24/07/2025
In studio mi capita spesso che i pazienti mi portino le analisi fatte di recente.
Qualche settimana fa arriva un uomo di 52 anni: fumatore da anni, pancia viscerale evidente, stanco, e una familiarità pesante.
“Il medico ha detto che tutto sommato va bene… ha solo cerchiato la VES, la PCR un po’ alte, e l’acido urico da controllare.”
Io sfoglio i fogli… e tra i tanti valori trovo omocisteina: 21.
❌ Non era cerchiata.
❌ Non era stata commentata.
Ma per me era la voce più importante.
Lo guardo e gli dico, con calma:
👉 “Guardi, questo valore è un segnale forte. Non va sottovalutato. Io consiglio sempre di tenerla sotto i 10. Non possiamo aspettare che sia troppo tardi.”
🧠 L’omocisteina è una molecola prodotta naturalmente dal nostro organismo. Ma deve essere smaltita in fretta.
Se si accumula, danneggia silenziosamente i vasi sanguigni, favorendo ictus, infarti, Alzheimer, trombosi, aborti ricorrenti.
E non dà sintomi. Nessun mal di testa. Nessun dolore. Solo un numero in un foglio.
Per gestirla correttamente, il corpo ha bisogno di:
🥬 Folati attivi, non acido folico
💊 B12 metilata, B6 attiva, vitamina B2, colina, betaina anidra
E ha bisogno anche di una metilazione che funzioni bene.
🔬 Così ho consigliato di fare un test genetico.
Risultato: MTHFR C677T in omozigosi.
Il suo corpo non era “rotto”, ma non riusciva a convertire correttamente l’acido folico in folato attivo.
E quindi la metilazione — quel meccanismo che neutralizza l’omocisteina — non funzionava alla perfezione.
📉 Abbiamo lavorato su più fronti:
* dieta mirata, ricca di verdure a foglia verde
* integrazione con 5-MTHF, B12 metilata, B6 attiva, B2, colina, betaina
* più attività fisica, meno stress e riduzione del fumo
Dopo 3 mesi: omocisteina scesa a 9,4.
📍E lì sì, che abbiamo iniziato davvero a fare prevenzione.
💬 Perché la vera differenza non sta nel numero cerchiato…
ma in quello che nessuno ha guardato.
E l’omocisteina, spesso silenziosa e dimenticata,
è proprio quel valore che può cambiare tutto — se lo scopri in tempo.
Dott. Francesco Garritano
Biologo nutrizionista – Chimico farmaceutico
📚 Studi integrati nel testo: The Lancet 2002; Ann Intern Med 2008; Am J Clin Nutr 2003; Clinical Epigenetics 2016