07/06/2024
L’ultimo giorno di scuola è l’occasione per un bilancio sull’esperienza che ho fatto anche quest’anno allo sportello psicologico del liceo Amaldi di Novi Ligure 🏫
Ci tengo a sottolineare che fare la psicologa scolastica non vuol dire “solo” ricevere in colloquio studentə che vivono con difficoltà lo studio, le prestazioni scolastiche, le relazioni sociali, i rapporti con la famiglia, la corporeità, la gestione delle emozioni, disabilità, malattie fisiche o psichiche, ecc.
Fare la psicologa a scuola significa essere parte attiva della comunità scolastica, prendendosi cura dei rapporti tra studentə, docenti, genitori e istituzioni esterne per promuovere il benessere psicologico di migliaia di persone connesse in una rete di supporto reciproco.
Ovviamente difficoltà e ostacoli ci sono sempre, ma offrire risorse psico-educative nell’ottica della prevenzione e aprire canali diretti con le istituzioni competenti per avere supporto immediato nelle situazioni di emergenza produce concretamente benessere 🌐🌱
Qualche esempio? L’assemblea di istituto che lə studentə hanno voluto dedicare alla prevenzione delle relazioni tossiche dopo aver sentito un mio intervento in classe sul tema. La rete di invio che si è creata con lə docenti per suggerire lo sportello a chi dava l’impressione di averne bisogno. La rete con genitori e servizi pubblici di salute mentale per favorire la presa in carico di adolescenti in sofferenza psicopatologica.
Pur con il monte ore limitato rispetto ai bisogni, sono fiera e grata di questa esperienza così arricchente dal punto di vista umano.
E poi lavorare con ə giovani mantiene giovani! 💁🏻♀️✨
Ora attendiamo di vedere se l’intesa siglata a marzo tra Consiglio Nazionale degli Psicologi e Ministero dell’Istruzione porterà davvero a garantire la presenza di uno sportello di ascolto e supporto psicologico gratuito nelle scuole di ogni ordine e grado, su tutto il territorio nazionale, a tutela del diritto alla salute psicologica.
Buona estate ragazzə! ☀️🕶️