29/08/2023
Ho un anno e mezzo.
E in pochi, pochissimi, riescono a comprendere i miei pianti, le mie proteste, i miei bronci.
Li chiamano capricci.
E invece sono tentativi di conoscere il mondo.
Piango se provo ad infilarmi una scarpa e non ci riesco, mi arrabbio se non mi lasciano salire i gradini da sola, m'innervosisco se i miei ritmi vengono mutati, se non posso camminare legata in un passeggino.
Non sono terribile. Nessun bambino lo è. Sono solo affamata di vita.
Cerco solo adulti in grado di comprendermi e di guidarmi, persone capaci di stare al passo con il mio esagerato entusiasmo, che sappiano appagare la mia sete di esperienza.
Non mi servono tanti oggetti, tante attività particolari e super strutturate, tanti luoghi diversi da vivere.
Ho solo bisogno di semplicità, di lentezza e di presenza.
Vorrei non vivere la fretta dei grandi, i loro no detti per stanchezza, la loro mancanza di vitalità.
Mi basta un filo per poter stendere i panni come fa la mamma, specchiarmi nella fiducia che mi dà il papà nel dondolarmi da sola sull'altalena dei grandi.
Ho bisogno di fiducia, di comprensione, di guide salde.
Ho solo un anno e mezzo ma ciò che sto insegnando agli adulti intorno a me è una lezione di vita degna di un saggio di tempi lontani...
Di Elena Bernabè
Tratto da: facebook.com/story.php?story_fbid=1876865225686220&id=225633884142704