Dottoressa Alessia Laudati Psicologa - Psicoterapeuta

Dottoressa Alessia Laudati Psicologa - Psicoterapeuta Psicologa clinica iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio n° 22371. Psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico (Psicoanalisi della Relazione).

Attuo percorsi di Sostegno Psicologico, di Psicoterapia e Consulenza ad adulti e giovani adulti.

[Il valore del desiderio]Desidero, dunque sono.Questa è la frase che mi passa per la testa quando rifletto sull'immenso ...
27/08/2025

[Il valore del desiderio]

Desidero, dunque sono.
Questa è la frase che mi passa per la testa quando rifletto sull'immenso valore del desiderio.
L'assenza di desiderio sembra attraversare le molteplici e variopinte sfumature della psicopatologia.
La domanda più sofferta sembra essere: chi sono io se non so di cosa sono fatto?
I desideri ci costituiscono così come i pensieri e le paure.
I desideri definiscono chi siamo.
Saper desiderare e, dunque, guardare in faccia i propri desideri prendendoli sul serio, è una capacità che puó essere costruita a partire dal momento in cui iniziamo ad esistere nel mondo.
Il bambino può sviluppare la capacità di desiderare se non gli vengono continuamente ed incessantemente proposti giochi ed attività precostruiti, se gli viene data anche la possibilità di stare con sé, di creare a partire da sé, di alzare gli occhi, di osservare e di interagire con il mondo circostante.
E se gli viene data la preziosa possibilità di essere visto nel suo essere e non come un performante contenitore di aspettative.
Impara, così, passo dopo passo, a stare nell'attesa, intesa come tempo in cui sta con sé, a costruire i propri desideri ed il proprio tempo interiore.

Credo nell'interconnessione tra desiderio, attesa e tempo interiore.
Così vitale poiché fondamento di un'esistenza in cui ci si sente esistere.

Il tempo interiore è il tempo dettato dal proprio ritmo, così soggettivo ed autentico perché denso dei propri desideri, pregno del proprio modo di essere e di esistere nel mondo.

È questo il terreno su cui sto tentando di far poggiare i piedi di mio figlio: sto tentando di proporgli radici su cui camminare nella libertà di scegliere e di ascoltare il proprio passo.

Proprio come un albero che organizza e riorganizza le sue radici per vivere.

Ho atteso e desiderato così tanto questi paesaggi e sapori che interiormente il tempo vissuto tra quei colori mi è sembrato molto di più.

✨️

Eccomi, dopo tanto tempo.Io qui ci sono quando sento profondamente di esserci, con trasparenza e non per apparenza.Esser...
01/07/2025

Eccomi, dopo tanto tempo.
Io qui ci sono quando sento profondamente di esserci, con trasparenza e non per apparenza.
Essere madre mi avvolge e mi travolge.
Mi educa, mi fa evolvere e crescere continuamente in un turbinio incessante di emozioni così diverse e potenti.
Essere madre mi sta insegnando ad esserci come sono e sento di essere: un gioco di parole così autentico ed umano.
Mi indica la direzione che voglio dare al mio tempo in questa vita.
Essere qui è dura se si ama vivere il proprio tempo condividendo sorrisi, lacrime, desideri, paure, attese, sorprese, misteri mentre ci si guarda negli occhi.
Essere madre mi sta insegnando ad essere umana, a portare nelle sedute la mia umanità fatta di tutto quello che sono e dei miei passi, uno dopo l'altro.
E che privilegio respirare insieme ai miei pazienti l'autenticità delle nostre umanità, l'intimità dei nostri vissuti, la profondità dei nostri sguardi sul mondo e su di noi.
Ci vuole umanità in questo mondo così robotico, performante e sempre più artificiale.

E che male c'è se una terapeuta sceglie di condividere una sua foto mentre mangia felice le fragole con il gelato alla crema? ❤️

✨️ Amo dare forma ai miei desideri.Che un altro percorso abbia inizio!Siamo un gruppo di professioniste e mamme che desi...
20/04/2025

✨️ Amo dare forma ai miei desideri.
Che un altro percorso abbia inizio!
Siamo un gruppo di professioniste e mamme che desidera tantissimo accogliere, supportare ed ascoltare i genitori in uno spazio sicuro e non giudicante, il Nido per te 💛

🌸 Ho conseguito con lode la Laurea Specialistica in Psicologia Dinamico - Clinica dell'infanzia, dell'adolescenza e della famiglia presso la Sapienza Università di Roma.
🌼 Ho conseguito con lode il diploma di Specializzazione in Psicoterapia presso la Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione (SIPRe) di Roma.
🌻Ho effettuato un Corso di Alta Formazione in Psicologia Perinatale presso la Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione (SIPRe) di Milano.
🌺 Effettuo Diagnosi Psicoanalitica ed attività di Consulenza, Supporto Psicologico e Psicoterapia.
Mi dedico anche alla costruzione di progetti prevalentemente inenerenti alla gemellaritá ed alla genitorialitá.

