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Spin-0712-1 Studio di Psicologia & Neuropsicologia

🧠In agenda per la   Settimana del Cervello® Eventi di screening a Canale c/o Studio Medico Canalese  Mercoledì 15 Marzo ...
12/03/2023

🧠In agenda per la Settimana del Cervello®

Eventi di screening a Canale c/o Studio Medico Canalese Mercoledì 15 Marzo dalle ore 15.
Fissa anche tu un appuntamento gratuito allo 0173979999

Visite gratuite con l obbiettivo d identificare precocemente i sintomi di un decadimento cognitivo nella terza età.🧠

Scopri tutti gli eventi gratuiti di Settimana del Cervello in Italia.

🧠 Prenditi cura della tua salute cognitiva!🧠 Mercoledì 15 marzo 2023 dalle ore 15 alle ore 18 previo appuntamento telefo...
11/03/2023

🧠 Prenditi cura della tua salute cognitiva!

🧠 Mercoledì 15 marzo 2023 dalle ore 15 alle ore 18 previo appuntamento telefonicamente
☎️ 0173 979999
è possibile prenotare uno Screening cognitivo Gratuito presso lo Studio medico canalese.

08/03/2023

🫶 8 Marzo 2023 - L’OPP non solo oggi, ma ogni giorno, festeggia la Giornata Mondiale della Donna - International Women’s Day

👩 𝐈𝐨 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐮' 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐨𝐜𝐡𝐞𝐫𝐚' 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐫𝐢𝐦𝐚, 𝐢𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐥’𝐡𝐨 𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐨𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐚 𝐬𝐚𝐜𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨, è 𝐪𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐞𝐬𝐞𝐪𝐮𝐢𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨. Alda Merini (da Fiore di Poesia – 1951-1997).
🖼️ Egon Schiele (1910) - Portrait of a Woman.

Difficoltà di Apprendimento 📚Le difficoltà di apprendimento sono una condizione che interessa gli apprendimenti scolasti...
31/01/2023

Difficoltà di Apprendimento 📚

Le difficoltà di apprendimento sono una condizione che interessa gli apprendimenti scolastici dei bambini: la lettura, la scrittura e la matematica.

Per i bambini che incontrano difficoltà negli apprendimenti scolastici sarebbe opportuno durante la scuola primaria eseguire una valutazione oggettiva ed obiettiva dello sviluppo degli apprendimenti scolastici per valutarne il livello di apprendimento e nel caso ne ricorra la necessità intervenire per migliorarne le abilità mediante esercizi specifici che hanno dimostrato una validità scientifica di efficacia.

Quando eseguire una valutazione?

Tendenzialmente la risposta che solitamente viene data, quando vediamo che nostro/a figlio/a fa fatica ad apprendere a scrivere o a leggere durante la scuola primaria, è “con il tempo imparerà..ci vuole tempo..lo seguirò di più nei compiti”. Purtroppo se questa affermazione è vera da un punto di vista di supporto psicologico ed emotivo nei confronti di nostro/a figlio/a non lo è da un punto di vista di sviluppo e di costruzione delle abilità di letto-scrittura che hanno delle fasi e dei requisiti ben precisi per essere apprese.

Quindi per rispondere alla domanda: è buona norma eseguire una valutazione oggettiva e standardizzata quando si riscontrano delle difficoltà ad apprendere a scrivere e leggere (ad es. in 1° Primaria); questo perché le difficoltà possono avere delle significative ricadute sulla propria autostima e sulla percezione di sé rispetto ai compagni di classe.

📬 Per info scrivete nei messaggi risponderò al più presto!

✨ Che possa portare a tutti maggior serenità e benessere !
31/12/2022

✨ Che possa portare a tutti maggior serenità e benessere !

✨A voi tutti!
23/12/2022

✨A voi tutti!

29/11/2022

🧠🌀 𝐋𝐚 𝐫𝐮𝐦𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐬𝐞́ 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 🧠🌀

Quali sono questi circoli viziosi che si instaurano e si mantengono grazie alla ruminazione, alimentandola a loro volta?

1. Evitamento- la persona tenderà ad evitare tutte quelle esperienze che, secondo la sua percezione e i suoi timori, la porteranno a rivivere nuovamente l’evento fallimentare o di perdita iniziale e i conseguenti stati emotivi spiacevoli.

