Dottoressa Carmela Mosca - diabetologo

09/07/2025

08/05/2025

08/03/2025

09/12/2024

Fare regolarmente non è solo una piacevole abitudine, ma sembra avere un ruolo nel ridurre il rischio di , come dimostrato da uno studio condotto su oltre 71.000 donne di età superiore ai 35 anni. Questo studio ha esaminato la relazione tra la frequenza della colazione (da 0 a 7 giorni a settimana) e lo sviluppo del diabete, osservando che le donne che consumavano la colazione quotidianamente avevano un rischio inferiore del 12% rispetto a quelle che la saltavano.

Inoltre, per ogni giorno in più alla settimana in cui la colazione veniva fatta, il rischio di diabete si riduceva del 2%. Altri fattori demografici come l'età superiore ai 40 anni e l'origine indigena sembrano essere associati a un rischio maggiore, indicando la necessità di considerare anche fattori demografici e di predisposizione.

L’effetto positivo della colazione è stato osservato indipendentemente da altri fattori legati allo stile di vita, suggerendo che il momento della colazione potrebbe influire sull'equilibrio dei livelli di zucchero nel sangue. Questi risultati rafforzano l'importanza di rendere la colazione una pratica costante nella routine quotidiana rappresentando una strategia utile nella prevenzione del diabete.

11/09/2024

Le malattie del fegato di origine metabolica attualmente hanno ridotte opportunità di cura.

Studi preliminari, i cui risultati sono ancora da confermare, hanno dimostrato che i tre farmaci “agonisti plurirecettoriali” (survodutide, tirzepatide e retatrutide) avrebbero un beneficio sulla riduzione del grasso e della fibrosi a livello epatico, oltre che sul controllo glicometabolico e la riduzione di peso.

Se i risultati saranno confermati in ulteriori studi, le malattie del fegato di origine metabolica potranno finalmente ricevere cure farmacologiche mirate.

Leggi di più sul nostro sito: https://aemmedi.it/con-gli-agonisti-recettoriali-duplici-e-triplici-si-moltiplicano-i-benefici-nuovi-dati-su-masld-e-mash/

28/08/2024

Sia il diabete che l'obesità predispongono ad alcuni tipi di tumori, la riduzione del peso, insieme ad un miglior controllo metabolico, possono diminuire in maniera significativa il rischio di manifestare 10 dei 13 tumori esaminati, tra i quali il cancro della colecisti, del pancreas, del fegato, dell’ovaio, del colon-retto, secondo quanto mostrato da uno studio su oltre 1 milione e mezzo di persone con diabete tipo 2, indicando un potenziale beneficio dell’uso dei farmaci GLP-1 agonisti.

Quindi impegniamoci ad un corretto stile di vita, non dimenticando che la prima prevenzione delle neoplasie è nella stabilità del controllo metabolico, anche con l’utilizzo di farmaci che possono favorire la perdita di peso.

Leggi di più sul sito: https://aemmedi.it/contenuti/nuove-scoperte-per-chi-soffre-di-diabete-tipo-2-e-obesita/

19/08/2024

Giada Rapone, 36enne di Mornago (Varese), ha dimostrato che il diabete di tipo 1 non è un ostacolo insormontabile. Domenica 14 luglio, insieme ad altri 22 nuotatori, ha completato la traversata dello Stretto di Messina!

Giada ha coperto 3,2 km in soli 55 minuti. Ma non è il tempo che conta: "L'aspetto agonistico era l'ultima cosa che m'interessava," racconta. "Mi sono divertita veramente tanto!"

Giada, che convive con il diabete dal 1992, lancia un messaggio potente: "Possiamo fare quello che fanno gli altri, ma con accortezza e usufruendo delle conoscenze, dell'esperienza e del supporto di persone competenti".

Questa traversata è molto più di una sfida sportiva: è un esempio ispiratore che dimostra come, con la giusta preparazione e supporto, si possano superare ostacoli apparentemente insormontabili.

30/05/2024

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