27/10/2022
FUNZIONI ESECUTIVE: cosa sono, a cosa servono e perché sono importanti allenarle già in età prescolare?
Le Funzioni Esecutive sono “quelle abilità che permettono a un individuo di anticipare, progettare, stabilire obiettivi, attuare progetti finalizzati a uno scopo, monitorare e autoregolare il proprio comportamento per adeguarlo a nuove condizioni.”
Esse permettono dunque a un individuo di fare progetti, organizzare e gestire il loro tempo, la loro giornata, le loro azioni, le loro emozioni, rimanere concentrati su un determinato compito e portarlo a termine, risolvere problemi, stabilire delle priorità.
Il disturbato lavoro delle FE limita la cognitività, ovvero quella funzione psichica mentale che coordina e organizza il pensiero e che struttura le condotte umane, l’apprendimento delle informazioni, l’elaborazione della conoscenza, l’ideazione, la programmazione e il controllo di ogni comportamento.
Numerosi fattori possono essere ricondotti alle FE: attenzione selettiva, controllo degli impulsi e inibizione, self-monitoring (autoregolazione), iniziativa, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva o shifting, pianificazione e problem-solving, fluenza verbale.
 In tenera età devono essere allenate intensamente!
Se un bambino in età prescolare (quindi precocemente) esercita e sviluppa le proprie funzioni esecutive, avrà sicuramente maggiore successo negli apprendimenti scolastici, una vita più serena, un comportamento controllato (non impulsivo) e idoneo alle situazioni e ai contesti sociali, una buona organizzazione nella vita quotidiana, sociale e lavorativa, sarà capace di generare nuove strategie, sarà flessibile e sarà in grado di adattarsi ai cambiamenti di attività, ambienti o persone, di coordinare più abilità o funzioni in contemporanea, attivare la memoria di lavoro, spostare e mantenere l’attenzione, prendere decisioni adeguate al contesto.
Come si manifesta un deficit delle FE?
- Frustrazione
– facili dimenticanze e difficoltà nel portare a termine un gioco
– frequenti atteggiamenti oppositivi o aggressivi per cose banali o durante i cambiamenti di attività o giochi (piangono spesso e sono irascibili)
– difficoltà nella turnazione, nel rispetto delle regole
– difficoltà nel ricordare una o più consegne in sequenza
– lentezza alternata a precipitazione nelle attività motorio-prassiche o nel linguaggio
– ipercinesia ed eccitabilità o nervosismo in presenza di confusione o più stimoli
– difficoltà nella memoria ordinata o sequenziale
– impacci, scoordinamenti, maldestrezze a livello grosso motorio e nelle prassie bimanuali
– disordini linguistici e nella motricità grafica
Sono numerosi i quadri clinici nei quali è evidente una difficoltà di programmazione, organizzazione, autoregolazione e autocontrollo del comportamento o una scarsa capacità di adeguarsi ai cambiamenti e a situazioni nuove: possiamo riscontrare problemi nelle FE nell’ADHD (impulsività, disattenzione, scarso frenaggio, scarsa memoria di lavoro, difficoltà nel gestire le emozioni e nel spostare il focus da un compito a un altro), in molti bambini con DOP/DC, Disprassia o Dsa, Autismo, Disturbi generalizzati dello Sviluppo, Sindrome di Gilles de la Tourette, nati pretermine.
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👩⚕️ 𝑫𝒐𝒕𝒕𝒐𝒓𝒆𝒔𝒔𝒂 Proverbio Caterina
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