2. Senso di impotenza- la ruminazione è caratterizzata da pensieri e domande astratti, generici e svalutanti di sé; così facendo, la persona ricava un’immagine di sé di incapacità, impotenza e inettitudine che va a confermare i pensieri auto-svalutanti.

3. Mancanza di energia mentale – la ruminazione è un’attività mentale che risucchia notevoli quantità di energia mentale, rende difficile concentrarsi, interferisce con le capacità mnemoniche e con l’attenzione, riducendo così tutte le funzioni cognitive superiori.

4. Difficoltà relazionali – sempre a causa dell’enorme dispendio energetico derivante dalla ruminazione, il “ruminatore” tende ad essere poco presente emotivamente e cognitivamente anche all’interno delle relazioni perché continuamente distratto dal flusso di pensieri ricorsivi e dall’umore negativo che ne deriva.

Tratto dal testo di
👩‍⚕️ 𝑫𝒐𝒕𝒕𝒐𝒓𝒆𝒔𝒔𝒂 𝑪𝒓𝒊𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂 𝑩𝒖𝒔𝒄𝒆𝒎𝒊

27/10/2022
FUNZIONI ESECUTIVE: cosa sono, a cosa servono e perché sono importanti allenarle già in età prescolare?Le Funzioni Esecu...
27/10/2022

FUNZIONI ESECUTIVE: cosa sono, a cosa servono e perché sono importanti allenarle già in età prescolare?

Le Funzioni Esecutive sono “quelle abilità che permettono a un individuo di anticipare, progettare, stabilire obiettivi, attuare progetti finalizzati a uno scopo, monitorare e autoregolare il proprio comportamento per adeguarlo a nuove condizioni.”

Esse permettono dunque a un individuo di fare progetti, organizzare e gestire il loro tempo, la loro giornata, le loro azioni, le loro emozioni, rimanere concentrati su un determinato compito e portarlo a termine, risolvere problemi, stabilire delle priorità.

Il disturbato lavoro delle FE limita la cognitività, ovvero quella funzione psichica mentale che coordina e organizza il pensiero e che struttura le condotte umane, l’apprendimento delle informazioni, l’elaborazione della conoscenza, l’ideazione, la programmazione e il controllo di ogni comportamento.

Numerosi fattori possono essere ricondotti alle FE: attenzione selettiva, controllo degli impulsi e inibizione, self-monitoring (autoregolazione), iniziativa, memoria di lavoro, flessibilità cognitiva o shifting, pianificazione e problem-solving, fluenza verbale.



 In tenera età devono essere allenate intensamente!

Se un bambino in età prescolare (quindi precocemente) esercita e sviluppa le proprie funzioni esecutive, avrà sicuramente maggiore successo negli apprendimenti scolastici, una vita più serena, un comportamento controllato (non impulsivo) e idoneo alle situazioni e ai contesti sociali, una buona organizzazione nella vita quotidiana, sociale e lavorativa, sarà capace di generare nuove strategie, sarà flessibile e sarà in grado di adattarsi ai cambiamenti di attività, ambienti o persone, di coordinare più abilità o funzioni in contemporanea, attivare la memoria di lavoro, spostare e mantenere l’attenzione, prendere decisioni adeguate al contesto.

Come si manifesta un deficit delle FE?

- Frustrazione

– facili dimenticanze e difficoltà nel portare a termine un gioco

– frequenti atteggiamenti oppositivi o aggressivi per cose banali o durante i cambiamenti di attività o giochi (piangono spesso e sono irascibili)

– difficoltà nella turnazione, nel rispetto delle regole

– difficoltà nel ricordare una o più consegne in sequenza

– lentezza alternata a precipitazione nelle attività motorio-prassiche o nel linguaggio

– ipercinesia ed eccitabilità o nervosismo in presenza di confusione o più stimoli

– difficoltà nella memoria ordinata o sequenziale

– impacci, scoordinamenti, maldestrezze a livello grosso motorio e nelle prassie bimanuali

– disordini linguistici e nella motricità grafica

Sono numerosi i quadri clinici nei quali è evidente una difficoltà di programmazione, organizzazione, autoregolazione e autocontrollo del comportamento o una scarsa capacità di adeguarsi ai cambiamenti e a situazioni nuove: possiamo riscontrare problemi nelle FE nell’ADHD (impulsività, disattenzione, scarso frenaggio, scarsa memoria di lavoro, difficoltà nel gestire le emozioni e nel spostare il focus da un compito a un altro), in molti bambini con DOP/DC, Disprassia o Dsa, Autismo, Disturbi generalizzati dello Sviluppo, Sindrome di Gilles de la Tourette, nati pretermine.

