La nascita di un figlio è per noi donne l’esperienza a mio parere più miracolosa. Dal momento in cui vediamo per la prima volta nostro figlio, ne sentiamo il primo respiro e abbiamo il primo contatto istintivamente e naturalmente cambiamo…la nostra vita, i nostri ritmi e le nostre abitudini senza che neanche ce ne rendiamo conto cambiano all’improvviso…la nostra vita dipende da lui o da lei. E qui
ndi siamo per così dire costrette, ma meglio dire amorevolmente portate, a resettare la nostra quotidianità e a riprogrammarla secondo le sue abitudini. Prima della nascita di mia figlia, Maria, il mio era un lavoro piuttosto frenetico…sono un ingegnere e architetto, un libero professionista insomma, senza orari di lavoro e sommersa da gare d’appalto, ristrutturazioni e arredamenti di interni. Già durante la gravidanza ho cominciato a pensare di non poter sostenere gli stessi ritmi dopo la nascita in quanto avrei tolto molto tempo alla mia bambina perdendomi tanto di lei…perciò con il sostegno di mio marito ho cominciato a valutare l’idea di gestire diversamente il mio lavoro in modo da poterlo fare più serenamente. Certo in tutta questa mia folle organizzazione, ho pensato che già poco dopo la nascita del mio angioletto sarei riuscita a riprendere il mio lavoro…beh proprio come pianificato non è andata…tornata dall’ospedale mi sono trovata sommersa da pannolini, poppate e un esserino tanto fragile a cui dedicare ogni minuto del mio tempo…oltre che le varie faccende domestiche. Abbiamo impiegato all’incirca un mese per adattarci l’uno all’altra…e tutto questo anche grazie all’aiuto, alla collaborazione e alle coccole di mio marito. Eh si…proprio le coccole…perché diciamoci la verità il parto ci scombussola…ci fa diventare un po’isteriche…un po’ piagnucolone…un po’ più desiderose di affetto…
Dopo il primo mese è arrivata la magia…la nostra famiglia è cresciuta insieme alla mia bambina…certo i ritmi sono cambiati, gli orari sono inesistenti, la vita è ancora più frenetica, ma abbiamo dei sorrisi che appagano ogni sacrificio e ogni stanchezza…
