
18/04/2024
🕉️L’importanza dell’equilibrio dei Chakra con l’aiuto di Campane tibetane, trattamenti Ayurvedici e Reiki.🕉️
Ayurveda Alpignano
Primo chakra
1 chakra, conosciuto come Chakra della radice e in sanscrito Muladhara. Si posiziona tra coccige e p**e e sta proprio alla base della colonna vertebrale. E’ caratterizzato da un colore rosso intenso ed è il centro energetico più vicino alla materia. Non a caso è collegato al sangue e le ossa.
Muladhara ha come simbolo un fiore di loto dai quattro petali con al suo interno un quadrato. E’ legato all’istinto di sopravvivenza, il desiderio di mettersi al sicuro e sfamarsi, proteggendosi davanti al pericolo. Quando è in squilibrio la persona prova insicurezza, è incosciente e sprezzante del pericolo. Non ha paura di niente e non si perita a fare azioni avventate che rischiano di mettere se stesso e gli altri in situazioni critiche.
Secondo Chakra
2 chakra, conosciuto anche come il Chakra del soffio vitale o Svadhisthana in sanscrito. Si posiziona nella parte bassa del ventre, sopra gli organi genitali. A livello fisico Svadhisthana è legato all’apparato riproduttore maschile e femminile, esso infatti controlla anche l’atto riproduttivo visto però non solo come un mero atto fisiologico per la sopravvivenza della specie, ma un atto di piacere.
Il secondo chakra è legato all’elemento acqua ed è rappresentato dal colore arancio. Ancora una volta vediamo l’istinto di sopravvivenza, ma questa volta muove il desiderio di trovare il proprio posto all’interno della comunità e della famiglia. E’ il chakra della vitalità, del movimento e dell’amore per la vita. Quando è in squilibrio vi è uno strano rapporto con il sesso, ma possono manifestarsi anche disturbi dell’alimentazione, emotività eccessiva e paura dell’acqua.
Terzo Chakra
Il terzo chakra, conosciuto anche come “plesso solare” o in sanscrito Manipura, si trova nella zona alta del ventre. E’ rappresentato da colore giallo e il suo elemento è il fuoco. E’ il centro delle nostre emozioni, qui vengono metabolizzate e analizzate. I problemi irrisolti si somatizzano proprio alla sua altezza ed ecco che non è rara la sensazione di avere come un macigno all’altezza dello stomaco in periodi di forte stress. Questo malessere alla lunga può provocare anche problemi fisiologici come il presentarsi di ulcere, ma anche disturbi come la gastrite o la difficoltà a digerire.
A livello fisiologico Manipura è collegato proprio alla funzione digestiva e tutte le attività del pancreas. A livello psicologico è legato alla consapevolezza dell’ego. Quando il terzo chakra è in squilibrio porta ad un’eccessiva timidezza, alcune volte anche alla passività e il troppo nervosismo.
Quarto Chakra
Il quarto chakra o chakra del cuore, in sanscrito è conosciuto come Anahata. Si trova dietro lo sterno, nella zona dove c’è il cuore. Viene considerato da molti come il centro energetico più importante e infatti, è posizionando le mani alla sua altezza che l’operatore reiki effettua il centramento necessario ad avviare il trattamento.
Anahata governa tutti gli altri chakra e li mantiene in equilibrio. Vale a dire che, quando lo squilibrio colpisce proprio lui, il lavoro da fare è molto più arduo. E’ questa la zona dei sentimenti. Quando c’è uno squilibrio si nota una certa difficoltà a socializzare con gli altri, ma anche la predisposizione a subire continui attacchi di ansia, problemi al cuore e allergie.
Il chakra del cuore è governato dall’elemento aria e viene rappresentato dal colore verde.
Quinto Chakra
Il quinto chakra, cioè il chakra della gola conosciuto in sanscrito come Vishuddha è collocato all’altezza delle clavicole, quindi nella parte bassa del collo. Si trova più o meno all’altezza della tiroide.
E’ il chakra che governa la sfera delle relazioni e della comunicazione. A livello fisico invece, governa la ghiandola tiroidea. Quando è squilibrato la persona non sa comunicare in modo diretto, ha paura di comunicare le proprie emozioni e idee in pubblico. Altre volte parla troppo ed a sproposito. Alcuni sintomi di uno squilibrio è una costante sensazione di soffocamento, problemi di deglutizione, torcicollo perenne e depressione. Il colore è l’azzurro.
Sesto Chakra
Il sesto chakra, conosciuto anche come chakra del terzo occhio o Adjnia, è posizionato proprio al centro della fronte, tra le sopracciglia. Viene ritenuto questo il punto in cui metaforicamente è situato il terzo occhio.
Adjnia è collegato alla ghiandola pituitaria, posizionata al centro del cranio. Esso è collegato a tutte le funzioni della mente, alla chiaroveggenza, il saper vedere oltre le apparenze. Il colore che lo rappresenta è l’indaco. Quando è in armonia la persona è padrona della propria vita, segue la logica ma non si lascia schiavizzare da essa e sa sempre ascoltare anche il cuore. E’ una persona creativa e geniale.
Quando il chakra del terzo occhio è in squilibrio, la persona soffre di disturbi psicofisici, altre volte invece è troppo razionale e si lascia appunto soggiogare dalla logica, cadendo vittima di presunzione.
Settimo Chakra
Il settimo chakra, conosciuto anche come chakra della corona, è posizionato sopra il cranio, all’altezza della fontanella. E’ il nostro collegamento diretto con l’universo, con Dio, il Grande Spirito. La sua ghiandola è quella pineale. E’ rappresentato dal colore bianco ed è connesso all’auto-realizzazione e il sistema nervoso.
Se il primo chakra è quello maggiormente legato alla sfera fisica, questo lo è a quella spirituale. Quando è in equilibrio la persona ha un profondo rispetto per se stessa, conosce la sua strada e la segue senza calpestare gli altri. E’ in armonia con le leggi dell’universo. Quando invece è in squilibrio ci sono vari sintomi ricorrenti, come l’ipocondria, problemi nel restare in equilibrio, frequenti mal di testa, vertigini e manie.