Se pensi possa essere utile a qualcuno, condividi il post 😇
📞 Per qualsiasi domanda, commentate il post o contattatemi su Messanger qui sulla pagina

👩‍⚕️ 𝑫𝒐𝒕𝒕𝒐𝒓𝒆𝒔𝒔𝒂 Proverbio Caterina

📲
Ricevo, previo appuntamento,

23/10/2022

👉Come spiegare l'epilessia ai bambini?

Parlare di disturbi neurologici ai piccoli pazienti non è sempre facile, per questo la Lega italiana Contro l’Epilessia e la Fondazione Epilessia LICE hanno realizzato il libretto “Il mare in testa”, per spiegare ai bambini questa malattia attraverso il racconto di un'improvvisa tempesta.

➡️Per saperne di più e scaricare il libretto vai all'articolo della newsletter:http://ow.ly/I5Bq50L6OFo

22/10/2022

Oggi celebriamo la Giornata Mondiale dell’Ascolto, un evento internazionale che intende promuovere l’ascolto come opportunità di sviluppo e cambiamento personale.
Si tratta di un tema che affrontiamo spesso, a maggior ragione in un periodo in cui sono emerse ulteriori fragilità conseguenti agli anni di pandemia.
Le tante richieste di bonus psicologico ci dicono che c’è un grande bisogno di ascolto, in particolar modo tra i più giovani, che hanno compreso come la figura del professionista psicologo sia fondamentale per intercettare disagi che potrebbero condizionare il futuro in negativo.
Ascoltare ci permette di metterci nei panni dell’altro, capire come si sente e che emozioni prova, un’azione importante sia nel nucleo familiare che nei rapporti sociali.

21/10/2022

AI FIGLI CI SONO COSE DA DIRE
«Ci sono cose da dire ai nostri figli.
Come ad esempio che il fallimento è una grande possibilità.
Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara.
Non da altro.
Dovremmo dire ai figli maschi
che se piangono, non sono femminucce.
Alle femmine che possono
giocare alla lotta o fare le boccacce
senza essere dei maschiacci.
Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sé.
Che esistono pensieri spaventosi, e di non preoccuparsi.
Dovremmo dire che si può morire,
ma che esiste la magia.
Ai nostri figli dovremmo dire
che il giorno del matrimonio non è il più bello della vita.
Che ci sono giorni sì, e giorni no.
E hanno tutti lo stesso valore.
Che bisogna saper stare, e basta.
E che il dolore si supera.
Ai nostri figli maschi dovremmo dire
che non sono Principi azzurri
e non devono salvare nessuno.
Alle femmine che nessuno le salva,
se non loro stesse.
Altrimenti le donne continueranno
a morire e gli uomini a uccidere.
Ai nostri figli dovremmo dire
che c’è tempo fino a quando non finisce,
e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.
Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti,
e la vita non è una lotta.
Dovremmo dire che la cattiveria
esiste ed è dentro ognuno di noi.
Dobbiamo conoscerla per gestirla.
Dovremmo dire ai figli che non sempre
un padre e una madre sono un porto sicuro.
Alcuni fari non riescono a fare luce.
Che senza gli altri non siamo niente.
Proprio niente.
Che possono stare male.
La sofferenza ci spinge in avanti.
E prima o poi passa.
Dovremmo dire ai nostri figli che possono
non avere successo e vivere felici lo stesso.
Anzi, forse, lo saranno di più.
Che non importa se i desideri non si realizzano,
ma l’importante è desiderare.
Fino alla fine.
Bisogna dir loro che se nella vita
non si sposeranno o non faranno figli,
possono essere felici lo stesso.
Che il mondo ha bisogno del loro impegno
per diventare un luogo bello in cui sostare.
Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.
Che possono essere quello che vogliono.
Ma non a tutti i costi.
Che esiste il perdono.
E si può cedere ogni tanto,
per procedere insieme.
Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano.
Molto lontano.
Dove non li vediamo più.
E che noi saremo qui.
Quando vogliono tornare».
(Cinzia Pennati)

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