Parliamo tanto di società.Ma la società ormai esiste davvero?Ho la sensazione che, quando le persone stanno insieme, non...
08/03/2025

Parliamo tanto di società.
Ma la società ormai esiste davvero?

Ho la sensazione che, quando le persone stanno insieme, non stiano realmente insieme e che, quando parlano, non si stiano realmente ascoltando.
Percepisco un movimento sempre più intenso, seppur sottilmente mascherato da un'immagine fantomatica ed illusoria della società, verso un isolamento non solo fisico ma anche affettivo.
Sembriamo talmente concentrati sulla prossima performance da sfoggiare sul palcoscenico della vita, da dimenticare chi siamo nella nostra soggettiva ed ineguagliabile unicità.
Unicità che vuole essere raggiunta a tutti i costi come fosse un prodotto da acquistare e da vendere, piuttosto che il nostro modo di essere già presente dentro di noi, eppure dimenticato, talvolta sradicato, soffocato, taciuto, così disprezzato da essere plasmato ad immagine e somiglianza di qualcun altro.
Nasciamo come esseri umani relazionali, eppure il contatto che frequentemente viviamo sembra essere privo di tatto (il senso del tatto) e pregno di immediatezza tecnologica.
Quell'immediatezza che non si costruisce col sapore desiderante e complesso dell'attesa ma con le nostre mani che toccano un luminoso, abbagliante e freddo schermo.

Esistono ancora i cinque sensi?
Vediamo (ci vediamo), odoriamo (ci odoriamo), gustiamo (ci gustiamo), tocchiamo (ci tocchiamo), ascoltiamo (ci ascoltiamo) ancora?

Paradossale è scrivere questa riflessione tramite uno schermo: provo al contempo attrazione e repulsione.
E mi sento triste perché, mentre osservo un meraviglioso tramonto, non posso non pensare ai colori che forse stiamo sottraendo al mondo.

Che ognuno trovi il proprio augurio dentro di sé.Che ognuno sia libero di non cercarlo né trovarlo se non se la sente.Ch...
01/01/2025

Che ognuno trovi il proprio augurio dentro di sé.
Che ognuno sia libero di non cercarlo né trovarlo se non se la sente.
Che ognuno sia libero di vivere la vita che vuole vivere.
Che ognuno sia libero di far fatica a vivere la vita che vorrebbe vivere.

Non esiste augurio universale.
Ognuno è quel che è in questo esatto momento
e va bene così.
Il tempo della vita continua a fluire: la fine di un anno e l'inizio di un nuovo anno esiste - io credo - nella concezione illusoria che abbiamo del tempo.
Tutto è in divenire,
come questo meraviglioso albero insegna.
E va bene così.

✨️

Una neomamma che ha in sé la complessità del diventare genitore ogni giorno.Immensamente felice, storta, stanca, in dive...
11/10/2024

Una neomamma che ha in sé la complessità del diventare genitore ogni giorno.

Immensamente felice, storta, stanca, in divenire.

La nostra società è a misura di macchina e non di essere umano.Ecco perché soffriamo.
04/06/2024

La nostra società è a misura di macchina e non di essere umano.

Ecco perché soffriamo.

[Sulla vita inevitabilmente sfumata]Un Lunedì di Novembre 2023 ho perso mio padre.Un Lunedì di Aprile 2024 è nato mio fi...
14/05/2024

[Sulla vita inevitabilmente sfumata]

Un Lunedì di Novembre 2023 ho perso mio padre.
Un Lunedì di Aprile 2024 è nato mio figlio.

Un connubio di nascita e morte complesso e delicato che ho vissuto durante la mia prima gravidanza: la morte di mio padre, la morte della mia unica dimensione di figlia, la nascita di me come madre e di un corpo in evoluzione.
Tanta gioia e tanto dolore, contemporaneamente.
Cosa darei per incontrare anche solo per un istante mio padre e fargli conoscere mio figlio.

Mi guardo e non riesco a fare a meno di trarre insegnamenti dalle esperienze che vivo.
La vita sa essere un tesoro di inestimabile valore se glielo permettiamo.

Ho imparato sulla mia pelle - piena di brividi - che le sfumature emotive della vita sono tante, sono variegate e non sono sempre prevedibili e controllabili.
Ho imparato ad integrare gioia, dolore, rabbia, stupore, nostalgia, sguardo in prospettiva, senso di colpa, accettazione.
Tante emozioni in una sola giornata.
E ancora, ancora, in un processo in divenire imperfetto che non può che essere fatto di un passo dopo l'altro.

Io, che quando ero più giovane, chiedevo inconsciamente a me stessa di sorridere sempre credendo che fosse questo il cuore pulsante della felicità.
Attraverso un potente percorso di analisi personale, ho imparato a sentire e ad ascoltare il dolore e la rabbia e, soprattutto, a dare a queste emozioni uno spazio dentro di me e nella relazione con l'altro.
Ho imparato che posso sentire di essere attraversata dalla serenità anche quando provo dolore o mi arrabbio.
E che l'altro rimane, resta, nei miei sfumati moti interiori.

