Studio di Psicologia Move&Mind

Studio di Psicologia Move&Mind Psicoterapia - Psicomotricità - ABA - Gioco - Arte - Movimento - Gruppi esperienziali - Relazione

Dott.ssa Addante Lucia Daniela
Psicologa Clinica
Psicoterapeuta Psicoanalitica
Counselor presso UniBa
Formata in Psicomotricità
Tecnico RBT
Tecnico ABA
Maestra di TeatroDanza

15/10/2025

FREUD E I “VASI COMUNICANTI”
Sigmund Freud aveva un'impareggiabile capacità di chiarire concetti psicologici complessi utilizzando vivide metafore e analogie. Una di queste metafore, che utilizzò nel suo saggio del 1914, "Introduzione al narcisismo", è quella dei "vasi comunicanti".
Questa metafora offre una rappresentazione vivida delle intricate relazioni tra amore per se stessi, amore per l'oggetto e sviluppo della psiche.
La metafora dei “vasi comunicanti”, conosciuta anche come “legge dell’equifinalità psichica”, descrive come l'energia psichica, la “libido”, si possa spostare all'interno dell’apparato psichico. Freud propose che l’energia psichica non fosse limitata o finita ma piuttosto una forza dinamica in costante flusso, capace di mobilità. Questa metafora illustra come l’energia investita nell’amore per se stessi e nell’amore per l’oggetto sia intercambiabile e fluida, proprio come l’acqua nei vasi interconnessi.
Secondo Freud, il bambino nasce in uno stato di “narcisismo primario”, in cui tutta l'energia psichica è diretta verso se stesso. Le zone erogene, le zone di contatto con l’oggetto, le aperture del corpo, divengono punto di “concentrazione libidica”, generando un vissuto di piacere e dispiacere. Man mano che il bambino cresce e si sviluppa, l’energia può spostarsi tra l’amore per sé e l’amore per gli “oggetti”, gli altri con cui il bambino entra in contatto, proprio come l’acqua può scorrere da un vaso all’altro.
Tuttavia, Freud riconobbe anche che esiste un principio fondamentale in gioco: quello della “conservazione” dell'energia psichica. Ciò significa che mentre l’equilibrio tra amore per se stessi e amore per l’oggetto può cambiare, la quantità totale di energia rimane relativamente costante.
Il processo di sviluppo e l'equilibrio tra “amore per se stessi” e “amore per l'oggetto” sono centrali per la comprensione di Freud della psiche.
Quando la libido si lega all’oggetto, essa viene definita “libido oggettuale”. La perdita dell’oggetto, come nel caso della morte di una persona amata, determina il ritorno della libido sull’Io.
Tuttavia questo non sarebbe l’unico effetto: davanti alla perdita dell’oggetto, perdiamo anche una parte di noi

14/10/2025
“Da questo primitivo scambio, tempo primigenio che precede la forma dell’essere, muovono le prime battute di quella sinf...
26/09/2025

“Da questo primitivo scambio, tempo primigenio che precede la forma dell’essere, muovono le prime battute di quella sinfonia sensoriale che lascerà, come dice Fenichel, quel ricordo indelebile fonte dell’intero mondo affettivo, e che costituisce la base della costruzione di una armonica identità femminile.
La lingua della madre, già riconosciuta dalla neonata in 37a ora (De Mauro, 2002) distinta dalle altre lingue anche se è la stessa madre a parlarle, è voce, è tono, è corpo ed è sensi. Il senso delle cose. La lingua della madre accoglie la bambina nel proprio “essere femminile”, dando l’impronta di “genere” al cammino della conoscenza, così come l’eccitazione del seno apre al vissuto sensoriale. La lingua della madre prelude, prepara e predispone il linguaggio affettivo, sensuale e sessuale:il linguaggio dell’amore.” (Malde Vigneri, 2009, “Essere donna oggi. L’attacco alla maternità”, in monografia “Figure del femminile” Rivista di Psicoanalisi, p. 20)

(Nel momento in cui il bambino viene "nutrito", appagando così il suo bisogno, egli si trasforma tonicamente ed emoziona...
14/09/2025

(Nel momento in cui il bambino viene "nutrito", appagando così il suo bisogno, egli si trasforma tonicamente ed emozionalmente, allo stesso tempo anche la madre si trasforma: entrambi reciprocamente si trasformano.)

