
25/12/2024
JonBenét Patricia Ramsey fu uccisa la sera di Natale del 1996. Il suo corpicino fu ritrovato nella cantina della villa dei Ramsey, a Boulder, in Colorado. La bimba aveva solo sei anni ma era già una reginetta di bellezza, infatti sua madre, ex miss, l'aveva fatta partecipare a tutti i concorsi della zona. I sospetti caddero all'inizio sui genitori e sul fretello della bimba ma ad oggi nessuno è stato condannato per questo delitto.
JonBenét era nata ad Atlanta, in Georgia, il 6 agosto del 1990. All'età di 9 mesi, si trasferì con tutta la sua famiglia a Boulder, in Colorado.
Il padre, John Bennett Ramsey, era un uomo di successo, un ricco uomo di affari, mentre la mamma, Patricia Ann "Patsy" Paugh, come già anticipato, era una ex reginetta di bellezza.
La sera del 25 dicembre del 1996, la famiglia della bimba rincasò verso le 22:00. I bimbi furono messi a dormire mentre i genitori prepararono i bagagli in vista del viaggio del giorno dopo.
Alcuni vicini dichiararono di aver sentito l'urlo di un bagno durante la notte tra Natale e Santo Stefano, invece i familiari della piccola dichiararono di non aver udito nulla di strano e di aver notato la scomparsa della bimba verso le 5:30 del mattino del 26 dicembre. In particolare, la mamma disse di aver trovato sulle scale di servizio che portavano alla cucina, una lettera lasciata dai rapitori, i quali chiedevano un riscatto di 118.000. Indagini successive stabilirono che quei fogli provenivano da un quaderno della mamma stessa e che la cifra richiesta corrispondeva esattamente alla cifra ottenuta da John Ramsey come gratifica natalizia. Alle 5:52 la madre telefonò al 911 per denunciare il rapimento della bimba JonBenét. La polizia intervenuta nell'immediato non trovò alcune segno di effrazione e di intrusione. Verso le 13, la detective Linda Arndt chiese ad un amico della famiglia Ramsey di accompagnare John a controllare se in casa ci fosse qualcosa di insolito. John insieme a due suoi amici iniziarono l'ispezione e proprio Ramsey ritrovò il ca****re della bambina nel seminterrato.
La bimba aveva il nastro adesivo sulla bocca, il collo e i polsi legati con il nylon, un cuoricino rosso disegnato sulla mano sinistra. Preso dal panico nel ritrovare il corpicino della sua bimba in quelle condizioni, John rimosse immediatamente il nastro adesivo dalla bocca della piccola JonBenét e portò il corpo della bimba al piano superiore, tentando una rianimazione. In seguito, il corpo fu spostato da un poliziotto sul pavimento e il padre lo coprì con una copertina. Alle 13:50, la casa fu resa scena del crimine e messa sotto sequestro. Alle 20:00 arrivò il medico legale e alle 20:45 il corpo fu trasportato in obitorio.
Il corpo quindi fu ritrovato quasi 8 ore dopo la denuncia di scomparsa da parte della mamma. Molte persone criticarono gli inquirenti i quali inizialmente permisero a familiari ed amici di poter accedere in cada, compromettendo le prove.
Alcune particolarità. Gli inquirenti osserveranno che le lenzuola della piccola JonBenét erano bagnate e diversi testimoni affermarono che la piccola soffriva di enuresi notturna, probabilmente dovuta all'eccessiva pressione a cui era sottoposta dai genitori per le loro ambizioni. Inoltre, sembrerebbe che la mamma di JonBenét soffrisse di depressione dovuta al cancro da cui era affetta.
Un'altra particolarità era che la casa dei Ramsey era estremamente particolare e, secondo le parole dell'ex domestica, difficile da percorrere per persone estranee, soprattutto per arrivare al seminterrato, di cui neanche la domestica nei era a conoscenza.
Autopsia: la bimba era morta per strangolamento, presentava una profonda frattura del cranio di crica 20 cm. Lo strangolamento era avvenuto da dietro, probabilmente perché l'assassino conosceva la piccola e non era riuscito a guardarla in faccia mentre la uccideva.
Probabilmente il nastro adesivo era stato applicato post mortem e il nylon attorno ai polsi era stato legato in modo molto largo, tanto da lasciar spazio ad eventuali movimenti. Non vi erano prove di stupro ma la violenza sessuale non poteva essere esclusa in quanto la piccola presentava segni strani, forse dovuti alla rude pulizia effettuata dopo l'ennesimo episodio di enuresi.
Un'altra particolarità era che il patologo affermò che la bimba presentava nello stomaco dell'ananas mangiata un paio di ore prima della sua morte, mentre i genitori affermarono che la piccola dormiva già prima delle 22:00 e che a cena non fu servita l'ananas. Eppure alcune foto scattate il 26 dicembre nella casa dei Ramsey mostravano sul tavolo della cucina una ciotola contenente ananas.
Il funerale avvenne il 31 dicembre e il 1 gennaio i genitori rilasciarono un'intervista esclusiva alla CNN.
Furono seguite diverse piste, tra cui anche quella familiare ma ad oggi nessuno è stato incarcerato per l'omicidio della piccola JonBenét.