto


La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria riconducibile nella maggior parte dei casi a infezioni batteriche d...
22/02/2025

La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria riconducibile nella maggior parte dei casi a infezioni batteriche da Escherichia coli. Colpisce prevalentemente le donne.
La terapia farmacologica è quella antibiotica. In molti individui le cistiti sono spesso recidivanti e l’utilizzo frequente degli antibiotici comporta diversi effetti collaterali tra cui l’alterazione della flora batterica intestinale, con predisposizione allo sviluppo di miceti e candida. Fortunatamente, esistono rimedi naturali che possono essere di aiuto.
Fra questi l’assunzione del succo di mirtillo rosso americano, dalle riconosciute capacità antibatteriche e depurative. A seguire, l’utilizzo di d-mannosio che impedisce l’adesione dei germi patogeni alle cellule epiteliali delle vie urinarie, le tisane di malva, equiseto e gramigna, i fermenti lattici per il ripristino della flora batterica locale, il magnesio per alleviare gli spasmi muscolari.
In fase acuta viene consigliato di bere circa due litri di acqua durante la giornata. Tale accorgimento sarà più efficace utilizzando un decotto di camomilla, con succo di limone privo di dolcificanti. La camomilla ha un’azione antispastica e disinfettante, mentre l’acido citrico contrasta l’alcalosi urinaria indotta dai batteri.
In caso di cistite in atto, saranno indicati il brodo di pollo, la minestrina d’aglio e la tisana di limone e aglio.
La tendenza alle recidive sarà possibile attraverso l’utilizzo di alimenti dotati di azione antimicrobica, come l’aglio, la cipolla, il peperoncino, l’aceto di vino, lo zenzero e la curcuma.
Le terapie farmacologiche e gli accorgimenti citati non potranno essere risolutivi senza una drastica riduzione di tutti gli zuccheri semplici almeno nella fase acuta della cistite e soprattutto nel pasto serale. Nei soggetti predisposti sarà necessario porre la massima attenzione al carico glicemico complessivo dei pasti, cercando di mantenerlo il più basso possibile.

nutrizionale e terapeutico degli alimenti

La maggior parte dei disturbi della funzionalità gastro-esofagea dipende dall’assunzione di numerose categorie di farmac...
23/08/2024

La maggior parte dei disturbi della funzionalità gastro-esofagea dipende dall’assunzione di numerose categorie di farmaci e da errate abitudini alimentari.
Il fumo, l'alcol, il caffè, il cioccolato, la menta, il pepe possono ridurre il tono dello sfintere esofageo inferiore (SEI).
Gli alimenti, invece, molto acidi, ricchi in grassi o in fibre solubili rallentano lo svuotamento gastrico, mentre le bevande gassate provocano la distensione dello stomaco.
Allo stesso modo, alimenti troppo caldi o troppo freddi e l’abitudine di mangiare in fretta, senza masticare adeguatamente, è spesso alla base dei disturbi gastrici e digestivi. In quest’ultimo caso, il cibo non sarà predigerito dagli enzimi salivari ed arriverà nello stomaco poco frammentato, richiedendo più tempo per essere degradato dall’acido cloridrico. Quest’ultimo, perciò, sarà secreto in maggiore quantità; inoltre la maggiore permanenza dell’impasto acido all’interno dello stomaco finirà per danneggiare la mucosa.
Uno dei luoghi comuni in caso d’iperacidità gastrica, con o senza reflusso esofageo, è quello di mangiare minestrine, riso in bianco, niente fritti, niente spezie, bere molto, etc.
In realtà, occorre evitare l’associazione di troppi alimenti diversi nello stesso pasto ed impiegare il peperoncino in modo graduale e progressivo.
Una delle preparazioni più tollerate in caso di gastrite e reflusso gastro-esofageo è la pasta o il riso aglio, olio e peperoncino. La capsaicina, principio attivo presente nel peperoncino, oltre ad avere un’azione antibatterica nei riguardi dell’Helicobacter pylori e ad accelerare lo svuotamento gastrico, ha un effetto cicatrizzante sulla mucosa infiammata.
Tollerate anche altre preparazioni come la pasta all’arrabbiata, alla marinara e pasta e zucchine trifolate.

10 modi per migliorare la sensibilità all'insulinaPer insulino-resistenza si intende la bassa sensibilità delle cellule ...
06/05/2024

10 modi per migliorare la sensibilità all'insulina

Per insulino-resistenza si intende la bassa sensibilità delle cellule del nostro corpo all'azione dell'insulina; l’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che regola i livelli di glucosio nel sangue. Quando le cellule diventano insensibili a questa componente, il pancreas è costretto a produrne sempre di più per ottenere una risposta adeguata determinando iperinsulinemia che serve a compensare l'insulino-resistenza. Tuttavia, quando la risposta insulinica non è più adeguata alle richieste si instaura uno stato iperglicemico, che può progressivamente evolvere verso il diabete mellito di tipo 2.

23/04/2024


                                 Scuola di Nutrizione SalernitanaDr.ssa Francesca Manfra - Medico Nutrizionista
05/02/2024



Scuola di Nutrizione Salernitana
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05/02/2024


28/01/2024


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