14/03/2025
Il corpo è una catena cinetica interconnessa, e un’alterazione posturale o biomeccanica può avere origine sia dall’alto (anca) che dal basso (piede). Se una disfunzione dell’anca può generare compensi a livello del ginocchio e del piede, anche un problema di appoggio plantare può risalire e compromettere l’intero arto inferiore e la colonna vertebrale.
Quello che vedi in questa immagine è un esempio di instabilità dell’arto inferiore, dove la causa può essere sia discendente (da un’anca instabile) che ascendente (da un piede disfunzionale). Vediamo come questo si traduce in una catena di compensi biomeccanici.
IL PIEDE: LA BASE DELLA CATENA CINETICA
Il piede non è solo un punto d’appoggio, ma un sistema dinamico che assorbe e distribuisce le forze durante il movimento. Se questa funzione viene alterata, il corpo deve compensare a livello del ginocchio, dell’anca e della colonna vertebrale.
- Iperpronazione ed eversione del piede
Quando l’arco plantare collassa, il piede ruota verso l’interno, alterando la meccanica del retropiede e del mesopiede. Questo comporta un sovraccarico su tibiale posteriore, fascia plantare e legamenti del piede, aumentando il rischio di fascite plantare, sindrome del tunnel tarsale e tendinopatie del tibiale posteriore.
- Rotazione interna della tibia e del femore
Un piede iperpronato induce un movimento compensatorio a livello della tibia, che ruota internamente. Questo, a sua volta, porta il femore a ruotare internamente, causando uno stress anomalo sul ginocchio e una predisposizione a problematiche come la sindrome femoro-rotulea o la sindrome della bandelletta ileotibiale.
- Valgismo del ginocchio
Il ginocchio segue il collasso del piede e si sposta verso l’interno, creando un sovraccarico sul menisco mediale e sui legamenti collaterali. Con il tempo, questo può portare a dolore cronico e instabilità articolare.
- Alterazione della biomeccanica dell’anca e del bacino
Il femore ruotato internamente modifica la posizione del bacino, favorendo un tilt anteriore (iperlordosi) o una perdita di stabilità laterale. Il gluteo medio e minimo, responsabili dell’abduzione e della stabilizzazione del bacino, diventano meno efficienti, contribuendo alla cascata di compensi posturali.
- Compensazioni a livello lombare
Quando il bacino perde stabilità, la colonna lombare subisce un carico eccessivo, portando a tensioni muscolari, lombalgie e sindromi da sovraccarico articolare.
COSA ACCADE QUANDO L’ANCA PERDE STABILITÀ?
Dall’altro lato, se il problema nasce dall’anca (per debolezza dei glutei o alterata attivazione del core), gli effetti discendenti possono essere altrettanto impattanti.
- Rotazione interna del femore
Un deficit del gluteo medio e del gluteo minimo porta a una perdita di controllo laterale dell’anca, facendo ruotare internamente il femore. Questo influenza negativamente la biomeccanica del ginocchio e del piede.
- Valgismo dinamico del ginocchio
Il ginocchio collassa verso l’interno, creando un aumento dello stress sul comparto mediale (menisco, legamento collaterale mediale) e alterando la distribuzione del carico sulla rotula.
- Iperpronazione del piede
Un ginocchio instabile può trasmettere le sue alterazioni verso il basso, favorendo una pronazione compensatoria del piede. Ciò aumenta il rischio di tendinopatie, dolori plantari e instabilità della caviglia.
LE CONSEGUENZE DI QUESTA DISFUNZIONE?
Dolore alla regione lombare e sacrale, per compensazioni posturali del bacino e tensioni muscolari croniche.
Patologie femoro-rotulee come condropatia rotulea e sindrome della bandelletta ileotibiale, per malallineamento della rotula e stress eccessivo sui tessuti molli.
Dolore al ginocchio (menisco, legamenti, tendini) dovuto all’alterata biomeccanica dell’arto inferiore.
Tendiniti e borsiti dell’anca, in particolare del tensore della fascia lata e del gluteo medio.
Instabilità del piede e dolore plantare, con un aumento del rischio di fascite plantare, neuroma di Morton e tendinopatie tibiali.
COME CORREGGERE QUESTO SCHEMA DISFUNZIONALE?
- Potenziamento della muscolatura del piede e della caviglia
Per evitare l’iperpronazione e migliorare la stabilità plantare, esercizi come il toe yoga, il short foot exercise e il sollevamento del primo dito sono fondamentali.
- Rinforzo del gluteo medio e minimo
Esercizi come clam shells, hip abduction control e step-down eccentrico migliorano la capacità di controllo dell’anca.
- Lavoro sul controllo motorio del ginocchio
Attivare il quadricipite e migliorare il controllo del valgismo con single-leg squat e wall sit con banda elastica può ridurre lo stress articolare.
- Rieducazione della biomeccanica del cammino e della corsa
Nei soggetti sportivi o con alterazioni dell’appoggio, una valutazione della corsa e un’analisi del passo possono essere cruciali per correggere i compensi.
CONCLUSIONE: IL CORPO NON SI MUOVE A PEZZI!
Il corpo è un’unità funzionale interconnessa. Un problema che nasce dal piede può risalire fino all’anca e alla colonna vertebrale, così come un’instabilità dell’anca può compromettere il ginocchio e il piede.
Ecco perché trattare solo il sintomo non basta! Se hai dolore al ginocchio, non limitarti a guardare il ginocchio: indaga su tutta la catena cinetica per capire dove nasce il problema.
Hai mai notato squilibri simili nei tuoi pazienti o su te stesso? Scrivilo nei commenti! ⬇️
E per i curiosi, un articolo interessante che spiega le relazioni tra piede e colonna.
https://educarefisio.com/2025/02/11/ileopsoas-e-piede/