&mindstudiodipsicologia

23/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

02/08/2025

🌐 𝗣𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗮𝗴𝗻𝗼𝘀𝗶

Autore:

✒️ 𝗩𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗟𝗶𝗻𝗴𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶, psichiatra e psicoanalista, president SPR-IAG, Scientific director–Research in Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome. Professore ordinario, Facoltà di Medicina e Psicologia, Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica e Salute, Università La Sapienza di Roma, referente del Servizio di Counselling psicologico per il personale La Sapienza.

Questo articolo appare nel numero 2 del 2022 della rivista Gruppi: http://bit.ly/3ZH1RhX

🔸 L'autore parla del ruolo della personalità nella costruzione della diagnosi. 𝗟𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝘂𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗮𝗴𝗻𝗼𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗹’𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀: quella del paziente e quella del terapeuta. Ciò a cui il clinico deve prestare attenzione è l’assessment psicologico. È attraverso il succedersi degli incontri che è possibile cogliere non soltanto il disturbo e il sintomo di cui soffre l’individuo, ma anche i meccanismi di difesa, le rappresentazioni di sé stesso, degli altri e delle relazioni, le risorse psicologiche, la sua capacità di mentalizzazione, il contesto socioculturale e le condizioni ambientali

Approfondisci le tematiche della rivista Gruppi: https://coirag.org/rivista-gruppi/

18/07/2025
01/07/2025

"Chiunque si occupi del problema del narcisismo si imbatte nella paradossale polisemia del concetto, un aspetto essenziale del quale fu studiosa Lou Andreas-Salome, sotto l'angolazione del "duplice orientamento del narcisismo".

L'autrice cerca di chiarire la contraddizione fra l'atteggiamento narcisista di chi cerca in ogni maniera di individuarsi e quello di colui che non può vivere al di fuori di una relazione fusionale permanente. ..

Tale concezione dialettica ci permetterà così di individuare l'identico fattore narcisistico in quadri clinici a fenomenologia disparata e opposti l'uno all'altro.

Presso la ninfomane, che è obbligata a darsi a tutti gli uomini per un bisogno narcisistico incoercibile di essere amata, e presso la vamp frigida che deve sedurre gli uomini per la stessa ragione, ma che, nello stesso tempo, deve loro rifiutarsi per narcisismo, presso la donna che si agghinda e quella che, trovandosi perfetta, si trascura, cosa che può arrivare fino al delirio.

Narcisista è colui che si ama molto, ma anche colui che si ama male o niente del tutto.

E' narcisista chi si tira in disparte dalla gente ma anche chi la sbalordisce con le sue imprese."

Bela Grumberger, Il narcisismo, PP. 10-11

01/07/2025

L'accesso alla comprensione del comportamento altrui avviene spesso implicitamente, senza la mediazione del linguaggio, come è stato confermato dalla scoperta dei neuroni specchio.

Lo scambio intersoggettivo ipotizzato sulla base del sistema dei neuroni specchio si caratterizza per l'intercorporeità, attraverso una corrispondenza immediata e reciproca di comportamenti senso-motori intenzionali.

È l'azione che viene riflessa nell'incontro intersoggettivo, in modo più immediato rispetto a qualsiasi scambio linguistico-mentale.

La comprensione delle azioni altrui si basa su una equivalenza motoria fra l'attore dell'azione e colui che interagisce e la osserva.

P. 55

10/06/2025
10/06/2025

Indirizzo

Via Cavour 21
Alberobello
70011

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

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+393296053683

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