E non è semplice, è vita.

Ho imparato che la vita è un quadro che possiamo dipingere se accettiamo la sua natura inevitabilmente sfumata ed imprevedibile.

"Passo dopo passo": è quello che dico a me stessa e alle persone coraggiose che hanno scelto di camminare insieme a me nell'intimità della loro vita.

Una ricerca importantissima, necessaria, rivoluzionaria, che merita attenzione.❤️
12/04/2024

Una ricerca importantissima, necessaria, rivoluzionaria, che merita attenzione.

❤️

Così quando lui se ne va in una gigantesca incubatrice capisci che non lo potrai abbracciare e che devi rimanere in sala d’attesa .
«Dove vanno? Li posso seguire?». «Ora no, rimanga nella sala d’attesa».
Noi padri di prematuri, cosa facciamo? Rimaniamo nella sala d’attesa.
(...) «Papà, vuole andare a salutare sua moglie?».
«Ah, posso già? Sì, sì, vengo subito».
Certo che ci vado, non vedo l’ora. Quando lei ti guarda sorridente e ti chiede come stanno Filippo e Francesca, tu non puoi che scostare l’abbraccio e riprendere quel fazzoletto umido.
Non puoi che dire, piangendo: «Sono piccolissimi».
Che altro puoi dire? Degli allarmi rossi, delle urla strozzate, delle incubatrici, delle cannule in bocca, dell’intubamento e del non vederli più per chissà quanto tempo? No, ho preferito fare a meno della precisione e dei dettagli per donarle un’immagine caricaturale: «Sono piccolissimi».
("Come respira una piuma")

"L’esperienza della paternità in terapia intensiva neonatale” è un progetto di ricerca che sto conducendo insieme all’Università San Raffaele di Milano in collaborazione con l’Università Bicocca.
La ricerca si pone l’obiettivo di comprendere e analizzare i vissuti dei padri in seguito alla nascita
pretermine del proprio bambino e al conseguente ricovero in Terapia Intensiva Neonatale, con
lo scopo di migliorare l’esperienza in questi reparti.
In particolare, in questa fase dello studio, ci rivolgiamo a papà di bambini nati pretermine non molto tempo fa,
che hanno avuto un’esperienza in TIN anche difficile o spiacevole.
Quindi, se avete vissuto un’esperienza simile e vi va di condividerla con noi non esitate a contattarci. La vostra storia potrebbe essere d’aiuto per quelle famiglie
che come voi, dovranno attraversare questo complesso e delicato percorso.

Per info. Scrivete a florita.marcello@hsr.it

"Per portare a termine la sua ricerca sul senso più profondo della vita, Siddharta doveva avere un corpo in salute.Dovev...
10/04/2024

"Per portare a termine la sua ricerca sul senso più profondo della vita, Siddharta doveva avere un corpo in salute.

Doveva prendersi cura di sé.

Che cosa avrebbe ottenuto se fosse morto di fame, di sete o per le ferite autoinflitte?
Il suo scopo non era l'autodistruzione, ma la liberazione dalla sofferenza.

E la liberazione non passa dagli estremi.

Ora lo sapeva: non era libero quando viveva in mezzo al lusso e alla ricchezza, ma non era libero nemmeno vivendo di stenti.

Si rese conto che la strada giusta era la Via di Mezzo: restare ugualmente distante dalla sofferenza fine a se stessa e dal piacere illusorio".

("Profondo come il mare, leggero come il cielo.
Un viaggio dentro se stessi per trovare la serenità.
G. Gotto)

Indirizzo

Piazza Fagiolo, 9
Albano Laziale
00041

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Verso il Sentirsi

Sentire la Psicologia come una scelta “obbligata” poichè intensamente presente in me e farne una Professione significa scegliere di vivere insieme al proprio modo di pensare e di emozionarsi.

E’ come se si potesse scegliere l’iride con cui guardare il mondo o il modo di essere - nel - mondo unico ed irripetibile di ogni soggetto umano. Vivere a contatto con la Psicologia non è un momento, non è una fase, è un processo fatto di passi emotivamente diversi. Se l’altra faccia del desiderio è la paura, non si può desiderare di andare VERSO IL proprio SENTIRSI senza averne timore o di chiedere aiuto senza sentirsi spaventati e chiusi nella rigida e statica gabbia del “vorrei ma non posso e mai potrò”.

Però, se la coraggiosa richiesta di aiuto viene vissuta in uno spazio relazionale accogliente, protetto e non giudicante, può diventare un VIAGGIO in cui poter costruire insieme visioni alternative, in cui potersi sentire al centro della propria vita, poichè “Il viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’ avere NUOVI OCCHI” (Marcel Proust).

Ascoltare con profonda cure le infinite e peculiari sfumature di una persona e della sua storia di vita e rispettarne la soggettività è il presupposto basilare e prezioso del mio lavoro.