Medico Chirurgo Specialista in FISIATRIA
Professore a c. Università degli studi di Napoli Federico Dott. dalla linea mediana delle apofisi spinose.
Indirizzo
Via E. A. Mario, 54
Afragola
80021
Orario di apertura
Lunedì | 16:00 - 20:30 |
Martedì | 17:30 - 20:30 |
Mercoledì | 16:00 - 20:30 |
Giovedì | 17:30 - 20:30 |
Venerdì | 16:00 - 20:00 |
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Our Story
Dott. Enrico Di Paola medico – chirurgo Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa
OSSIGENO/OZONO terapia L’ impiego di una miscela di gas costituita da Ossigeno – Ozono è ormai da tempo utilizzata nel trattamento del dolore di origine vertebrale, artropatia periferiche – fibromialgia – cefalee vascolari e tensive - infezioni antibiotico resistenti - sindrome da affaticamento cronico - ulcere arti inferiori ecc…, sia esso dovuto ad una patologia degenerativa della colonna (artrosi) o alla presenza di un vero conflitto disco-radicolare (ernia del disco). La letteratura scientifica riconosce ampiamente a questo “farmaco” un’ efficacia terapeutica almeno pari a quella di altri trattamenti, sottolineando sia la bassa incidenza di effetti collaterali dovuti all’azione propria del gas, sia quella di complicanze relative alle tecniche di applicazione, qualora vengano attuate “ da mani esperte e nel rispetto delle Linee Guida “ . Come funziona (meccanismo d’azione) l’Ossigeno – Ozono nel dolore? I dati emersi dalla ricerca scientifica, riconoscono a questo gas un duplice ruolo, antiinfiammatorio ed antidolorifico. Tali effetti sembrano essere dovuti alla combinazione di diversi meccanismi d’azione: una minore produzione dei mediatori della flogosi (infiammazione), l’ossidazione (inattivazione) dei metaboliti algogeni che agendo sulle terminazioni nervose inducono il dolore, un netto miglioramento della microcircolazione sanguinea locale, con un miglior apporto di ossigeno ed una più rapida eliminazione delle sostanze tossiche, indispensabili per la rigenerazione delle strutture anatomiche lese. In riferimento poi al più specifico sistema di percezione del dolore, alcuni studi sembrano far ipotizzare anche, sulla base di un meccanismo riflesso (già dimostrato per altre tecniche terapeutiche, come ad esempio l’agopuntura), un effetto di potenziamento dell’attività del nostro sistema di modulazione del dolore (un vero e proprio filtro “neuro-chimico” che contrasta l’ingresso dello stimolo doloroso nel nostro sistema nervoso centrale) con conseguente aumento delle endorfine endogene, cioè la “morfina” prodotta dal nostro organismo . Dopo l’inoculazione, lei rimarrà in osservazione per alcuni minuti, quindi verrà rinviato a domicilio per proseguire il periodo di riposo che sarà di due/tre giorni. In genere la regressione/riduzione del dolore avviene nelle ore successive l’intervento infiltrativo con una procedura che deve essere ripetuta per un minimo di 10/14 sedute. Le tecniche di impiego dell’ Ossigeno – Ozono nel dolore di origine vertebrale 1. TECNICA INTRAFORAMINALE: si tratta dell'ingresso al canale vertebrale, utilizzando un ago che perfora la pelle e giunge fino al forame intervertebrale (che è quello attraverso cui le radici nervose fuoriescono dal canale vertebrale. La procedura si avvale dell'utilizzo di un’ apparecchiatura per raggi X che permette di valutare l'esatta posizione dell'ago; il tutto viene eseguito in assoluto rispetto della sterilità Ottenuta la conferma radiologica del corretto posizionamento dell’ago si procede alla somministrazione della miscela di gas in volumi e concentrazioni adatte alle condizioni cliniche del paziente e comunque rispettose delle indicazioni delle Linee Guida (procedura da eseguire in sala operatoria). 2. TECNICA INTRADISCALE : si tratta dell'ingresso direttamente all’interno del disco intervertebrale, mediante l'utilizzo di un ago attraverso la pelle, sotto guida radiologica e nel rispetto assoluto della sterilità. La conferma della posizione dell'ago si ha mediante iniezione di mezzo di contrasto all'interno del disco (discografia), si procede quindi alla somministrazione della miscela di ozono, secondo le modalità sopra riferite (procedura da eseguire in sala operatoria). 3. INFILTRAZIONE PARAVERTEBRALE : consiste nell'iniettare la miscela ossigeno-ozono nello spazio intervertebrale (lo spazio tra due vertebre) alla distanza di circa due cm. dalla linea mediana delle apofisi spinose. La somministrazione dell’ozono viene eseguita lentamente e a diversi livelli di profondità: muscolare e sottocutaneo. Anche in questo caso le saranno garantite le norme di sterilità (procedura ambulatoriale). Tutte le procedure sopra indicate, prevedono che venga utilizzata un’anestesia locale della cute.