03/04/2025
Qual è il ruolo dell’allenatore nel settore giovanile?
Gli adulti che ci accompagnano lungo il nostro percorso sono guide essenziali: ci aiutano a crescere, a credere in noi stessi, a vivere le esperienze in modo sano. Ci guidano alla scoperta delle nostre competenze, ci rendono esseri umani preparati e soprattutto equipaggiati ad affrontare il mondo.
Essere un allenatore nel settore giovanile significa, prima di tutto, essere un educatore e un punto di riferimento, sia per i più giovani che vengono condotti nelle varie fasi di crescita, ma anche per i più grandi che si stanno confrontando con le prime sfide della vita.
I messaggi che un allenatore può veicolare sono potentissimi: sono parole, sguardi e gesti che possono influenzare l’identità di un allievo che, prima ancora di essere un atleta, è un essere umano in crescita che si sta confrontando con le proprie fragilità, che sente il peso delle aspettative, che non vuole deludere il mister o i propri genitori, che teme l’insuccesso e deve imparare a gestirlo.
Ma prima della performance e del risultato, il ruolo dell’allenatore è quello di dotare ogni allievo di ali per volare il proprio volo: ali costruite con le parole dell’incoraggiamento, dell’empatia, della passione, dei sani valori.
Il compito dell’allenatore è quello di aiutare l’allievo a diventare grande, competente, resiliente, capace di autodeterminarsi.
Tutto questo (e molto altro ancora), può fare la differenza tra la possibilità di costruire un atleta insicuro o edificare una persona capace, ma prima di tutto è essenziale che l’allenatore ne sia consapevole e che riconosca l’enorme responsabilità che ricade su di lui.
Le statistiche sono spietate: ci dicono che solo l’1% dei giocatori che incontriamo avrà la possibilità di diventare un atleta professionista.
Fortunatamente, il 100% di loro è costituito da esseri umani e dal loro inestimabile valore.